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Cronaca

“Una pizza in compagnia”

caserma carabinieri turi

Sanzionati una quindicina di ragazzi. La ‘bravata’ costerà alla comitiva oltre 5mila euro

La battaglia contro il Covid-19 è ben lontana dal potersi dire conclusa e la “fase due”, sebbene ci consenta una maggiore libertà rispetto ai due mesi di lockdown che ci siamo lasciati alle spalle, impone una responsabilità collettiva ancora più ferma. Esistono precise norme cui è indispensabile attendersi, non per capriccio ma per tutelare la propria e l’altrui salute, difendendosi da un virus che, è bene tenerlo sempre presente, ad oggi non conosce vaccino.

In questo quadro, si inseriscono i controlli che i Carabinieri della Stazione di Turi, in sinergia con la Polizia Locale e il Nucleo dell’Ispettorato del Lavoro, stanno eseguendo nei vari esercizi commerciali. L’obiettivo è verificare che gli esercenti abbiano attrezzato il proprio locale in base alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute al fine di prevenire e contenere la diffusione dei contagi.

Riscontriamo favorevolmente che, nella maggior parte dei casi, ognuno sta facendo la sua parte: gli esercenti hanno riorganizzato gli spazi, così da contingentare gli accessi e garantire la distanza sociale, ed hanno messo a disposizione della clientela i gel igienizzanti. Dall’altro lato, i cittadini hanno iniziato a familiarizzare con la mascherina, che ricordiamo è obbligatorio indossare nei luoghi chiusi ma anche all’aperto, ogni qual volta non sia possibile mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro.

Chiaramente, esistono sempre le dovute eccezioni: nella serata di martedì 20 maggio, i militari sono dovuti intervenire per porre fine a un assembramento di una quindicina di ragazzi, sorpresi a stazionare nei pressi di un bar-pizzeria incuranti delle distanze di sicurezza. I giovani sono stati identificati e sanzionati con una multa di 400 euro ciascuno. Quanto al titolare dell’esercizio commerciale è stato soggetto a controllo amministrativo e anti-Covid; gli atti sono stati trasmessi al nucleo dell’Ispettorato del Lavoro che approfondirà le dinamiche. Nel caso emergano eventuali responsabilità, l’esercente, oltre alla relativa ammenda, rischia la sanzione accessoria della chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni, disposta su indicazione della Prefettura di Bari.

FD

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