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“Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale”

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Il progetto, che mira a creare una rete contro il cyberbullismo, coinvolgerà anche le scuole di Turi

In occasione del Safer Internet Day 2021, che si è celebrato il 9 febbraio, il Moige (Movimento Italiano Genitori onlus) ha presentato la nuova campagna sociale “Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale”, che interesserà anche l’Istituto Comprensivo “Resta – De Donato Giannini”.

Giunto alla quinta edizione, il progetto ha come obiettivo quello di coinvolgere 62.500 studenti in attività di sensibilizzazione sul tema del cyberbullismo, fornendo gli strumenti utili per difendersi dai pericoli del web. In parallelo, sono previste attività di formazione dei docenti, tramite piattaforma online e incontri a scuola, e percorsi di informazione dei genitori su come gestire e prevenire le minacce legate all’uso improprio della rete. Infine, 1.250 studenti verranno investiti del ruolo di “Giovani Ambasciatori”, diventando un punto di riferimento all’interno della scuola a cui i propri ‘pari’ potranno rivolgersi per chiedere aiuto.

Novità di quest’anno – informano gli organizzatori – è il Centro mobile digitale che sarà messo a disposizione delle scuole: uno spazio digitale per studenti, docenti e genitori che permette di accedere agli stessi servizi di supporto e materiali formativi già presenti nel Centro mobile on the road. Si tratta di una nuova piattaforma di supporto e formazione, con nuovi contenuti realizzati da esperti del settore. La digitalizzazione dell’offerta dei servizi consente di essere attivi e raggiungibili in qualsiasi momento, andando ad integrare le giornate formative in presenza.

Inquadriamo il fenomeno

Dalla ricerca Moige, condotta nel 2021 dal Moige in collaborazione con l’Istituto Piepoli, emerge che «il mondo dei ragazzi italiani nel corso dell’ultimo anno si è concentrato nei 6 pollici del proprio smartphone, che ha sostituito le chiacchierate con gli amici, le conversazioni in famiglia e persino la televisione, che a volte, quasi come un camino digitale, riuniva la famiglia e generava occasioni di confronto e racconto».

Spicca, inoltre, la tendenza del minore a isolarsi, rendendo difficoltoso il controllo delle attività sul web da parte dell’adulto: «1 ragazzo su 2 tiene i genitori e gli adulti fuori dal mondo social e (1 su 4) cancella la cronologia; solo 1 genitore su 3 dà limiti di tempo di connessione, e meno della metà dei genitori sa cosa fa online il proprio figlio».

I principali social utilizzati sono Instagram e Tik Tok, «cui è iscritto il 62% dei giovani italiani, anche di età compresa tra 11 e 14 anni. Attenzione, perché il 6% dei giovani dichiara di aver scambiato foto personali con gli altri tramite i social, e il 30% dichiara di aver dato il proprio numero di telefono a sconosciuti».

I dati del cyber-bullismo

«Il bullismo – evidenzia lo studio del Moige – è presente nelle scuole e fuori dalle scuole, tanto che quasi 6 bambini su 10 hanno assistito ad episodi di prepotenza, e quasi uno su due ha assistito ad episodi di cyberbullismo. Preoccupa che oltre la metà dei ragazzi che assiste a casi di bullismo non sanno come comportarsi o fanno finta di niente (56%).

Tra i ragazzi che hanno subito atti di bullismo, dominano scherzi telefonici, messaggi di minacce e insulti, ma non mancano foto o video. I ragazzi, davanti a questi atti, si sentono arrabbiati (37%), soli (25%), isolati (23%). Uno stato d’animo che condividono uno su due con i genitori ed uno su 4 con amici, ma solo il 14% con i docenti».

FD

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