Una donazione di sangue… rossogranata
Alessandro Malena, Leo Girolamo, Gianfranco Mallardi, Andrea e Davide Balena hanno donato il proprio sangue: “Il Thuriae c’è ancora”
A seguito della grave emergenza epidemiologica che ha colpito il nostro Paese, il numero dei donatori di sangue è calato vistosamente in diverse regioni italiane, specie quelle con la più alta presenza di talassemici all’interno del proprio territorio. In Italia sono 7000 i pazienti affetti da questa anemia cronica, a causa della quale sono necessarie ripetute trasfusioni di sangue (ogni 15-20 giorni). La regione più colpita è la Sicilia, in cui si contano 2.500 pazienti, seguita dalla Sardegna con 1.500; i restanti 3.000 casi sono abbastanza uniformemente distribuiti in tutta la Penisola, con una frequenza più alta fra Puglia, Emilia Romagna, Lazio e Calabria.
“IL THURIAE C’È ANCORA”
Dopo questa panoramica dall’alto, focalizziamo l’obiettivo sulla nostra Turi e sui suoi cittadini. Nella mattinata di sabato scorso, Alessandro Malena, Leo Girolamo, Gianfranco Mallardi ed i fratelli Davide ed Andrea Balena hanno raggiunto “Fisiodecamed SRL” per poter donare il proprio sangue.
Accolti all’interno dell’unità mobile predisposta per il prelievo, i nostri concittadini hanno potuto compiere il proprio gesto di solidarietà; una solidarietà preziosa – è il caso di dirlo – come il sangue. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha difatti stimato che in ogni Paese vi è la necessità di circa 40.000 unità di sangue intero per milione di abitanti, il che significa che in Italia abbiamo un fabbisogno di circa due milioni e trecentomila unità di sangue e più di un milione di litri di plasma.
In ogni caso, tornando ai nostri uomini, tutto avrebbe avuto origine all’interno del gruppo Whatsapp di squadra; li abbiamo chiamati “uomini” non a caso, poiché – per chi ancora ignora la bella realtà del calcio a 5 turese – trattasi di 5 atleti della rosa agli ordini di mister Colucci.
La precisazione è d’obbligo, poiché, come si vedrà a breve, nel gesto di Malena, Mallardi, Girolamo e dei fratelli Balena c’è anche qualcosa dell’ASD Thuriae: «La nostra donazione è stata fatta anche e soprattutto come squadra. Non c’è stata solamente una motivazione individuale. È stato anche un modo per far capire a tutti che noi ci siamo, che l’ASD Thuriae c’è ancora». «Donare sangue – aggiungerà più tardi capitan Malena – è importantissimo e di questo ne è ben consapevole Leo Girolamo, donatore costante. Personalmente, invece, devo ammettere di aver donato pochissime volte».
“NON VEDIAMO L’ORA DI TORNARE”
E così, “depositate” un paio di sacche di sangue, i nostri ragazzi hanno accompagnato Mallardi sul luogo di lavoro; non sappiamo dirvi se a quest’ultimo sia pervenuto qualcosa da mangiare per riprendere le forze, ma vogliamo crederlo, anche alla luce del legame di squadra che tiene uniti gli uomini del Thuriae. Un legame di sangue, appunto; come quello che può esserci tra parenti, tra una bandiera e i suoi tifosi, tra un calciatore, la sua maglia ed il pallone: «Non vediamo l’ora di tornare in campo» – conclude Malena prima di congedarsi.
IL SANGUE NON SI FABBRICA
A noi non resta che ricordare i dieci buoni motivi per cui è importante donare.
Innanzitutto, donare il sangue salva una vita, anzi tre: da ogni sacca possono essere prodotte fino a tre sacche mediante separazione degli emocomponenti; tra queste vite può esserci chi è vittima di un incidente, chi deve sottoporsi ad un trapianto o altre operazioni chirurgiche, ma soprattutto – come detto inizialmente – alle migliaia di persone che soffrono di patologie legate al sangue e che necessitano in maniera periodica o addirittura giornaliera di trasfusioni e farmaci plasma-derivati.
Da un punto di vista meno solidale, donare il sangue periodicamente assicura delle analisi gratuite e un controllo costante dello stato di salute, anche grazie alle visite sanitarie eseguite dai medici autorizzati al prelievo: insomma, qualcosa per sé la si rimedia.
Infine, va ricordato che il sangue umano è un prodotto naturale e non riproducibile artificialmente in laboratorio. Tutto si basa sulla donazione volontaria, anonima, gratuita e responsabile dei donatori. Tutto si basa sul desiderio di far del bene all’altro.
LEONARDO FLORIO