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Lavori Pubblici, gli ultimi traguardi dell’Amministrazione Resta

Stefano Dell'Aera

Dell’Aera: “Nonostante le ristrettezze del Bilancio e la carenza di personale, non siamo inermi dinanzi alle richieste dei cittadini”

L’ultima intervista del 2020 con l’assessore Stefano Dell’Aera inizia da una doverosa precisazione sulla raccolta dei rifiuti prodotti dalle “utenze Covid”: «La prima convenzione, siglata con il CNS Bologna, non è stata mai avviata poiché non si sono registrati casi positivi dal momento della sottoscrizione all’atto di caducazione del contratto. Gli stessi termini di quella convenzione sono stati riproposti nel nuovo affidamento alla ditta “Navita srl” che sta regolarmente svolgendo il servizio “a chiamata”. Ovvero, ogni qual volta la Prefettura ci segnala un soggetto risultato positivo al Covid, di concerto con l’azienda viene attivato il protocollo specifico, in ottemperanza alle linee guida emanate dall’Istituto Superiore di Sanità e recepite dall’Ager. In sostanza, l’utente Covid sospende la raccolta differenziata e conferisce tutti i rifiuti prodotti in un unico sacco, avendo premura di utilizzare una doppia busta».

VIA MAZZINI, MISSIONE COMPIUTA

I lavori in via Mazzini (2)

Chiarita la vicenda rifiuti, ci spostiamo sulle opere pubbliche, dove va rimarcato il risultato epocale concretizzato dell’Amministrazione Resta: dopo oltre un ventennio di disagi, si è finalmente riusciti a mettere mano al problema degli allagamenti che tormentava via Mazzini.

«Da un paio di giorni – riferisce l’assessore – sono partiti i lavori che prevedono la realizzazione di una caditoia in calcestruzzo con annessa vasca di raccolta delle acque meteoriche della capacità di 1 metro cubo, ricoperta da una griglia carrabile. L’opera è stata sovrintesa dal geologo Fabio Luparelli, che ha affiancato gli uffici nello studio della scelta progettuale più idonea».

«Nonostante le ristrettezze finanziarie imposte dal Bilancio e la carenza di personale, non siamo restati inermi dinanzi alle richieste dei cittadini; abbiamo preso il problema di petto, dando una risposta fattiva nell’arco di un anno. Sicuramente – precisa – ci sono altre aree che vivono l’identico disagio, visto che metà del paese è sprovvista della fogna bianca. Il nostro impegno resta quello di continuare a impegnarci senza sosta per trovare un rimedio ai tanti problemi che si sono accumulati negli ultimi due decenni».

SCUOLE IN SICUREZZA

L'asilo nido di via Mola (19)

Altro perno su cui ruota la programmazione dell’Amministrazione interessa gli istituiti scolastici turesi, sprovvisti da almeno cinque anni dell’adeguamento degli impianti antincendio: «Stiamo mettendo in campo un’azione coordinata che è partita dalle scuole dell’infanzia e che, seguendo il comune filo conduttore della sicurezza dei nostri alunni, approderà all’efficientamento dei plessi del Comprensivo “Resta – De Donato Giannini”, per cui esiste già un progetto definitivo, candidato nel 2018 e inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche.

L'asilo nido di via Mola (18)

«Con i 90 mila euro stanziati dal Ministero dell’Interno – spiega Dell’Aera – si sono finanziati i lavori propedeutici al rilascio della SCIA antincendio per l’asilo nido di via Mola e per la scuola dell’infanzia “Madre Teresa di Calcutta”. Invece, l’adeguamento dei plessi “Don Tonino Bello” e “San Giovanni Bosco”, assieme all’efficientamento termico, è stato inserito nel Piano del diritto allo studio; per inciso, faccio notare che è la prima volta che l’Ente ha utilizzato gli strumenti messi a disposizione dalla Regione per richiedere contributi finalizzati all’edilizia scolastica».

L’esito di questa pianificazione porterà, dunque, a centrare un’altra meta che la comunità turese insegue da lustri: l’apertura dell’asilo nido di Via Mola. Costata un milione di euro e cofinanziata con risorse comunale per 300 mila euro, la struttura è ferma dall’Amministrazione Gigantelli: «Benché sia perfettamente funzionante e attrezzato – annota l’assessore – l’asilo non è mai stato fruibile proprio perché non c’è stata la giusta determinazione nel reperire le risorse per adeguare l’impianto antincendio e per dirimere un problema catastale, che è attualmente al vaglio degli uffici».

I PROSSIMI OBIETTIVI…

Ai cantieri in corso, di cui vi abbiamo parlato finora, si affianca l’attività dell’assessorato indirizzata a cogliere le opportunità di finanziamenti sovracomunali. Ed anche in questo caso, ci sono due buone notizie.

La prima è l’ammissione al finanziamento previsto dal bando regionale SISUS (Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile): «A settembre del 2017 – ricostruisce Dell’Aera – il Comune di Turi, in partnership con i Comuni di Casamassima e Sammichele, ha partecipato a questo avviso pubblico che si pone l’obiettivo di promuovere azioni integrate su aree caratterizzate da marginalità sociale ed economica, degrado fisico ed ambientale o inefficiente uso delle risorse e dell’energia. Nell’occasione, fu candidata come area d’intervento quella che va da Largo Pozzi a via Vecchia Casamassima».

«A marzo del 2018 – prosegue – viene pubblicata la graduatoria definitiva da cui si apprende che il Comune di Turi è stato escluso. Tuttavia, successivamente, la Regione ha rifinanziato la misura e siamo stati ammessi a finanziamento per un importo complessivo di 4 milioni e 500 mila euro. Il nostro Ente beneficerà di 1 milione e 500 mila euro che verranno “spalmati” su tre linee d’intervento: efficientamento energetico, sviluppo di infrastrutture socialmente utili e opere per la mitigazione del rischio idrogeologico». «Il Comune capofila ha predisposto la delibera di adesione al progetto; in parallelo, è stata istituita la cosiddetta “autorità urbana”, una cabina di regia tra i tre Enti che gestirà il finanziamento, e in queste settimane si procederà con la predisposizione di tutti i documenti necessari a individuare le opere da realizzare, per poi redigere i tre progetti esecutivi». La seconda buona notizia, ancora in fase embrionale, riguarda il Programma Innovativo Nazionale, un bando indetto dal Ministero dell’Interno, riservato alle Città Metropolitane, che si articola in tre macroaree: periferie, ambiente e centro storico. La Città Metropolitana di Bari ha avviato la fase di consultazione dei 41 Comuni per arrivare a una progettazione integrata che raccolga le istanze peculiari di ciascun territorio.

RIQUALIFICAZIONE URBANA, SI RIPARTE

In conclusione, ritorniamo sui cantieri del programma “Agorà – Città Sicure”. Come accennato qualche settimana fa, l’intervento di riqualificazione delle aree verdi di via Dell’Andro, via Conversano e del punto sport di via Casamassima si sono dovuti arenare a causa di una progettazione “incompleta”. L’assessore Dell’Aera ci assicura che si sta ultimando la variante del progetto e che nelle prossime settimane i cantieri ritorneranno a lavorare a pieno regime.

Fabio D’Aprile

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