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Raccolta rifiuti, verso la “gara ponte”

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“Navita srl” garantirà il servizio fino a febbraio 2021
con un risparmio di circa 3.500 euro mensili

Si può considerare archiviata la “guerra dei rifiuti” che ha attraversato l’Aro Bari 5, marcando le differenti posizioni tra il Comune di Sammichele di Bari e quelli di Acquaviva, Gioia, Casamassima e Turi.

Dopo l’incontro con il Prefetto, occasione di un nuovo “scontro mediatico” tra i due fronti, i sindaci hanno tenuto due riunioni, rispettivamente il 24 e il 30 luglio, in cui hanno tracciato la rotta da seguire.

Il primo passaggio, cui Turi ha adempiuto fin dal 7 agosto, è l’approvazione della determinazione di caducazione del contratto in essere, in ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato l’aggiudicazione della procedura di gara al raggruppamento guidato dal CNS Bologna.

A seguire, la Giunta comunale – con deliberazione del 6 agosto – ha avviato le procedure per la cosiddetta “gara ponte”: si tratta di un affidamento temporaneo del servizio di spazzamento e raccolta dei rifiuti che non potrà avere durata superiore ai due anni, tempo ritenuto necessario a concludere l’iter della nuova gara d’ambito, strumento con cui verrà individuato il futuro gestore unico del servizio di igiene urbana nei sei Comuni del nostro Aro.

In attesa della definizione della “gara ponte”, al fine di scongiurare “pregiudizio all’igiene, alla salute pubblica e all’ambiente”, il sindaco – in linea con le indicazioni del Prefetto e in accordo con i colleghi di Acquaviva, Casamassima e Gioia del Colle – ha emanato una propria ordinanza contingibile e urgente. Nel provvedimento del primo cittadino si dispone che l’impresa “Navita srl” prosegua l’appalto per ulteriori sei mesi, ossia fino al 9 febbraio 2021, a condizioni economiche più vantaggiose. Difatti, dopo una proficua contrattazione, l’Amministrazione è riuscita a ottenere che sia applicato un ribasso sull’importo contrattuale originario, facendo scendere il canone mensile da 110.872,68 euro a 107.381,32 euro (oltre iva).

In conclusione, ci pare che la linea unitaria dei quattro Comuni abbia dato i suoi frutti: presentandosi compatti di fronte alle aziende del raggruppamento guidato dal CNS Bologna, si è riusciti a essere incisivi nelle negoziazioni, consentendo ai cittadini di conseguire un risparmio non indifferente, pari a circa 3.500 euro mensili, senza rinunciare alla qualità del servizio.

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