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“Un giorno che incombe”… a Turi

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Anche la Casa Circondariale di Turi partecipa alla XIX edizione di “Adotta uno scrittore”; si attende una candidata al Premio Strega 2021

Una settimana fa è stato dato il via, in classe e online, alla XIX edizione di “Adotta uno scrittore”, l’iniziativa di promozione della lettura sostenuta dall’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, in collaborazione con la Fondazione con il Sud. In 19 anni, “Adotta uno scrittore” ha coinvolto oltre 12.000 studenti di 400 classi e, inoltre, 18 case di reclusione, due università e un ospedale. Gli autori adottati sono stati quasi 400. L’edizione 2021 ne coinvolgerà in totale 37, adottati da 19 scuole (8 secondarie di secondo grado e 6 di primo grado, 5 primarie), 2 università e 13 scuole carcerarie di 8 regioni italiane.

Negli scorsi giorni, nell’ambito delle attività programmate da “Adotta uno scrittore”, Donatella Di Pietrantonio, finalista al Premio Strega 2021 con “Borgo Sud”, è stata ospite d’onore nell’appuntamento organizzato presso la casa circondariale Raffaele Cinotti di Rebibbia Nuovo Complesso a Roma: dinanzi a lei una platea composta dagli studenti dell’IIS J. Von Neumann di Roma, da detenuti universitari o bibliotecari e da detenuti comuni. Nel corso del tempo, il numero delle scuole carcerarie coinvolte grazie al contributo dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e Fondazione con il Sud è cresciuto; nell’attuale edizione, infatti, si sono aggiunte le scuole carcerarie di Torino, Biella, Saluzzo (CN), Alessandria, Novara, Asti, Roma, Pozzuoli (NA), Locri (RC), Gela (CL), Potenza, Salerno e Turi.

LE RECENSIONI

Per la prima volta, dunque, il progetto “Adotta uno scrittore” approda alla Casa di Reclusione locale, con ospite la scrittrice e sceneggiatrice barese Antonella Lattanzi e il suo “Questo giorno che incombe” (Harper Collins Italia). Il libro, candidato da Domenico Starnone al Premio Strega 2021, è liberamente ispirato a un episodio di cronaca avvenuto a Bari, nel palazzo dove l’autrice è cresciuta.

“Questo giorno che incombe” è un romanzo unico, bellissimo e prismatico, capace di accogliere suggestioni che vanno da Kafka a King, da Polanski a Dostoevskij, di attraversare più generi, dal thriller alla storia d’amore, di riflettere sulla maternità e le sue angosce, di parlare del male e del dubbio, e capace di riscrivere, tra realtà e finzione, una storia vera. “Una storia dal ritmo incalzante che indaga sui lati oscuri della maternità e del matrimonio, traendo ispirazione da un evento di cronaca nera accaduto negli anni ’80 e dalla prosa di Shirley Jasckson” – Francesco Musolino, il Messaggero.

UN ESTRATTO

“Qui saremo al sicuro”. Francesca lo pensa mentre sta per varcare il cancello rosso fuoco della sua nuova casa. Accanto a lei c’è Massimo, suo marito, e le loro figlie, ancora piccole. Si sono appena trasferiti da Milano a Giardino di Roma, un quartiere a metà strada tra la metropoli e il mare. Hanno comprato casa in un condominio moderno e accogliente, con un portiere impeccabile e sempre disponibile, vicini gentili che li accolgono con visite e doni, un appartamento pieno di luce che brilla in tutte le stanze. Il posto perfetto per iniziare una nuova vita. Perché Francesca è giovane, è bella, è felice. E, lo sa, qui a Giardino di Roma sarà libera. Eppure qualcosa non va. Dei dettagli cominciano a turbare la gioia dell’arrivo. Piccoli incidenti, ombre, che hanno qualcosa di sinistro. Ma sono reali o Francesca li sta solo immaginando? Appena messo piede nella nuova casa Massimo diventa distante, Francesca passa tutto il tempo sola in casa con le bambine e non riesce più a lavorare né a pensare. Le visite dei vicini iniziano a diventare inquietanti, sembra impossibile sfuggire al loro sguardo onnipresente. A poco a poco il cancello rosso che difende il condominio si trasforma nella porta di una prigione. E così, intrappolata nella casa, Francesca comincia a soffrire di paranoia e vuoti di memoria. Sempre più sola e piena di angosce, ha l’impressione che la casa le parli, che le dia consigli, forse ordini. Le amnesie si fanno sempre più lunghe e frequenti. Finché un giorno, dal cortile, arriva un grido. È scomparsa una bambina. Può essere sua figlia? E perché Francesca, ancora una volta, non sa cosa ha fatto nelle ultime ore?

LEONARDO FLORIO

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