Strade da “terzo mondo”
La minoranza denuncia le criticità di varie vie del paese senza acqua, luce e asfalto. Dell’Aera replica: “Questa Amministrazione ha dimostrato a chiare lettere di aver intrapreso la strada per risolvere il problema”
A margine del confronto sulla pubblica illuminazione, la minoranza ha sollevato un altro problema relativo alle opere di urbanizzazione primaria, in troppi casi mai portate a compimento.
«Ci sono numerose strade – ammonisce il consigliere Sergio Spinelli – che ancora ambiscono ad avere un allacciamento all’Acquedotto per i servizi di acqua e fogna. Cosa si aspetta ad intervenire, visto che i fondi necessari sono stanziati dalla Regione? È sufficiente seguire delle “semplici” procedure: presentando le progettualità, si può avere la copertura finanziaria e risolvere un problema che è da “terzo mondo”. Siamo nel 2020 e abbiamo zone importanti del paese senza servizi essenziali: cito via Putignano, via La Quacquera via vecchia Sammichele o via Monopoli»
Ed a proposito di via Monopoli, «dove pare che qualcosa si stia muovendo», il consigliere si interroga sul motivo per cui si agisca in maniera settoriale e non complessiva, «prendendo in esame tutte le aree, giacché non serve una copertura finanziaria e le progettualità già esistono: sono in Comune belle e pronte, basta solo tirarle fuori, eventualmente riadattandole alle esigenze attuali, e farle procedere secondo l’iter che già conoscete».
Lilli Susca: Una “passeggiata” in via Cozzolongo
A supporto delle considerazioni del collega Spinelli, si aggancia l’intervento del consigliere Lilli Susca che evidenzia un’ulteriore criticità, esaminata varie volte sulle nostre colonne: «Vorrei far notare alla maggioranza che ci sono strade dove, da tantissimi anni, manca l’asfalto e non hanno avuto la fortuna di ottenere l’attenzione dell’Amministrazione».
Il consigliere porta via Cozzolongo come “caso esemplare”: «Ci riferiamo ad una strada a cento metri da Palazzo Marchesale, non di certo periferica. Ho fatto una passeggiata per capire la situazione e mi sono resa conto che non è solo un problema di asfalto e pubblica illuminazione ma c’è anche un cantiere aperto da non si sa da quanti anni con un’impalcatura arrugginita che cade a pezzi. Spero non ci scappi mai l’incidente».
«Inoltre, a ridosso di questo edificio in costruzione, c’è una vegetazione tropicale che ospita famiglie di roditori. Parliamo di cittadini – denuncia – che nel 2020 vivono con il cane e il gatto per evitare che ogni giorno entri in casa un topo; gente che non può parcheggiare vicino casa senza rischiare di rompere le ruote dell’auto e che quando piove non può uscire di casa».
Dell’Aera: Questa è la situazione ereditata
«È vero che alcune zone sono da “terzo mondo” – risponde l’assessore Dell’Aera – ma questo è quello che l’Amministrazione Resta ha ereditato».
«È vero – incalza – che ci sono zone che meritano molta più attenzione di quella che c’è stata negli ultimi anni, ma questa Amministrazione ha dimostrato a chiare lettere di aver iniziato una strada che mai nessuno ha intrapreso: non mi risulta che ci sia stata prima d’ora una mappatura delle aree a cedere o delle strade prive di illuminazione; non mi risulta che si sia provato a risolvere il problema, cosa che stiamo facendo noi, tra le mille difficoltà del momento storico, degli Uffici e del tempo necessario per gestire un iter complesso, che richiede approfondimenti tecnici, giuridici oltre che amministrativi».
Spinelli: Tempi chiari per ciascuna strada
«Non ritengo – mette in chiaro il consigliere Spinelli – che siano problematiche semplici. Ciò non toglie che il nostro compito non sia elencare quello che abbiamo fatto per avere un “bravo”. Per un cittadino che vive in una strada senza asfalto e senza luce conta relativamente poco che il problema arrivi da dieci anni prima, come è palese per tutti; quello che interessa è vedere un documento ufficiale con l’elenco delle strade, le relative problematiche e le soluzioni che si intendono intraprendere».
«Mi aspetto – esorta in conclusione – che il censimento sia reso pubblico, con i tempi e le priorità degli interventi previsti per ciascuna strada. Questa è trasparenza: tutti devono sapere cosa si sta facendo e non scoprirlo quando è troppo tardi, per poi essere investiti da un fiume di parole e giustificazioni».
FD