Project Financing: “Illegittimo e inopportuno”
La minoranza scrive al Prefetto denunciando “il grave comportamento omissivo da parte del sindaco”
Lo scorso 21 aprile il gruppo “Patto per Turi” protocollava una richiesta di convocazione urgente del Consiglio comunale per affrontare il tema della messa in sicurezza e dell’efficientamento dell’impianto della pubblica illuminazione, interventi che l’Amministrazione è determinata a realizzare tramite lo strumento del project financing.
L’obiettivo era quello di chiamare ciascun consigliere ad esprimere in maniera palese il proprio voto sulla mozione – elaborata dai componenti di “Patto per Turi” – in cui si chiedeva l’annullamento in autotutela della deliberazione numero 19 del 24 febbraio 2020, il documento principe con cui la Giunta ha avviato l’iter del project “senza sottoporre la procedura al vaglio del Consiglio comunale”. Un iter che, per inciso, si è concluso lo scorso 15 febbraio con la pubblicazione del bando di gara che, nonostante abbia visto la partecipazione di una sola impresa (la stessa ditta proponente), è ancora in attesa di aggiudicazione.
Aspettiamo il Prefetto…
L’istanza della minoranza non ha ricevuto alcuna risposta, ragion per cui tutti i consiglieri hanno deciso di scrivere al Prefetto, sollecitandone l’intervento. Nell’esposto, datato 18 maggio, viene denunciato “il grave comportamento omissivo da parte del sindaco” che, in qualità di Presidente del Consiglio, non ha convocato l’assise cittadina entro i termini previsti dal Regolamento del Consiglio comunale di Turi (ovvero entro l’11 maggio), ledendo il “sacrosanto diritto di partecipazione alla gestione e al controllo da parte dei consiglieri comunali”.
In seconda battuta, i consiglieri firmatari hanno rinnovato – ancora una volta nero su bianco – la richiesta di annullamento in autotutela della deliberazione di Giunta del 24 febbraio 2020, per manifesta illegittimità, e di tutte le determinazioni gestionali conseguenti, per motivi di opportunità, ovvero “al fine di salvaguardare l’interesse pubblico”. In tale ottica, la missiva è stata inoltrata anche all’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC), alla Corte dei Conti della Puglia e ai Ministeri dell’Interno, dell’Economia e delle finanze e per la Pubblica Amministrazione che, “in caso di inerzia da parte del sindaco di Turi” sono chiamate fin d’ora ad attuare l’intervento sostitutivo.
Annullare in autotutela
Nell’esposto, dopo aver ricostruito tutti i passaggi amministrativi del project, i consiglieri hanno colto l’occasione per argomentare le motivazioni a sostegno della richiesta di annullamento. In sintesi, sarebbe stato violato l’articolo 42 del TUEL (Testo Unico degli Enti locali), “in quanto l’intero procedimento relativo al project non è stato sottoposto alla discussione con votazione del Consiglio comunale”. Inoltre, non si sarebbe ottemperato all’obbligo di pubblicazione della relazione “in cui risultino le ragioni della sussistenza dei requisiti previsti dall’ordinamento europeo per la forma di affidamento prescelta, ritenendo non sufficienti le argomentazioni addotte nella relazione istruttorio e nel parere tecnico allegato alla proposta del project”. In ultimo, il bando di gara risulterebbe illegittimo per l’omessa indicazione degli elementi essenziali del bando stesso, nello specifico dell’entità complessiva del valore economico della gara.