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Politica

Regolamento Edilizio “d’annata”

Giannalisa Zaccheo

L’interrogazione presentata dal Consigliere Zaccheo rileva che il Comune di Turi applica norme risalenti al 1974. Il nuovo Regolamento, adottato nel 2013, non è mai stato approvato

Il consigliere d’opposizione Giannalisa Zaccheo ha presentato un’interrogazione, con contestuale interpellanza, per venir a capo del paradosso del Regolamento Edilizio vigente nel nostro Comune, che dal 1974 ad oggi non è mai stato aggiornato.

Seguendo la cronistoria esposta dal consigliere, si apprende che nella seduta consiliare del 19 luglio 2013 veniva approvato definitivamente il PUG (Piano Urbanistico Generale) e, come atto consequenziale, si adottava la bozza del nuovo Regolamento Edilizio Comunale, predisposto dall’ingegnere Giuseppe Di Bonaventura, all’epoca Responsabile del Settore Urbanistica. In quella circostanza, l’assise disponeva che l’ingegnere attuasse tutti i successivi adempimenti per l’approvazione del Regolamento, compresa “l’acquisizione del parere preventivo e vincolante dell’ASL in ordine ai contenuti igienico-sanitari dello stesso”.

Nel frattempo, quattro anni dopo, precisamente il 21 dicembre 2017, la Regione Puglia licenziava il Regolamento Edilizio Tipo (RET), che si articola in due parti: «nella prima è richiamata la disciplina generale dell’attività edilizia, operante in modo uniforme su tutto il territorio nazionale e regionale; nella seconda parte è raccolta la disciplina regolamentare in materia edilizia di competenza comunale». Questo Regolamento, precisa la Zaccheo, è proposto dalla Regione Puglia come linea guida di raccomandazioni operative, nell’intento di fornire un quadro di riferimento unitario e sistematico in cui le Amministrazione comunali devono muoversi per redigere il proprio Regolamento, beneficiando di un percorso semplificato.

Cristallizzati questi tasselli storici, il consigliere d’opposizione ritorna al presente per annotare che, a tutt’oggi, il Capo del Settore Urbanistica e Assetto del Territorio continua ad applicare il Regolamento Edilizio risalente al 5 ottobre 1974, di fatto abrogato dall’adozione del nuovo Regolamento che, tuttavia, non è entrato in vigore poiché non è stato mai approvato.

Un’incongruenza più che sufficiente a interrogare il sindaco, in qualità di Presidente del Consiglio, capo dell’Amministrazione comunale e delegata all’Urbanistica, sulle motivazioni che hanno bloccato l’iter di approvazione del nuovo Regolamento, verificando se il Responsabile del Settore all’epoca in carica, l’ing. Di Bonaventura, abbia portato a termine i previsti adempimenti, acquisendo tra l’altro il parere dell’ASL.

Nell’interpellanza collegata, invece, si chiede cosa si intenda fare affinché il Consiglio comunale possa approvare, nel più breve tempo possibile, un Regolamento Edilizio conforme sia PUG che al Regolamento Tipo regionale. Infine, nel caso si accertasse che l’ing. Bonaventura non abbia ottemperato alle disposizioni ricevute nel Consiglio del 2013, si domanda se il sindaco intenda approfondire le eventuali responsabilità ascrivibili.

Gli interrogativi posti – conclude il consigliere Zaccheo – richiedono risposte “puntuali ed esaustive”, che si attendono in forma scritta nel primo Consilio comunale utile, e soprattutto sollecitano l’Amministrazione ad “adottare tutte le misure per mettere gli odierni Uffici preposti all’attività urbanistica nelle migliori condizioni per applicare le norme vigenti, senza margine di errore o interpretazione”.

FD

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