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La carica dei 101

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“Il Viandante” promuove una petizione per fermare il degrado in via Arco Gil

Il nostro centro storico ha certamente vissuto tempi migliori. Mentre i paesi del circondario hanno già da tempo compreso le potenzialità turistiche delle chianche e dei sottani, intraprendendo una serie di misure concrete per lo sviluppo, a Turi tutto sembra fermo.

Inaspettatamente, la scintilla è venuta dal basso, con i social e le piazze che hanno testimoniato negli ultimi mesi un forte interessamento alle problematiche e al destino del borgo antico; una reazione forte e partecipata che dovrebbe concretizzarsi nel prossimo mese in un comitato per il centro storico. Altre realtà già attive nella valorizzazione del territorio, come l’associazione Il Viandante, proseguono nella loro azione di diffusione delle arti e della tradizione con corsi e laboratori che hanno luogo a Casa delle Idee, nel cuore del centro storico, ma anche di sensibilizzazione, attraverso una petizione indirizzata all’amministrazione.

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«Tutto è nato dalla richiesta di aiuto di un nostro concittadino, Giovanni Colavitti, che abita in via Arco Gil – afferma Massimiliano Cacciapaglia, presidente dell’associazione. In queste settimane si sta costituendo un comitato per il centro storico che ha a cuore la vivibilità e della valorizzazione del nostro borgo, ma, vista l’urgenza della problematica e i tempi necessari per la creazione del comitato stesso, l’associazione Il Viandante ha voluto cominciare a sensibilizzare l’amministrazione, ma anche tutti i cittadini, sulle precarie condizioni igienico-sanitarie dell’abitazione ubicata nel centro storico al civico 11 – 13 di Via Arco Gil.

In passato, per ben due volte, si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco per spegnere gli incendi, presumibilmente appiccati per sbarazzarsi dei rifiuti accumulati. Si è poi provveduto a bonificare e mettere in sicurezza l’area, mai in modo non risolutivo. A pochi metri dell’abitazione vi è, inoltre, la presenza di un cavo pendente, probabilmente della pubblica illuminazione, quasi ad altezza d’uomo, che rappresenta un grave rischio per residenti e passanti.

La richiesta ha preso forma in una petizione, indirizzata alla sindaca Tina Resta e all’assessore con delega al Decoro Urbano Stefano dell’Aera, che sollecita un intervento immediato di bonifica da parte dell’Amministrazione Comunale di Turi. Ma l’abitazione di Via Arco Gil è solamente una delle situazioni di incuria e degrado in cui versano alcuni dei migliori scorci del nostro centro storico, oramai abbandonato a se stesso. Solamente attraverso una mappatura delle situazioni di degrado, con conseguente avvio di un dialogo con i proprietari degli immobili che versano in condizioni igieniche non adeguate, potrà essere possibile individuare e applicare soluzioni definitive e non più estemporanee.

Dall’avvio della raccolta, la scorsa settimana, abbiamo collezionato già 101 firme, segno di un forte interessamento collettivo; purtroppo, a causa delle norme anti contagio, non è stato possibile allestire un punto fisso di raccolta firme come inizialmente previsto. La soglia minima di 20 firme è stata abbondantemente superata, ma mai come in questi casi l’unione fa la forza; chiunque voglia aggiungere la propria forza può contattare la pagina Facebook dell’associazione. Già la sola voce della petizione ha fatto smuovere qualcosa; speriamo che si arrivi finalmente ad un’azione concreta da parte dell’amministrazione comunale, sia sul breve, che sul lungo termine, indispensabile per invertire la rotta e intraprendere finalmente un percorso di riscatto e valorizzazione.»

Damiano Barbieri

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