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“Un atto di fiducia nei miei confronti”

Imma Bianco

Imma Bianco commenta la nomina ad assessore e anticipa gli obiettivi delle sue deleghe

Concludiamo la presentazione della nuova Giunta disegnata dal sindaco Tina Resta, ascoltando il neoassessore Imma Bianco, delegata alle politiche sociali e alla tutela degli animali d’affezione.

Risoluta e modesta, doti non facili da rintracciare nella classe dirigente, Imma Bianco ha messo a frutto il primo anno di “praticantato” da consigliere delegata non per coltivare consensi ma per comprendere il giusto approccio da avere con la macchina comunale, individuando la via più breve per superare gli ostacoli burocratici che spesso si frappongono tra una proposta e la sua attuazione. Un lavoro impostato fin dall’inizio nel segno del dialogo e della condivisione. Dunque, nonostante sia alla sua prima esperienza amministrativa, l’assessore Bianco appare più che pronta a fare la sua parte, impegnandosi a conseguire quel “cambio di passo” richiesto da più fronti.

Si aspettava questa “promozione” ad assessore?

«Il termine “promozione” lo lascerei ai miei concittadini a termine del mio mandato. Questa nomina da assessore è arrivata dopo una verifica da parte del Sindaco e una riflessione per tutti i consiglieri. Un atto di fiducia nei miei confronti, la stessa fiducia che è stata reciproca fin dall’inizio dell’insediamento di questa Amministrazione. Anche una delega per un consigliere è importante, permettere di individuare problematiche e trovare soluzioni, di interfacciarsi con gli uffici e i capisettore proponendo strade da percorrere per superare gli ostacoli, confrontandosi con la Giunta oltre che con l’intera maggioranza. È il modo più corretto di imparare ad amministrare, soprattutto per chi come me si è trovato alla prima esperienza nel gestire la “cosa pubblica”».

La nuova Giunta sarà in grado di attuare l’auspicato “cambio di passo” dell’Amministrazione?

«Sono passate un paio di settimane dal mio insediamento nella nuova Giunta, un nuovo “cambio di passo” c’è stato e la parola chiave è “organizzazione”: la mattina ci aggiorniamo con la Giunta e pianifichiamo il lavoro con gli uffici. Abbiamo già fatto le prime riunioni con il Segretario comunale e tutti i capisettore, e ne faremo una a settimana, oltre che con loro, anche con l’intera maggioranza».

Le è stata affidata la delicata delega alle Politiche sociali. Quali saranno le sue priorità?

«Le politiche sociali sono argomenti ampi, delicati e di grande responsabilità. Le mie priorità saranno le persone, ascoltare i loro bisogni, proteggerle da eventi che incidono sulle condizioni di vita sociali: povertà, malattia, disabilità, disoccupazione… Programmare interventi per il benessere della comunità nell’ambito dei principi della solidarietà e nel pieno rispetto dei principi inviolabili della libertà e della dignità della persona».

Le condizioni del canile sanitario sono pessime. Cosa intendete fare?

«Le condizioni del nostro Canile sanitario erano pessime già dal 2016, quando c’è stato il sopralluogo da parte dell’ASL Veterinaria che, con verbale, comunicava le prescrizioni da seguire per l’adeguamento dei luoghi. Nonostante i numerosi solleciti da parte del Comandante della Polizia Locale, il dott. Raffaele Campanella, sia alle Amministrazioni precedenti sia al Settore Lavori Pubblici, non si è mai avuto riscontro. A febbraio è entrata in vigore la nuova Legge Regionale, per la precisione la numero 2 del 7 febbraio 2020, per la tutela degli animali d’affezione, che abroga la precedente normativa (la Legge Regionale n.12 del 3 aprile 1995) e istituisce nuovi requisiti per i canili sanitari e per i canili rifugio. Alla luce di questo aggiornamento della normativa, abbiamo ricevuto dall’ASL Veterinaria le nuove prescrizioni e, insieme al sindaco, ai capisettore, agli assessori di riferimento al Bilancio e ai Lavori Pubblici, siamo riusciti a trovare delle risorse per iniziare i lavori di adeguamento del nostro Canile sanitario, che al momento è chiuso alle nuove entrate».

Avete in mente incentivi o iniziative per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei cani?

«È stata affidata a una clinica veterinaria l’Assistenza Pronto Soccorso Animali H24, che garantirà gli interventi sanitari, che non rientrano nelle competenze della ASL veterinaria, per cani e gatti randagi incidentati rinvenuti nel nostro territorio. Il prossimo mese porteremo in Consiglio il nuovo regolamento per la tutela degli animali d’affezione, condiviso con le associazioni animaliste e con la stessa ASL veterinaria. Abbiamo iniziato a censire le colonie feline. Colgo l’occasione per ricordare ai cittadini che si prendono cura dei gatti randagi del nostro Comune che possono recarsi al Comando della Polizia Locale, ottenendo tutte le informazioni sulle procedure necessarie a diventare responsabili di colonia felina. Per ultimo, in questi giorni, abbiamo partecipato a un bando per il potenziamento dei servizi finalizzati ad intercettare situazioni di illegalità, scongiurando possibili rischi per gli animali».

Fabio D’Aprile

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