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Comizio della minoranza: l’intervento di Sergio Spinelli

spinelli comizio 09.21

Dai malumori per la TARI agli ‘errori’ del project financing, frutto di «una decisione di cinque persone riunite attorno a un tavolo, tenendo all’oscuro il resto della stessa maggioranza».

 

Dopo l’intervento del capogruppo Angelo Palmisano, il microfono passa nelle mani del consigliere Sergio Spinelli, che si sofferma in primis sulle ricadute del nuovo regolamento TARI (tassa rifiuti).

«Dietro il motto “paghiamo tutti per pagare meno”, di cui ci si fa sfoggio in maggioranza, si è penalizzata pesantemente una categoria di cittadini, soprattutto anziani e pensionati, che generalmente dovrebbe essere tutelata». Difatti, «è stata eliminata la riduzione del 30% prevista per le abitazioni con un unico occupante. Una scelta – precisa – che abbiamo contestato in Commissione e in Consiglio. Non abbiamo ottenuto i risultati sperati perché la maggioranza, quando deve votare, alza le mani in maniera compatta, quasi telecomandata, annientando le proprie capacità di valutare le cose». Come riportato dall’assessore Gigantelli – spiega Spinelli – questo cambio di direzione va imputato al riscontro di vari casi in cui si è attestato falsamente di vivere da soli. «Se ci sono delle dichiarazioni mendaci – obietta – il problema non si risolve eliminando un’opportunità per i cittadini: chi ha un legittimo diritto deve vederlo riconosciuto; chi invece opera in maniera distorta deve essere rintracciato e punito di conseguenza. Questa è equità fiscale».

Nel discorso di Spinelli trova ampio spazio anche il ragionamento sul project financing per la pubblica illuminazione. «Il problema non è lo strumento del project – chiarisce – ma come ci si arriva. Bisogna mettere insieme tutte le possibilità che sono a disposizione dell’Ente per raggiungere un obiettivo». Le altre possibilità erano sostanzialmente due: contrarre un mutuo o utilizzare le convenzioni Consip. Nella prima ipotesi, «il nostro Comune avrebbe potuto valutare di contrarre un mutuo ed effettuare il lavoro di efficientamento in proprio, ottenendo il risparmio sulla bolletta direttamente per sé». Un risparmio che avrebbe permesso di «pagare il mutuo e avere anche un margine di avanzo in Bilancio da destinare ad altre esigenze del paese». Nella seconda ipotesi, l’Ente avrebbe potuto «appoggiarsi alle convezioni Consip», ovvero «accordi simili ad un project financing, già valutati e adottati a livello nazionale, che offrono maggiori garanzie di trasparenza, rapidità e riduzione degli anni di impegno in favore della ditta aggiudicataria». «Tutto ciò non è stato valutato – stigmatizza – e noi lo abbiamo contestato più volte, dal 2019 ad oggi, offrendo ripetutamente la nostra collaborazione, puntualmente rigettata e aggirata».

Criticità emergerebbero anche sulla procedura seguita dell’Amministrazione che, secondo la lettura del consigliere Spinelli, sarebbe venuta meno a due obblighi di legge: «Ogni modifica nella gestione del servizio della pubblica illuminazione, per legge, deve passare necessariamente dal vaglio del Consiglio comunale. A Turi questo non è avvenuto». «Sempre la legge prevede che, per poter adottare un progetto di finanza, l’Ente Locale è obbligato a redigere una specifica relazione che riporti una comparazione tra le varie possibili soluzioni e da cui si evinca che quella del project è la soluzione tecnicamente migliore ed economicamente più vantaggiosa. A Turi questa relazione non è mai stata redatta e pubblicata». Sulle due presunte violazioni, «oltre a richiedere due Consigli, abbiamo presentato un esposto all’ANAC, alla Corte dei Conti e a varie autorità; siamo in attesa di risposta. Solo per informazione, pochi anni fa in un Comune limitrofo, l’ANAC è intervenuta ed ha bloccato il procedimento del project financing proprio per la mancata osservanza delle stesse norme».

Il ragionamento si sposta poi sulla convenienza dell’operazione project. Il consigliere di “Patto per Turi” ricorda che l’Amministrazione ha già eseguito alcuni lavori di efficientamento dell’impianto, installando le luci a led nelle due ville comunali, in via Casamassima e in parte di via Conversano. Interventi che hanno portato a un risparmio sui consumi di 30.000 euro. Considerando che si sono conclusi i lavori di efficientamento del centro storico, «è verosimile immaginare che, dal prossimo anno, il risparmio in bolletta potrà raggiungere anche i 100.000 euro, somma che moltiplicata per 20 anni fa 2 milioni di euro, esattamente l’ammontare stimato all’interno del progetto di finanza per ammodernare il nostro impianto». «Credo che chiunque, con la diligenza del buon padre di famiglia, riuscirebbe a capire che una situazione del genere meriterebbe degli approfondimenti non indifferenti e che non ci si può limitare ad una decisione di cinque persone riunite attorno a un tavolo, tenendo all’oscuro il resto della stessa maggioranza che non conosce i dettagli di uno dei progetti più impegnativi degli ultimi 20 anni e dei prossimi 20 anni».

Ultimo elemento messo in luce nella tormentata vicenda del project riguarda le «infinte promesse mai mantenute dall’Amministrazione»: «Già da luglio 2019, davanti alle nostre rimostranze, il sindaco affermava in Consiglio che il project sarebbe stato condiviso con tutto il Consiglio. Puntualmente ciò non è avvenuto: sono andati avanti da soli a testa bassa, non hanno mai accettato di confrontarsi e non hanno mai dato risposte adeguate e sufficienti». «Si sono trincerati dietro al problema della sicurezza del nostro impianto. Siamo tutti consapevoli che l’impianto è in una situazione disastrosa – annota – tant’è che nell’estate 2020 sono stati sostituiti 60 pali della pubblica illuminazione tra i più a rischio e, negli scorsi mesi, è stato adottato un provvedimento per la sistemazione dei quadri elettrici. Non parliamo di un impianto abbandonato da secoli, sono stati spesi soldi non indifferenti per fare questi interventi urgenti». La seconda delle «infinite promesse» disattese è che, con il project, nessuna strada sarebbe rimasta al buio: «Pochi mesi fa – riferisce Spinelli – il sindaco e l’assessore Dell’Aera hanno dichiarato in Consiglio che non tutte le strade potranno avere la luce. Stiamo impegnando il paese per 20 anni e c’è il rischio che gente che è al buio da decenni possa continuare a rimanere al buio. Qual è il vantaggio di questo sacrificio? Ecco l’ennesima conferma dell’assenza di una visione completa di quello che stanno facendo».

«Alla pubblica illuminazione – continua Spinelli – si collega direttamente la questione delle strade che versano in condizioni disastrate e spesso sono ancora di proprietà privata. Quest’ultimo aspetto è la ragione per cui l’assessore Dell’Aera ammette che non tutte le strade potranno avere la luce; cosa che sapevamo già dal 2019, quando abbiamo chiesto che si affrontasse per tempo la questione delle strade non acquisite». Sotto accusa anche l’entusiasmo che ha accompagnato le recenti manutenzioni delle strade: «Si sono ricordati di asfaltare via Sammichele oggi, sebbene il Commissario, nel 2018, avesse già stanziato i fondi necessari, poi distratti di anno in anno per fare altre cose». «Ho visto proclami per Via martiri di via Fani, 50 metri di strada chiusa al traffico e in periferia; poi abbiamo strade centralissime del paese senza asfalto, marciapiedi, luce e segnaletica o strade con attività commerciali di rilievo che sono transennate per decisioni dei proprietari».

«Il cittadino – chiosa – si sta abituando ad accontentarsi delle briciole e quel poco che arriva sembra quasi un regalo. Facciamoci avanti e chiediamo il riconoscimento dei nostri diritti: anche se sono cose impossibili, è compito dell’Amministrazione lavorarci. Tutti sappiamo che ci sono cose difficili da realizzare ma questo non vuol dire che devono essere messe sotto il tappeto o fatte scalare in favore di quelle facili, che possono far ottenere una fotografia, una medaglia sul petto o qualche altro voto».

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