Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Politica

“Bilancio in equilibrio”

cc8

Alla fine del lungo dibattito, il provvedimento passa con i voti della maggioranza e il “disaccordo” della minoranza: “Patto per Turi” si astiene mentre la Zaccheo vota contro

L’ultima parte del Consiglio comunale ha visto i numeri come protagonisti, dibattendo l’approvazione della salvaguardia dell’equilibrio di Bilancio, che incassa i voti favorevoli della maggioranza, l’astensione dei consiglieri di “Patto per Turi” e il voto contrario del consigliere Giannalisa Zaccheo.

Nella sua relazione, il vicesindaco Graziano Gigantelli concentra «l’attenzione su quattro macroaree: l’andamento della gestione di competenza, l’analisi della gestione dei residui attivi e passivi, l’andamento della gestione di cassa e le variazioni di assestamento generale di bilancio».

Gestione di competenza e di cassa

Per quanto riguarda la gestione di competenza, «emerge una sostanziale situazione di equilibrio economico-finanziario. Rispetto alle previsioni iniziali, in quelle definitive registriamo circa 27.000 euro per il fondo pluriennale vincolato, 10.000 euro in più per la quota di capitale ammortamento mutui, poco più di 241.000 euro di maggiori entrate e circa 260.000 euro di maggiori spese. A questi dati si aggiungono i circa 88.000 euro di avanzo di amministrazione che sono stati utilizzati per il fondo vincolato per le scuole (58.000 euro) e per la sostituzione dei pali ammalorati dell’impianto di pubblica illuminazione (30.000 euro)».

In merito all’andamento della gestione di cassa, si rileva che «gli incassi previsti entro la fine dell’esercizio consentono di far fronte ai pagamenti delle obbligazioni contratte dall’Ente; viene garantito un fondo cassa positivo, pari a 5.943.998,18 euro; non emergono situazioni di squilibrio sui residui attivi tali da rendere necessario l’adeguamento del Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE); esistono debiti fuori bilancio pari a circa 28.000 euro, la cui copertura è garantita dagli stanziamenti negli appositi capitoli di Bilancio».

Residui, inizia la ‘rimonta’

Venendo alla gestione dei residui, «dall’analisi della situazione dei residui attivi, si evince che l’Ente ha maturato circa 6 milioni e 300 mila euro di crediti da riscuotere, di cui siamo riusciti a recuperare 742.545,75 euro. Viceversa, i residui passivi sono complessivamente pari a 4.487.065,06 euro, di cui abbiamo già onorato 1.521.167,15 euro».

I tre capisaldi della variazione

Infine, Gigantelli passa in rassegna le variazioni di assestamento generale al Bilancio di Previsione, riassunte in tre capisaldi.

Il primo è quello dei trasferimenti statali e regionali. Il Comune di Turi incassa circa 82.000 euro di acconto del 40% del cosiddetto “Fondone Bis” del Decreto Agosto e poco più di 24.000 euro dalla Regione, tra sostegno all’accesso ai canoni di locazione (15.515 euro), contributi per l’acquisto dei libri (7.915 euro) e fondi straordinari per l’emergenza Covid (3.634 euro).

Il secondo riguarda il capitolo del personale: il vicesindaco spiega che «in virtù delle normative vigenti che hanno temporaneamente sospeso la facoltà dell’Ente di procedere a nuove assunzioni, si è conseguita una minore spesa di circa 220.000 euro».

Il terzo caposaldo si sostanzia nelle maggiori spese per il servizio di raccolta differenziata, pari a 100.000 euro: «L’Ufficio Ambiente ha comunicato la necessità di incrementare di 35.000 il capitolo di spesa per il servizio di selezione e raccolta differenziata e di 65.000 euro quello dello smaltimento della frazione organica delle utenze non domestiche».

La relazione si conclude con una panoramica delle maggiori e minori entrate e uscite che l’Ente ha registrato.

I Consigli “a distanza” non funzionano

«Stiamo discutendo l’equilibrio di Bilancio – fa notare il consigliere Sergio Spinelli – nell’ultimo giorno utile. Se la minoranza abbandonasse la seduta, probabilmente non ci sarebbe il numero utile per la votazione, con tutte le gravi conseguenze che ne deriverebbero».

L’osservazione del consigliere sarà richiamata in conclusione dei lavori anche dal capogruppo Angelo Palmisano: «A parte i momenti delle votazioni, pochissimi consiglieri di maggioranza sono stati presenti, vuoi per impegni vuoi per problemi di connessione». Un atteggiamento che diventa l’assist perfetto per reiterare la richiesta di mettere in sicurezza la Sala consiliare e ritornare a celebrare i Consigli in presenza, con pubblico e giornalisti che potranno seguire i lavori in diretta streaming.

Il problema del personale

Ritornando nel merito della manovra finanziaria, Spinelli rileva con soddisfazione che per i residui dell’Ente «qualcosa inizia a muoversi, anche se il lavoro da fare è ancora molto lungo».

Meno lusinghiero il risparmio di circa 220 mila euro sul personale. Il blocco delle assunzioni, a parere del consigliere di minoranza, deve diventare la molla che spinga a risolvere alla radice il problema della carenza di organico: «Approfittiamo per cominciare a mettere in cantiere un concorso pubblico. Attingere alle graduatorie di altri Comuni serve a dare una “risposta tampone” ma non è la soluzione ideale, poiché impieghiamo personale che, alla prima occasione, lascia il nostro Ente per seguire le proprie ambizioni professioni».

Contenziosi, 70 mila euro in più

«La decisione di rimpinguare il fondo contenzioso di 70 mila euro – prosegue Spinelli nella sua disamina – è una scelta opportunamente dettata dalla prudenza, ma è evidente che queste economie sono soldi destinati ad altri tipi di esigenze del paese che non sono state soddisfatte».

Su quest’ultimo punto, interviene l’assessore Maurizio Coppi, spiegando che il maggiore accantonamento è motivato da due fattori: le spese legali delle vertenze inerenti alle aree edificabili e il contenzioso con l’Asl sul servizio del trasporto dei disabili, che verrà poi esplicitato dall’assessore Imma Bianco. Nel caso in cui le somme non fossero utilizzate, o venissero utilizzate in parte, nel prossimo Bilancio di Previsione potranno essere svincolate senza alcun problema.

Le “anomalie” della raccolta differenziata

Sempre il consigliere Spinelli si sofferma su due aspetti del servizio di igiene urbana. Il primo è l’aumento di 65.000 euro delle spese di smaltimento dell’organico delle utenze non domestiche; un dato che incuriosisce e impone una verifica, giacché «è noto che molte attività commerciali sono state chiuse, o quantomeno hanno lavorato a regime ridotto, con il servizio di asporto». L’altro aspetto è la posta di 10.000 euro «per la gara ponte che è necessario avviare a seguito dei noti problemi che hanno investito il Consorzio Aro Bari 5. Abbiamo Asmel come Centrale di Committenza che potrebbe essere molto utile in questa attività».

«In merito all’aumento della spesa per la raccolta differenziata – replica l’assessore Dell’Aera – si è registrato negli ultimi mesi un aumento dei quantitativi di rifiuto portato in discarica e un aumento dell’impurità dell’organico e, di conseguenza, delle penalità che siamo costretti a pagare. Sottolineo che è cresciuta in maniera spropositata anche la quantità dei rifiuti ingombranti conferiti».

Quanto al supporto tecnico-amministrativo per l’Ufficio Ambiente, i 10.000 euro previsti «non sono solo per la gara ponte ma anche per la predisposizione del PEF (Piano Economico-Finanziario) che deve essere concluso entro la fine dell’anno in una situazione di difficoltà dell’Ufficio, in quanto il dipendente è presente a singhiozzo per ragioni di salute».

Utenze comunali “sotto controllo”

Altro elemento che il consigliere Spinelli ritiene degno di nota è «l’incremento delle utenze di acqua e gas, circa 15.000 euro inseriti in termini prudenziali». Anche in questo caso, si fa presente che a fonte delle ridotte attività imposte dal lockdown, si sarebbero dovute accertare minori spese: «C’è una situazione non chiara e la stessa dott.ssa Calisi, in Commissione, ha chiesto di fare delle verifiche, paventando la possibilità di avvalersi di una consulenza esterna».

Un’ipotesi che trova in disaccordo Spinelli, critico sulla troppa facilità con cui si ricorre alle consulenze esterne: «Credo che questo tipo di attività faccia parte delle ordinarie mansioni del personale e non servano competenze specifiche». «È strano – dichiara con un velo di polemica – che per il project financing si sia ritenuto che il Comune avesse tutte le risposte a disposizione all’interno della propria struttura ed invece per qualche bolletta dobbiamo ricorrere ad una consulenza esterna».

«L’Ufficio – chiarisce l’assessore Dell’Aera – ha avviato un monitoraggio costante di tutte le utenze per verificarne l’andamento. Per esempio, per quanto riguarda il gas, ci siamo resi conto che si è proceduto alla fatturazione su dati presunti ricavati dai consumi storici, ecco il perché di questa previsione anomala rispetto al consumo reale. In questi giorni, il gestore della rete gas sta sostituendo i contatori, installando i modelli digitali e telecontrollati che ci permetteranno di ricevere fatture reali».

Il contenzioso sul trasporto disabili

L’ultima domanda il consigliere Spinelli la riserva ai «circa 40.000 euro legati a un non ben identificato servizio trasporto disabili. Abbiamo stanziato queste somme a dicembre per 9 mesi del 2020, per cui mi chiedo se il servizio sia stato svolto in assenza della copertura finanziaria».

Prende la parola l’assessore Imma Bianco: «Il trasporto disabili funziona, la Asl fa la gara e, in seguito, il Comune compartecipa con il 60% della spesa di competenza che, però, deve essere conosciuta prima della presa in carico degli utenti, al fine di quantificare il relativo impegno di spesa in Bilancio».

«Da dicembre del 2017 – continua l’assessore – è vigente un protocollo d’intesa che prevede una procedura ben definita, secondo cui l’ammissione al servizio è preceduta da un’istruttoria cui partecipano a vario titolo la PUA (Porta Unica d’Accesso), il Distretto socio-sanitario e gli Uffici dei Servizi Sociali dei vari Comuni dell’Ambito. Negli anni 2018 e 2019 non risulta che siano state attuate le modalità da protocollo, pertanto il Comune di Turi ha legittimamente rigettato le fatture. Quest’anno, invece, dopo varie note, l’Asl ha comunicato la spesa giornaliera e mensile del 2020 e si è potuto procedere a iscrivere in Bilancio la quota di 36mila euro, che comprende 9 mesi in quanto per 3 mesi il servizio si è interrotto».

Progetto Junker rinviato

È la volta del consigliere Lilli Susca che non nasconde la sua perplessità sullo stralcio dei 12.500 euro indirizzati alla copertura delle spese per la progettazione del “Progetto Junker”: «L’assessore Gigantelli diceva che non si ritiene giusto andare avanti perché non siamo nelle condizioni di accendere nuovi mutui. Mi permetto di dissentire: un’Amministrazione ha bisogno di pianificare, non possiamo pensare di essere esentati dal programmare perché siamo in una situazione di emergenza. Dopo mesi di pandemia, dovremmo aver capito come convivere con questa emergenza e come ripartire nel migliore modo possibile».

«Il “Progetto Junker” era uno dei tre pilastri del programma dell’Amministrazione, io non avrei stralciato quei fondi, anzi avrei destinato non solo risorse economiche ma anche risorse umane alla pianificazione. I progetti che avevate in mente – ribadisce – devono avere una prospettiva di fattibilità, altrimenti andiamo avanti a risolvere il piccolo problema».

«Questa Amministrazione – puntualizza l’assessore Gigantelli – non ha intenzione di rinunciare al “Progetto Junker”, è solo rinviato. In una situazione in cui non possiamo valutare appieno le entrate comunali, perché non sappiamo se i trasferimenti statali saranno sufficienti a coprire i mancati introiti, non si è ritenuto opportuno indebitare l’Ente». Tra l’altro, quei 12.500 euro, «se non fossero utilizzati entro il 31 dicembre, andrebbero persi». A questo, si aggiunge la difficoltà di «un Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE), pari a oltre 3milioni di euro in fase di consuntivo 2019, che nessuno poteva aspettarsi. Proprio per evitare di far crescere l’FCDE, questa Amministrazione, a differenza delle precedenti, ha intensificato la lotta all’evasione tributaria in nome del principio dell’equità fiscale, che è una parte altrettanto importante del nostro programma».

«Io parlavo di pianificazione – ribatte Susca – lei mi ha risposto parlando di tributi. Non stiamo giocando a briscola».

FD

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *