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Ecotassa, risolto il malinteso

Andamente RD nel 2019

Dietrofront della Regione che aveva ‘condannato’ Turi a pagare il tributo massimo

La Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifiche della Regione Puglia, con atto dirigenziale del 10 marzo, ha determinato, per l’anno 2020, la cosiddetta “ecotassa”, ossia il tributo speciale che ogni Comune deve versare per il conferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati.

Scorrendo la tabella allegata all’atto regionale, si incorre in una triste sorpresa per il Comune di Turi, che viene “condannato” a pagare il massimo del tributo, vanificando gli sforzi compiuti per aumentare le percentuali di raccolta differenziata.

Il malinteso

Partiamo dai motivi di tale “ingiusto trattamento”. Il 13 novembre 2019, Arpa Puglia (l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione Ambientale) invita i Comuni a trasmettere un report sui rifiuti prodotti nell’arco dell’anno. Questa procedura è necessaria per validare le percentuali di raccolta differenziata raggiunte da ciascun Ente e, dunque, determinare l’aliquota dell’ecotassa da applicare.

Con nota del 3 marzo 2020, tutti i Comuni la cui documentazione risulta carente vengono sollecitati a inviare le necessarie integrazioni. Il nostro Ente ottempera alla richiesta ma, stando alla Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifiche, la documentazione risulta “non conforme a quanto previsto dalla legge regionale n.8/2018 ai fini della validazione”.

A causa di questo “malinteso”, nella determinazione citata in premessa, si stabilisce che Turi avrebbe dovuto pagare poco meno di 31 euro per ogni tonnellata conferita in discarica. In sostanza, nonostante avessimo raggiunto una percentuale media di raccolta differenziata pari al 79,60, venivamo considerati al pari di un Comune che non avesse raggiunto gli obiettivi minimi (il 65 per cento di differenziazione dei rifiuti prodotti).

La rettifica

Il condizionale è quantomai d’obbligo: il 23 aprile viene firmato un nuovo atto dirigenziale della Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifiche che rettifica la decisione assunta il 10 marzo.

Nel frattempo, infatti, come precisa Stefano Dell’Aera, assessore delegato all’Ambiente, grazie al lavoro degli Uffici è stata prodotta ulteriore documentazione a riprova della correttezza dei dati inviati inizialmente, ottenendo che l’ecotassa fosse quantificata in 15,49 euro che, per inciso, è l’aliquota più bassa tra tutti i Comuni dell’Aro Bari 5. Difatti, con una percentuale di raccolta differenziata che viaggia prossima all’80 per cento, Turi rientra a pieno titolo nello scaglione degli Enti che beneficiano della riduzione del 30% del tributo speciale.

In verità, ben prima del dietrofront della Regione, il trend positivo veniva ampiamente confermato dal portale SIT Puglia: il report inserito mensilmente dal Comune di Turi raccontano chiaramente una media percentuale sempre al di sopra del 75 per cento, con il valore massimo raggiuto a gennaio 2019 (82,29%) e quello minimo registrato a novembre (77,22%).

Fabio D’Aprile

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