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Giornalista sportiva molestata in diretta

beccaglia

Purtroppo questo tipo di titoli sta diventando sempre più comune e la dicono lunga sulla popolazione maschile del nostro pianeta. Il XXI secolo viene considerato il periodo storico più illuminato della storia dell’umanità ma è bene ricordare che ci sono ancora molte persone che cercano di violare i diritti altrui. È proprio ciò che è accaduto a Greta Beccaglia, una giornalista sportiva già nota a molti italiani che subito dopo l’ultima partita di Serie A tra Empoli e Fiorentina è stata palpeggiata in diretta da un uomo che le passava alle spalle.

L’autore del gesto è stato un tifoso in procinto di lasciare lo stadio dopo la partita, magari dopo una bevuta di troppo con gli amici o in preda alla frustrazione per l’esito della gara. Ad ogni modo, poco importa quale sia stato il motivo del suo comportamento: quanto accaduto è intollerabile, soprattutto al giorno d’oggi. La Beccaglia ha reagito immediatamente con schiettezza dicendo all’autore dell’aggressione: “Scusami, non puoi fare questo, mi dispiace”. Come se la situazione non fosse già abbastanza grave, gli amici del tifoso in questione e altri passanti hanno minimizzato l’accaduto di fronte alle telecamere concludendo con un gesto scortese prima di allontanarsi.

Alcune persone sostengono che si tratta semplicemente di un tipico comportamento sessista che è molto diffuso nel mondo del calcio. Tra di loro ci sarebbe anche Giorgio Micheletti, collega della Beccaglia e veterano del giornalismo sportivo, che ha consigliato a Greta di “non arrabbiarsi”. Quest’affermazione è stata il colpo di grazia della serata per la Beccaglia che probabilmente credeva che almeno Micheletti fosse un uomo dalla sua parte. Molti hanno condannato il giornalista per la sua affermazione e lo hanno persino accusato di aver aggravato la situazione.

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Tornando all’aggressione della Beccaglia, ricordiamoci che se dei comportamenti sono sempre stati all’ordine del giorno nel mondo del calcio, non significa che siano giusti o accettabili. L’episodio della Beccaglia e l’implicita giustificazione di Micheletti sono riconducibili a un’idea di mascolinità tossica, tema molto attuale che dopo l’accaduto sarà sotto i riflettori per un bel po’.

Per concludere, una cosa è certa: i veri appassionati di calcio e la Beccaglia ora sperano che l’autore del gesto non la passi liscia e che venga fatta giustizia.

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