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“Altro che rinascita, viviamo in un limbo”

Angelo Palmisano

Angelo Palmisano: “Un primo anno al di sotto delle aspettative”

Per Angelo Palmisano, referente del gruppo consiliare “Patto per Turi”, il bilancio del primo anno del Governo Resta si chiude in negativo. Nelle dichiarazioni che abbiamo raccolto, il capogruppo della minoranza si sofferma sulle lacune riscontrate nei vari settori della macchina amministrativa, evidenziando i temi che dovrebbero diventare prioritari nell’agenda di un governo cittadino che voglia puntare alla svolta promessa.

«È stato un primo anno al di sotto delle aspettative di tutti i cittadini. Più che davanti a una “rinascita”, come suggerito dal nome della lista dell’attuale maggioranza, ci troviamo in un “limbo”: a parte un restyling delle aree verdi, non ci sono state azioni concrete che vadano nella direzione di migliorare il paese. Finora – annota il capogruppo di “Patto per Turi” – abbiamo assistito a un rodaggio perenne degli equilibri interni, tra divisioni di deleghe e discussioni su futuri “posti al sole”. Manca ancora una progettualità chiara di ciò che si intende affrontare durante questa consigliatura, di come si immagina Turi da qui a cinque anni».

“INCOMPATIBILITÀ AMBIENTALE”

«L’Urbanistica continua ad essere il punto più critico della struttura amministrativa. Recentemente è stato presentato un nuovo esposto da parte del geometra Angelo Camposeo su un ipotetico abuso edilizio, con parallela denuncia di “incompetenza” dell’architetto Giambattista Del Rosso a ricoprire il ruolo di Responsabile del Settore Urbanistica, assegnato su base fiduciaria del sindaco Resta.

Su questa vicenda, il gruppo “Patto per Turi” ha presentato un’interpellanza in cui sollecita l’invio all’attenzione della Procura della Repubblica del fascicolo contenente l’esposto, affinché si faccia chiarezza sulle eventuali responsabilità. Inoltre, invitiamo il sindaco a prendere provvedimenti per affrontare l’evidente “incompatibilità ambientale” fra il denunciante (il geometra Camposeo, dipendente in forza al Settore Lavori Pubblici) e il denunciato (l’architetto Del Rosso, Responsabile del Settore Urbanistica). Urbanistica e Lavori Pubblici sono due settori che si trovano spesso a interfacciarsi: come potrebbe realizzarsi l’auspicata leale collaborazione se esistono attriti e diatribe legali in corso?».

LAVORI PUBBLICI, QUALE FUTURO PER IL CIMITERO?

«Ed a proposito di lavori pubblici, tralasciando le opere che si prevedeno di portare a compimento entro quest’anno, come il progetto Centro Antico Smart e il project financing per il riammodernamento della pubblica illuminazione, vogliamo sottolineare la situazione di drammatico degrado del cimitero, abbandonato a se stesso.

In vari Consigli comunali si era parlato di una temporanea messa in sicurezza, mediante l’apposizione di reti per contenere la caduta dei calcinacci. Prendiamo atto che questa idea non è stata attuata, evidentemente sono state accolte le criticità che avevamo espresso verso una soluzione palliativa, che avrebbe reso ancora più pericolosa la fruizione del cimitero. Ora, ci piacerebbe capire a che punto siamo con i lavori di riqualificazione del primo lotto, per cui è stato previsto un investimento di 600mila euro. Parimenti, ci auguriamo che l’ampliamento del vecchio cimitero diventi una priorità nel Piano delle Opere Pubbliche, in modo da risolvere il problema sempre più urgente della mancanza di loculi».

CENTRO STORICO E COMMERCIO: “PROCLAMI NEL VUOTO”

«La riqualificazione del centro storico, che avrebbe dovuto essere l’apripista del tanto sbandierato rilancio del turismo, è rimasta un proclama sospeso nel vuoto: non è stato deliberato alcun atto per migliorare il decoro della città vecchia o per incentivare l’apertura di attività commerciali.

Stessa musica per il commercio: dopo la firma dell’accordo preliminare per l’avvio del Distretto Urbano del Commercio, tutto si è arenato. Ci auguriamo quantomeno che l’Amministrazione si attivi per venire incontro alla faticosa ripartenza delle attività commerciali turesi, lavorando ad esempio a uno sgravio della Tari (tassa rifiuti) per i due mesi in cui gli esercenti si sono dovuti fermare a causa della pandemia».

PERSONALE: “CARENZA DI METODO”

«L’assunzione di nuovi dipendenti comunali è stato il lietmotiv di questa Amministrazione fin dai primi giorni. Eppure, a distanza di un mese dall’approvazione del Bilancio di Previsione, continua a esserci una drammatica assenza di personale che, alla luce dei prossimi pensionamenti, rischia di bloccare ogni attività degli Uffici. Sicuramente il Covid ha avuto il suo peso, rallentando l’iter delle assunzioni; tuttavia, quello che denunciamo è una carenza di metodo: si continua a inseguire la “mobilità” o ad attingere alle graduatorie di altri Comuni piuttosto che ragionare a lungo termine, strutturando un bando di assunzione che permetta all’Ente di dotarsi di una propria graduatoria cui far riferimento».

CULTURA E SPORT: “NON PERVENUTI”

«Due settori che annaspano, e non certo solo per l’emergenza sanitaria, sono quelli della cultura e dello sport. Al momento, non abbiamo notizia di una strategia per rilanciare le attività sportive né di un coinvolgimento attivo delle associazioni del territorio. Quanto al capitolo cultura, a parte la recente iniziativa promossa da “Cuore della Puglia”, che si sostanzia in una campagna di comunicazione per promuovere la “scoperta” della Grotta di Sant’Oronzo, non è pervenuta neanche un’idea di massima su come si intenda gestire la programmazione dell’estate turese. “Patto per Turi” ha lanciato da tempo la propria proposta, suggerendo una “sagra permanente”, che non sembra essere stata presa in considerazione.

Infine, visto che siamo in tema di bilanci, sarebbe interessante avere un quadro dei vantaggi che il Comune di Turi ha ricavato dalla partecipazione alla Borsa Internazionale del Turismo. Sono stati stretti accordi di collaborazione trasversale? Sono state avviate partnership per inserire Turi all’interno di un percorso enogastronomico e turistico di pregio? Attendiamo una risposta».

Fabio D’Aprile

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