“È l’ora di continuare a lavorare per i cittadini”
Il capogruppo di maggioranza, Lanfranco Netti, replica alla richiesta di dimissioni avanzata dal Gruppo “Patto per Turi”
«Più che essere maturi i tempi per dimettersi, questo è il momento in cui l’Amministrazione deve continuare, con ancora maggiore fermezza, a lavorare per risolvere i problemi del paese. Lo dobbiamo ai cittadini che hanno riposto la propria fiducia nella nostra squadra».
Così il capogruppo Lanfranco Netti replica a nome della maggioranza alle dichiarazioni del leader di “Patto per Turi”, Angelo Palmisano, dimostrando che l’Amministrazione non è “allo sbando”, riconoscendo nel sindaco Tina Resta una guida solida e qualificata. Tantomeno si vive in uno stato di “immobilismo”; al contrario, Netti sottolinea l’enorme impegno per restaurare le crepe della macchina amministrativa e gettare le fondamenta per una progettazione futura che sia concretamente percorribile. Dunque, la richiesta di dimissioni “per manifesta incapacità” viene rinviata al mittente: la parola agli elettori verrà restituita a fine mandato, quando ci saranno tutti gli elementi per giudicare il lavoro svolto.
DEL ROSSO, UNA DECISIONE PERSONALE
«Per quanto riguarda le dimissioni del caposettore Del Rosso – chiarisce Netti – si tratta di una decisione personale, probabilmente nata dalla constatazione di non poter più ricoprire una posizione apicale in un contesto lavorativo oggettivamente non privo di complessità.
L’Amministrazione non può che prendere atto di questa scelta che, ad ogni modo, non interferirà nel raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti: il Settore Urbanistica proseguirà ad operare nell’ottica dell’efficienza».
TRIBUTI, TROPPI GIUDIZI AFFRETTATI
«L’operazione di recupero delle tasse comunali – prosegue il capogruppo di maggioranza – nasce dall’esigenza di ridurre il Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE), che ci paralizza su più fronti, e dalle sollecitazioni della Corte dei Conti, che ha già bussato due volte alle porte dell’Ente, chiedendo contezza delle iniziative poste in atto per la riscossione dei tributi evasi». «Non si ha alcuna intenzione di vessare i cittadini e – anticipa – lo dimostreremo nel prossimo Consiglio, approvando due modifiche al Regolamento delle Entrate comunali che agevolano il contribuente».
«È prematuro – aggiunge – esprimere giudizi sommari sui risultati: basti pensare che, nell’arco di una settimana, l’ammontare delle somme recuperate è raddoppiato, passando da 50 a 110 mila euro. Sicuramente per avere un quadro esaustivo bisognerà attendere ancora qualche mese; tuttavia, si riscontra una tendenza in perfetta armonia con le previsioni iniziali».
«Insomma – commenta – più che parlare di una “crociata”, sarebbe il caso di dire che il governo Resta ha preso sulle proprie spalle una “croce”, per molti anni trascurata più o meno consapevolmente. Ci siamo imposti di rimediare all’incuria con cui si sono gestite le casse pubbliche, puntando a un modello di equità fiscale in cui ciascun cittadino faccia la sua parte e contribuisca a garantire i servizi per la collettività».
OPERE PUBBLICHE, UNA LETTURA PARZIALE
Anche sul capitolo delle opere pubbliche si fornirebbe una “lettura parziale”, che non terrebbe in considerazione ostacoli e imprevisti in cui ci si è imbattuti: «È vero che abbiamo ereditato vari progetti – conferma il capogruppo di maggioranza – ma è altrettanto vero che la maggior parte di queste opere non può essere realizzata senza apportare correzioni sostanziali alle progettazioni. Il che richiede tempo e risorse».
«In linea generale – puntualizza – l’Amministrazione ha dovuto concentrare la propria attenzione sulla risoluzione di problemi atavici, come via Mazzini e la trivella di via Mola. Certo, non sono “grandi opere” che conquistano i titoli di prima pagina, però sono una risposta alle esigenze concrete dei cittadini, esasperati per disagi che minano la serenità della vita quotidiana».
Passando alle obiezioni in merito alla conformità tecnica degli atti gestionali, Netti è categorico: «Non spetta alla parte politica esprimersi. L’Amministrazione fornisce un indirizzo che gli Uffici attuano percorrendo la strada tecnica ritenuta più congrua ed efficace. Se sussistono dubbi in merito alla legittimità delle scelte assunte dai dirigenti, è sacrosanto chiedere ogni chiarimento utile».
In merito alla manutenzione delle strade extraurbane, Netti denuncia un’imprecisione di fondo: «È fuorviante affermare che si siano spesi 66 mila euro per avere pessimi risultati. In primis, il programma degli interventi non è ancora terminato e, dunque, anche in questo caso il consigliere Palmisano affretta le conclusioni; in secondo luogo, l’assessore Dell’Aera ha chiesto la sospensione dei pagamenti alle ditte che hanno operato, in attesa di una verifica sulla corretta esecuzione degli interventi».
Infine, per la messa in sicurezza del Cimitero, a giorni la Giunta approverà il progetto definitivo-esecutivo per poi procedere ad affidare i lavori, che hanno già copertura economica in Bilancio.
«Come si vede – argomenta il consigliere Netti – non siamo immobili o inerti: in un contesto emergenziale, stiamo facendo il massimo per affrontare problematiche incancrenite dagli anni; parallelamente, stiamo riattivando percorsi che si erano inspiegabilmente abbandonati e ne stiamo avviando di nuovi che porteranno a modernizzare e sburocratizzare la macchina amministrativa. Chiaramente, non si può pretendere che la portata di tali cambiamenti sia visibile da un giorno all’altro».
PERSONALE E OCCASIONI SPRECATE
«Concordo con il consigliere Palmisano quando parla di “dramma del personale”; sarebbe doveroso, però, spiegare come si sia arrivati a questa condizione estrema.
Nel 2020 abbiamo avuto 14 pensionamenti a fronte di pochissime nuove assunzioni, e la causa è ben individuabile: il piano del fabbisogno del personale, redatto nel 2019, non era adeguato. All’epoca sarebbe stato possibile prevedere un numero coerente di assunzioni, utilizzando il meccanismo del “turn over” che consentiva di sostituire i dipendenti che andavano in pensione. Oggi, invece, questa possibilità è venuta meno e la capacità assunzionale dell’Ente deriva da un algoritmo che coinvolge il Bilancio di previsione e l’FCDE.
La situazione che ci ritroviamo impone interventi urgenti e immediati; ciò non toglie che si possano avviare procedure di reclutamento, differenti dallo scorrimento di graduatoria, che rendano “indipendente” il Comune almeno per specifici profili professionali».
LA CABINA DI REGIA ESISTE ED È A LAVORO
«Lo abbiamo sostenuto sui palchi e lo confermiamo oggi: i finanziamenti sovracomunali rivestono un ruolo strategico nel nostro programma di governo. Dobbiamo però chiarire che l’iter per accedere ai contributi comunitari non è così immediato come si possa pensare: occorre avere un “parco” di studi di fattibilità delle opere che si intendono realizzare cosicché, non appena vengono attivate linee di finanziamento idonee, il Comune abbia le carte in regola per candidarsi.
Ed è proprio in tale direzione che ci stiamo muovendo: abbiamo partecipato ai bandi per ottenere i contributi per la progettazione, approvando ben cinque studi di fattibilità per opere pubbliche del valore complessivo di oltre 10 milioni di euro. In altre parole, abbiamo costruito una salda base che permetterà di cogliere speditamente tutte le occasioni di finanziamento compatibili che si presenteranno».
SCUOLA E COVID, MONITORAGGIO COSTANTE
«La sollecitazione a coordinarsi con l’Asl lascia il tempo che trova, poiché il sindaco è in costante interlocuzione sia con il Dipartimento di Prevenzione che con le scuole, monitorando quotidianamente l’evoluzione dell’emergenza sanitaria. Inoltre, il COC (centro operativo comunale) non è mai stato sciolto e rappresenta un punto fermo dell’attenta gestione condivisa dell’epidemia.
Tra l’altro, mi permetto di far notare che non si può ridurre a un breve commento la complessità di una catastrofe sanitaria e socio-economica senza precedenti, che da un anno a questa parte sta impattando sulle attività amministrative di tutti i Comuni d’Italia».
GLI ELETTORI CI GIUDICHERANNO A FINE MANDATO
«Insieme al sindaco, che riteniamo una guida qualificata per questo Ente, l’Amministrazione è determinata a portare a compimento l’intero mandato, onorando l’impegno preso con i cittadini che hanno accordato la propria fiducia alla nostra squadra. La valutazione dei risultati – mette in chiaro il capogruppo Netti – la faranno i turesi alla fine dei cinque anni e non ora, quando non si sono ancora spente le prime due candeline».
«Il voto – conclude – è un esercizio troppo nobile per essere piegato a calcoli e strategie politiche di vecchio stampo, che di certo non tutelano l’interesse della collettività. Voglio sperare che chiedere ad un governo di dimettersi a fine febbraio, per ritornare alle urne nel giro di un paio di mesi, sia stata una provocazione, che rientra nella dialettica tra maggioranza e opposizione. Viceversa, mi sarebbe difficile pensare che un consigliere come Angelo Palmisano, con alle spalle varie esperienze elettorali, possa ritenere due mesi un tempo sufficiente a organizzare delle alternative politiche serie e valide».
Fabio D’Aprile