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Turi e il turismo: cosa fare in una vacanza di dieci giorni?

turi orologio

Spesso e volentieri la tecnologia ci permette di prenotare vacanze in giro per il mondo con qualche semplice click, ma a volte non prendiamo nemmeno in considerazione delle mete nostrane. Il fascino dell’esotico, unito al fatto che tante offerte vengono proposte da varie piattaforme proprio in riferimento a viaggi all’estero, fanno la differenza.

D’altro canto, ormai tramite uno smartphone e il web si può avere ogni tipo di informazione possibile in merito a ogni settore: si può capire come funziona il gioco sul web scoprendo le migliori recensioni casino online, ma si può anche andare alla ricerca delle mete meno conosciute in Italia o, in ogni caso, non così tanto pubblicizzate, ma che offrono comunque delle bellezze naturali e artistiche più uniche che rare.

Gli insediamenti storici di Turi

Turi si caratterizza per essere un paese davvero molto antico, dal momento che i primi insediamenti certificati le cui testimonianze sono giunte fino a noi risalgono addirittura ai tempi del Neolitico. Infatti, sono stati fatti diversi ritrovamenti dal valore storico notevole, proprio nei pressi delle abitazioni attuali, in compagnia di altri reperti che testimoniano alla perfezione come, in queste zone, ci fosse una ricca rete commerciale.

Nel corso del periodo dell’insediamento degli antichi Romani, popolazione di cui è stato scoperto il profilo genetico a novembre del 2019, la città di Turi non venne abitata per qualcosa come oltre un millennio. Il paese così come lo possiamo ammirare al giorno d’oggi nacque intorno ai primi anni del 1500. Tutto partì nel momento in cui venne realizzata una chiesa di ridotte dimensioni rupestre, che venne costruita in onore di San Rocco. Il paese raggiunse un grado di importanza ancora maggiore quando sorse il Castello Normanno, di cui purtroppo, al giorno d’oggi, si possono ammirare solamente pochi resti, ovvero le due torri e una porzione delle mura.

Un altro luogo che è rimasto nella memoria di tante persone e che è legato a Turi è indubbiamente riferito al carcere. Questa struttura, infatti, ha una valenza storica non indifferente, anche per via dei suoi “noti” ospiti. All’interno delle sue mura, infatti, vennero rinchiusi personaggi storici del calibro di Antonio Gramsci e Sandro Pertini. Gramsci, ad esempio, passò alla storia anche per aver scritto, mentre era recluso presso il carcere di Turi, “Lettere dal carcere” e “Quaderni del carcere”.

Le Chiese

Nel caso in cui passiate da queste zone, però, è bello anche essere informati su quello che può offrire Turi. Il consiglio è quello di non perdere l’occasione per andare alla scoperta della meravigliosa Chiesa Santa Maria Assunta, ovvero la struttura religiosa più importante in tutto il paese.

Non solo, dal momento che si suggerisce anche di andare alla scoperta della Cappellina, così ribattezzata la Chiesa di San Rocco, chiamata anche dell’Annunziata. Una visita senza ombra di dubbio va fatta anche alle altre strutture religiose presente in questo territorio, ovvero la Chiesa di Sant’Oronzo, la Chiesa di Santa Chiara, il Convento di San Giovanni Battista e la Chiesa della Madonna delle Grazie, oltre alla Chiesa di San Domenico.

La bellezza del Centro storico non si può sottovalutare e almeno una volta nella vita merita davvero una visita, anche breve. Il borgo antico presenta delle origini che risalgono addirittura al XVI secolo. Al suo interno c’è la possibilità di ammirare lo spettacolare Palazzo Marchesale Moles-Venusio. Una volta, questa struttura rappresentava l’antico castello di stampo medievale. Sono diverse le frazioni che compongono questo piccolo paesino che si trova a 250 metri sul livello del mare, che può contare peraltro non su uno, ma su ben due santi patroni, ovvero San Giovanni Battista, il profeta che annunciò Cristo già nel grembo materno, e Sant’Oronzo.

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