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Rifiuti, dopo le multe arriva la pulizia

rifiuti mattatoio

L’area antistante l’ex macello e Strada Ginestre ripulite da Navita per un costo di quasi 5.000 euro. Dell’Aera: “Stiamo facendo anche il controllo delle residenze”

Con la determinazione n. 985/2020, pubblicata all’Albo Pretorio il 25 novembre, il Settore Lavori pubblici ha affidato alla ditta Navita l’incarico straordinario di ripulire l’area antistante l’ex macello comunale e Strada Ginestra dai rifiuti illecitamente abbandonati per un costo complessivo di 4941,73 euro (IVA compresa).

A seguito delle segnalazioni relative ai rifiuti illecitamente abbandonati su aree pubbliche nel territorio di Turi – si legge nella determinazione – sono stati effettuati i sopralluoghi dell’Ufficio Ambiente e dei Vigili Urbani, all’esito dei quali sono stati accertati l’abbandono di rifiuti lungo i lati della careggiata di Strada Ginestra e l’abbandono e l’incendio di rifiuti, con interessamento anche delle “campane” di proprietà comunale, sull’area antistante l’ex Mattatoio Comunale in Via Cisterne e lungo detta strada comunale.

L’Ufficio Ambiente ha quindi richiesto un preventivo alla ditta Navita srl che, come anticipato, ha quantificato il costo dell’intervento di rimozione, trasporto e conferimento dei rifiuti illecitamente abbandonati su aree pubbliche, pari a quasi 5.000 euro.

CONTROLLO DELLE RESIDENZE: GLI “SCIENZIATI” SONO AVVISATI

La scorsa settimana, dopo aver precedentemente riportato su queste colonne le indecorose vicende relative alle sopra citate Strada Ginestra e all’area dell’ex macello, l’assessore Stefano Dell’Aera faceva sapere che, nel bimestre giugno-luglio, sei individui – da noi ironicamente definiti “scienziati” – sono stati multati per 600 euro ciascuno: «6 imbecilli ci regalano € 3.600. Nel solo bimestre giugno-luglio sono stati multati ben 6 cittadini scoperti ad abbandonare rifiuti per strada. Abbiamo ingaggiato una lotta contro gli incivili e gli zozzoni, tramite controlli, telecamere e appostamenti, che sta producendo i suoi frutti, con sanzioni importanti ma, nonostante il cambio di passo, sarà sempre una lotta impari se ci saranno persone disposte ad abbandonare un frigorifero per strada nonostante un servizio gratuito di ritiro da sotto casa». Faccio appello a tutti i turesi per bene ad aiutarci nella nostra battaglia per la tutela dell’ambiente e il decoro. Prima di tutto, c’è da vincere una sfida culturale. Noi ce la stiamo mettendo tutta.

«L’abbandono di rifiuti – proseguiva – è vietato dal testo unico ambientale (D.Lgs 152/06) e comporta violazioni di tipo amministrativo, se il trasgressore è un privato cittadino, o penali, se a trasgredire è un’azienda. Le sanzioni amministrative variano da un minimo di 300 fino a 3.000 euro nei casi più gravi, mentre nei casi penali le pene possono includere l’arresto fino a 2 anni e multe fino ad un massimo di 26.000 euro».

Negli ultimi giorni, a seguito della determinazione di cui sopra, Dell’Aera ha postato sui social la buona novella: «Dopo le multe abbiamo provveduto a ripulire via Cisterna e via Ginestre. Non è mai abbastanza, ma non abbassiamo la guardia!». Difatti, come da lui stesso rimarcato nei commenti relativi al post in questione, «ci vuole tanto buonsenso e senso di responsabilità da parte di ognuno di noi! Non esiste senso collettivo e questo mi rattrista molto!».

A fronte di queste considerazioni ineccepibili, qualcuno insiste tuttavia su un aspetto, nella speranza di trovare una ragione a così tanta incoscienza e stupidità: «Il problema, secondo me, è che ci sono i furbetti che non hanno le pattumelle; altrimenti quale sarebbe lo scopo se tutte le mattine passano a ritirarle?». Dell’Aera controbatte evidenziando che: «Stiamo facendo anche il controllo delle residenze. Non sfuggiranno!»”. Insomma, gli “scienziati” sono avvisati.

LEONARDO FLORIO

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