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Cultura

In piazza per festeggiare Don Giovanni

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Applausi e grande partecipazione nell’evento a cura della banda cittadina, chiamata a suonare il 9 agosto all’interno della villa comunale

Nella serata di lunedì, sotto le stelle di piazza Silvio Orlandi, la cittadinanza turese ha voluto onorare don Giovanni Cipriani nel migliore dei modi: festeggiandolo, con la musica della da lui fondata banda cittadina, nel giorno del suo centesimo compleanno. Cento candeline confluiscono a creare una luce grande, come quella che per decenni ha brillato tra le vie del nostro paese: quella di don Giovanni, illuminante con il suo oratorio già negli anni in cui le foto erano ancora in bianco e nero. A proposito di colori, l’arcobaleno di bambini che si avvicinavano all’oratorio veniva armonizzato e messo in sinfonia attraverso tante attività, tra cui la banda musicale, fondata nel 1963.

“Abbiamo cercato di omaggiare don Giovanni, il fondatore della banda cittadina di Turi, con un repertorio suddiviso in musica lirico-sinfonica, musica leggera e colonne sonore di opere cinematografiche” – spiegano ai nostri microfoni il prof. Ino Resta ed Oronzo Di Pinto, presidente dell’ass. musicale “Maria SS. Ausiliatrice – Banda cittadina don Giovanni Cipriani”. Per la banda cittadina, la scelta di inserire in scaletta i capolavori musicali divenuti celebri attraverso il grande schermo non è stata casuale, poiché: “Abbiamo voluto omaggiare anche un altro importante maestro, ovvero Ennio Morricone”.

Una serata, dunque, di commozione, oltre che di gioia, con l’inno di Mameli suonato in apertura per ricordare gli italiani scomparsi a causa della pandemia.

I PROTAGONISTI E LA MUSICA DELLA SERATA

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Come detto poc’anzi, la banda cittadina, sensibile alla scomparsa di Ennio Morricone, ha voluto a lui dedicare un pot-pourri in grado di fondere le colonne sonore che lo hanno consegnato alla storia; successivamente, spazio a due classici della musica bandistica italiana, ovvero “Turandot” di Puccini e “La traviata” di Verdi, per poi spostarsi verso una fantasia di musica leggera. Tra le diverse esecuzioni, gli interventi del prof. Raffaele Valentini, autore del libro “La banda suona per noi”. La serata si è poi conclusa con il “Grido Nero” del maestro Michele Jamil Marzella e con i saluti finali dell’assessore Teresa De Carolis.

LA BANDA, TRA PASSATO E FUTURO

Ai nostri due intervistati, per cercare di dare a voi lettori un’istantanea di ciò che la banda cittadina ha rappresentato per Turi sin dai suoi inizi, chiediamo un aneddoto: “Inizialmente – ci rispondono – la banda di Turi si componeva di ben 34 elementi, tutti turesi. Non mancavano i giovani che oggi, invece, tendono a scarseggiare. D’altronde il mondo, compreso quella della musica, si muove verso la tecnologia e la storia cambia. A proposito di storia, il volume di Valentini è riuscito a raccontare in maniera impeccabile quella della nostra banda”.

BILANCIO POSITIVO: ARRIVA IL BIS

“In piazza – commentano entusiasti Oronzo Di Pinto ed il prof. Ino Resta – sono accorsi tantissimi turesi. Questo a significare l’affetto dei nostri cittadini verso don Giovanni, in una serata che hanno sentito e vissuto con grande trasporto. Siamo emozionati e soddisfatti per questo. Non per altro – puntualizzano – la figura di don Giovanni è stata fondamentale sia per la crescita umana che musicale di tanti turesi: è una figura che bisogna tenere sempre presente. Don Giovanni è un esempio di vita che deve restare vivo nel tempo”. Nonostante qualche eccellente assenza nei posti riservati in prima fila, i turesi non hanno snobbato l’evento, partecipando in gran numero.

Alla luce di questo bilancio positivo, il 9 agosto, su espressa richiesta di Milko Iacovazzi e dell’ass. Teresa De Carolis, la banda cittadina torna ad esibirsi, questa volta all’interno della villa comunale, con una scaletta più orientata alla musica leggera, all’intrattenimento e dunque ai più giovani: lo start è fissato alle 20.30.

LEONARDO FLORIO

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