“La Torre dell’Orologio” è quarta nella provincia, ma non è ancora abbastanza
Ad un mese dalla chiusura delle votazioni, il “Luogo del Cuore” turese ha bisogno di altri voti; le volontarie FAI coinvolgono le scuole per lo sprint finale
«Il X censimento dei Luoghi del Cuore, promosso dal FAI e da Banca Intesa San Paolo, sta volgendo a termine. In questi mesi ci avete viste in tutte le piazze per raggiungere l’obiettivo delle duemila firme. Poi ci avete viste tutto il mese di ottobre alla mostra “FAI una foto” e alle giornate FAI di autunno, ma non vogliamo e possiamo fermarci qui!» – inizia così il comunicato stampa della sezione turese del FAI, composta da una fantastica triade tutta al femminile, ovvero Antonella Bruno, Domenica Laruccia e Silvana Sabino.
Riuscirà Turi a sostenere la Torre dell’Orologio con almeno duemila firme? Su tale quesito si arrovellano da mesi le tre donne del FAI e tanti che, senza farsi pregare, hanno subito dato il proprio contribuito alla causa. Nei primi mesi non sono infatti mancate le resistenze, la refrattarietà di tanti concittadini che, sottovalutando l’importanza del censimento FAI – o più semplicemente non essendo abbastanza legati alla Torre dell’Orologio da considerarla “Luogo del Cuore” – si sono fatti colpevolmente attendere con le proprie firme.
TURI AL 152° POSTO DELLA CLASSIFICA NAZIONALE, GRAVINA AL 4°
Alle immani energie profuse da Domenica, Silvana ed Antonella vanno aggiunti gli sforzi di tanti concittadini che, specie sui social, hanno pressato il dibattito pubblico con una serie di appelli e di post, volti a raccogliere sempre più firme a favore della Torre dell’Orologio.
Quante ne sono state raccolte sino ad ora? La risposta è nel comunicato inviato dal FAI: «Mancano pochi giorni per provare a superare noi stessi, per scalare la classifica di qualche posizione ancora. Oggi siamo al 152° posto con più di 1800 firme, quarti nella provincia di Bari».
Insomma, considerando che il nostro paese di 13mila abitanti ha prodotto 1800 firme ed è quarto nella provincia, forse non è del tutto erroneo ipotizzare una scarsa sensibilità culturale nel barese; o, probabilmente, si tende a votare bellezze assolute talvolta situate in regioni settentrionali; o, ancora, le firme della provincia sono state in un certo senso monopolizzate dai gioielli migliori: il ponte dell’acquedotto di Gravina è infatti attualmente al quarto posto della classifica generale, con oltre 19.300 voti. In ogni caso, Turi può e deve fare di più, e dare così una chance ad una – se non la principale – delle sue icone laiche.
LE DIRIGENTI SCOLASTICHE A SOSTEGNO DEL FAI
Le volontarie FAI della sezione turese sono esemplari in tal senso: «In questi giorni abbiamo chiesto un aiuto alle Dirigenti Dott.ssa Pasqua Patrizia Savino, dell’Istituto Comprensivo Resta-De Donato Giannini, e Dott.ssa Giuseppina Caldararo, dell’IISS Pertini-Anelli, le quali, nonostante i mille problemi che stanno affrontando, ci hanno dato ampia disponibilità. Il nostro ringraziamento va a loro e alle docenti che si sono messe a disposizione per raccogliere i voti dei ragazzi. Avremmo voluto organizzare un altro evento che ci permettesse di ringraziare tutti voi e continuare a raccogliere firme, ma non è possibile, per cui vi chiediamo di continuare a votare online e di far votare tutti i vostri amici e parenti, anche fuori Turi, fuori dalla Puglia, fuori dall’Italia: abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti!».
Concludendo, ricordiamo ai lettori che è possibile sostenere la Torre dell’Orologio fino al 15 dicembre andando sul sito www.fondoambiente.it: dopodiché sarà troppo tardi. Manca un mese, quello dello sprint finale.
LEONARDO FLORIO