Siamo solo ciò che sappiamo accogliere…

Lettera aperta al Sindaco di Turi e a tutta la Giunta

Di fronte ad un’emergenza umanitaria come quella che sta interessando l’Afghanistan, non si può restare indifferenti. Sono più che certa che in ciascuno dei nostri concittadini, di qualsivoglia credo politico, si sia fatto strada un sentimento di pietas umana e cristiana. E non dubito che di tale sentimento il nostro sindaco sia fra i più capaci.

Il Governo Italiano ha offerto ospitalità a migliaia di profughi provenienti da quelle terre e chiesto ai Comuni di contribuire materialmente mettendo a disposizione abitazioni perché tale ospitalità diventi concreta. Alcuni comuni pugliesi, come Bari e Molfetta, hanno prontamente risposto all’appello. Perché non Turi?

Il nostro paese deve diventare un paese più accogliente. Siamo cittadini generosi e altruisti, e allora perché non convogliano queste qualità nel valore umano e cristiano dell’accoglienza? Impariamo ad essere accoglienti! Signor sindaco, dimostri il coraggio e lo slancio verso il prossimo che le appartengono e renda Turi una città accogliente, cominciando da un primo passo, da un’apertura verso chi rischia la propria vita per la libertà.

Turi è ricca di associazioni di volontariato che potrebbero offrire supporto, anche psicologico, a donne e bambini in fuga. In alcuni Comuni stanno valutando l’ipotesi di ospitarli in centri antiviolenza, perché è da un destino di violenza che fuggono. La sottoscritta, Lilli Susca, consigliera di minoranza, nonché segretaria del locale Circolo PD, offre la propria collaborazione e quella dei Circoli Partito Democratico e Giovani Democratici di Turi, al fine di cercare il modo migliore per accogliere anche un piccolo gruppo di profughi. Cito dal web: “Siamo solo ciò che sappiamo accogliere“.

L’occasione è gradita per porgere a Lei e alla sua Giunta i miei più cordiali saluti.

Lilli Susca