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Lilli Susca ‘supplisce’ al silenzio della maggioranza

lilli susca

Il consigliere di minoranza ripercorre i passaggi che hanno portato al ritiro della delibera sull’allargamento di via Noci

Dopo la votazione, viene data la parola al consigliere di minoranza Lilli Susca che ricostruisce i passaggi della vicenda di via Noci, “supplendo” all’imbarazzante silenzio dei banchi della maggioranza. Un silenzio frutto anche di una gestione dei lavori consiliari che è apparsa quantomeno “ingessata”, trincerata dietro una ferrea applicazione del Regolamento che ha spiazzato tutti: considerate le “deroghe” alle norme statutarie che il sindaco ha sempre concesso pur di promuovere il dibattito costruttivo tra maggioranza e opposizione, sfugge il motivo per cui in questa circostanza si sia voluto optare per la “linea dura”, bloccando sul nascere il confronto.

Ritornando alla cronistoria fornita dal consigliere Susca, si parte dalla riunione della Seconda Commissione consiliare, convocata venerdì 20, in cui si è registrata l’astensione di tutti i componenti: «Le motivazioni che hanno portato i consiglieri di maggioranza ad astenersi – spiega – possono essere le più disparate ma è un dato importante: significa che la maggioranza non sta lavorando all’unisono, altrimenti non si spiegherebbe come mai si arrivi in Commissione a discutere di una proposta di delibera e ci si astenga dopo il mio intervento. Un intervento che aveva l’unico obiettivo di chiedere una più attenta valutazione dell’ambiguità che si è creata all’indomani dell’osservazione di un privato cittadino, che teme che questo allargamento vada a compromettere il corretto funzionamento del suo impianto fotovoltaico».

«Questa osservazione – evidenzia il consigliere – è stata presentata il 30 luglio, c’è stata una risposta da parte dell’Ufficio Tecnico che, come consigliere di minoranza, ritengo non sufficiente a far stare l’intera comunità tranquilla. Il rischio è che ci sia un ulteriore impedimento all’attuazione di questo progetto di ampliamento, che è assolutamente condivisibile e nessuno vuole ostacolare poiché va in direzione di migliore viabilità e sicurezza».

«Poiché il privato cittadino ha presentato questa osservazione dicendo che non si fermerà davanti a una risposta non circostanziata – prosegue – ho proposto alla Seconda Commissione di astenerci, ritendendo che fosse importante approvare il provvedimento quando tutto sia chiaro, palese e motivato. Non basta una controdeduzione dell’Ufficio Tecnico se non è supportata da una relazione tecnica con planimetrie e calcoli legati a un sopralluogo, di cui si parla in maniera generica e di cui non ho trovato alcun riscontro».

«Oggi – conclude – siamo arrivati a questa votazione che prevede un ennesimo rallentamento dovuto al fatto che non si vuole affrontare la realtà: siamo di fronte a una maggioranza non unita, che non si parla, che non ha le idee chiare su come affrontare questioni che, con un maggiore spirito di collaborazione e abnegazione, si sarebbero risolte in molto meno tempo».

FD

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