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Punto Vaccinale, aderiscono altri sei medici

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Il rammarico del dott. Risplendente: “La medicina generale è stata inizialmente marginalizzata. Potevamo fare molto di più”

Il Punto Vaccinale allestito nella palestra del “Pertini – Anelli”, dopo la “pausa forzata” di mercoledì 21 aprile, ha ripreso le somministrazioni nelle giornate di domenica 25 e lunedì 26 aprile, vaccinando altri 96 cittadini.

Siamo sicuramente lontani dai numeri registrati nella prima settimana di attività e da quelli che si sperava di conseguire nei giorni seguenti. L’innegabile rallentamento, che ha investito tutta la Puglia, è causato dalla scarsa quantità di dosi che vengono consegnate, spesso anche con breve preavviso. Il che complica il lavoro di programmazione dei medici, non di rado costretti ad avvisare i propri pazienti il giorno prima della vaccinazione.

Una pecca organizzativa che si auspica venga superata al più presto. Nel frattempo, arriva una buona notizia, ennesima dimostrazione dello spirito di dedizione che anima i nostri medici: la squadra dei “vaccinatori turesi” che si sono messi a disposizione del Punto Vaccinale si arricchisce di altri sei medici di medicina generale: Massimo Bernardino, Rocco Birardi, Pietro Gaetano Risplendente, Luigi Anselmo Ramunni, Rosa Urbano e Vita Grazia Susca.

Continuiamo, dunque, ad ascoltare i protagonisti di questa importante pagina della nostra comunità, ascoltando il dott. Risplendente che ha accettato di rispondere alle nostre domande.

Dottore, perché ha scelto di aderire al Punto Vaccinale?

«Considerando l’età media dei miei pazienti, avevo optato per poter vaccinare sia nello studio che al domicilio ma ora, avendo a disposizione le fiale del vaccino Pfizer, cambiano modalità di preparazione e tempistica di somministrazione. Era opportuno scegliere di vaccinare in un centro vaccinale e al domicilio dei pazienti».

È soddisfatto dei risultati raggiunti in questa fase iniziale?

«No. La medicina generale è stata inizialmente marginalizzata, spero per errata valutazione e non per scelta, nella strategia messa in atto dal Governo. Eppure, nella campagna vaccinale per l’influenza, il nostro settore aveva dato ampia dimostrazione della capacità operativa. Potevamo fare molto di più».

Quando si prevede di ultimare le vaccinazioni dei pazienti fragili e fragilissimi?

«Se consegnano a tutti le dosi necessarie, in breve potremmo finire le vaccinazioni di questi pazienti e poi passare alle altre categorie o fasce di età, secondo le indicazioni del piano vaccinale… sperando che non cambi ancora».

Prima di congedarci, il dott. Risplendente tiene a ringraziare «tutti quei pazienti che hanno compreso che non sono io che scelgo “chi” e “con che cosa” vaccinare. Il Piano Strategico Regionale Vaccinazione anti Covid19 parla chiaro e, soprattutto, non sono io che decido le quantità di vaccino concesse al sottoscritto e a ciascuno di noi».

Fabio D’Aprile

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