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Dina Spada: “La pandemia? Spero che sia la prima e l’ultima che seguo”

dina spada

Mi accoglie nel suo studio con tutta la carica di simpatia che la caratterizza. È un insieme di sensazioni piacevoli che ti inondano e ti fanno sentire avvolto in un mare di dolcezza e l’intervista prende corpo.

Come è andata finora la campagna vaccinale e cosa si preannuncia per i prossimi mesi? “È stata finora una gran bella esperienza” – ci dice con un sorriso che si coglie, nonostante la mascherina, la dottoressa Dina Spada e continua: “Antonio, tu non ci crederai ma tutto il nostro gruppo di 5 medici si è emozionato fino alle lacrime a vedere cosa sono capaci di fare le persone quando il fine è qualcosa che ti colpisce e ti segna per sempre. Devo dire che la pandemia ti sfinisce. Sono da stamattina alle 8 in movimento, sono le 8 di sera e sto ancora lavorando. Non faccio altro che girare e ri-girare tra le vie del paese, da un paziente all’altro. A volte mi accorgo che sto correndo, rallento subito, anzi immediatamente”.

Ci voleva pure questa intervista – le dico – da inserire tra le ore lavorative e la frittata è fatta. Per questa volta è andata. La prossima volta prima di dare il consenso per una intervista rifletti un po’ di più. Lei ride sotto la mascherina: “Tutti noi medici di famiglia in questo periodo stiamo lavorando tanto ma siamo contenti di fare questo lavoro e di farlo bene, anche se la stanchezza è tanta”.

Antonio Gasparro

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