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Psicologo di base, si può fare

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Risultato storico per la Regione Puglia che, in aggiunta, istituisce l’osservatorio regionale

«È stata approvata nel Consiglio Regionale la proposta, di cui sono primo firmatario, di istituzione della figura dello Psicologo di base delle cure primarie. Un risultato storico per la nostra Regione, capofila in Italia su un tema tanto ampio quanto delicato» – lo dichiara con una nota il presidente della commissione Sanità, Pino Romano: «Sono orgoglioso del lavoro fatto in questi anni, un percorso, spesso ad ostacoli, fatto di incontri costanti e ascolto. Abbiamo atteso 4 lunghi anni ma ora possiamo partire. Sarà a breve introdotta nel sistema sanitario pugliese – spiega – la figura professionale dello psicologo al fine di garantire un adeguato sostegno e indirizzare il paziente verso il servizio sanitario o sociosanitario più rispondente al singolo caso trattato. Siamo consapevoli del fatto che la domanda di assistenza psicologica nel vissuto quotidiano è sempre più crescente anche conseguentemente all’emergenza Covid-19 tuttora in corso».

IL 30% DELLE RICHIESTE SONO PSICOLOGICHE

«Sappiamo già che oltre il 30% delle richieste che arrivano al medico di famiglia sono di natura psicologica, dovute ai disturbi dell’apprendimento, alla difficoltà relazionale, al disturbo d’ansia, alla crisi adolescenziale, allo stato di depressione, alle carenze motivazionali. Fondamentale arrivare ad un corretto inquadramento del problema ed alla individuazione della terapia necessaria, evitando un percorso ad ostacoli accidentato con il passaggio da un professionista ad un altro. Grazie a questa legge si potrà garantire al singolo, alla coppia ed alla famiglia prestazioni sanitarie psicologiche, in coerenza con i principi cardine della Legge 833 del 1978, legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale».

LE NOVITÀ

«Sono stati individuati e definiti – prosegue Pino Romano – i compiti dello psicologo di base ed è prevista la verifica continua del modello organizzativo attraverso la costituzione, presso l’Agenzia regionale (AReSS), di un coordinamento di dirigenti psicologi delle singole ASL in grado di seguire, monitorare ed attuare la figura nei distretti sociosanitari e nella rete ospedaliera. Pertanto, è prevista anche l’istituzione di un Osservatorio regionale presso l’Agenzia regionale preposta, che individua i bisogni di salute emergenti nel territorio della Regione Puglia. Ringrazio l’Università degli Studi di Bari che attraverso il contributo determinante dei docenti Rosa Galelli, Alessandro Taurino, Gabrielle Coppola, Maria Fara De Caro e Francesco Fistetti ha attualizzato il modello organizzativo della legge. Ringrazio anche l’ordine regionale degli Psicologi con l’allora Presidente Antonio Di Gioia, i rappresentanti delle diverse associazioni di cui è ricco il mondo della professione dello psicologo in Puglia a cominciare dall’altrapsicologia, il gruppo di professionisti già incardinati nelle diverse Asl del sistema Sanitario pugliese come Giancarlo Magno del DSM Taranto, gli psicologi Annarita D’Ippolito ASL TA e Sandro Malerba ASL BR, Savina Leonetti psichiatra della ASL BAT. Ringrazio infine il presidente di Confcooperative Mauro Abate per l’apporto di esperienza concreta nel mondo della riabilitazione psichiatrico. Non c’è che dire, un gruppo di lavoro di elevata capacità professionale completato dall’intera commissione consiliare competente che ha colto il senso della necessità di modernizzare oltre la prescrizione farmacologica».

L’OSSERVATORIO REGIONALE: UNA POTENZIALITAÀ DA SFRUTTARE

In fase di prima applicazione, si prevede la presenza di 9 psicologi in ogni distretto socio-sanitario, con una spesa di 750mila euro per il 2020. Ad ogni modo, come riportato poc’anzi, la Regione Puglia, d’intesa con l’ordine professionale degli psicologi, con le associazioni scientifiche di psicologia, con i dipartimenti a cui afferiscono i corsi di laurea in psicologia presenti nelle università pugliesi, con il coordinamento regionale dei medici di medicina generale e con i pediatri di libera scelta, istituisce presso l’Aress, un organismo indipendente con funzioni di osservatorio regionale. Quest’ultimo aspetto, a nostro avviso, rappresenta forse la parte più importante della notizia, poiché tale osservatorio implicherebbe potenzialità fino ad ora inesplorate e di cui, soprattutto, si sente la necessità per la tutela della salute pubblica.

Per quanto concerne le problematiche meglio affrontabili con questa decisione storica della Regione Puglia, si è fatto riferimento al Covid-19 e alle sue ripercussioni; tendono tuttavia all’infinito i fenomeni di natura psicologica, sia individuali che sociali, a cui sarebbe opportuno prestare attenzione, per monitorarli e comprenderli. L’auspicio è che presto la sanità regionale possa accumulare e disporre di questi ‘big data’ psicologici, anche e soprattutto per meglio orientare la ricerca.

LEONARDO FLORIO

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