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Z’Mo, tra solidarietà e “Pensieri Semplici”

simona sicoli (1)

Le mani, le illustrazioni, i messaggi riflessivi ed irriverenti racchiusi negli ultimi disegni di Simona Sicoli

Ad un mese preciso di distanza, torniamo a parlare di Simona Sicoli, in arte “Z’Mo”. Quattro settimane fa, infatti, la nostra concittadina aveva “colonizzato” le bacheche di tantissimi turesi con due suoi disegni: “La forza silenziosa dei bambini” e “Tutto tornerà”; due illustrazioni con protagoniste delle mani: nel primo caso la mano di un bambino è stretta all’indice di un adulto che la sorregge; nel secondo, le mani sono quelle di due amanti o semplicemente di due amici, di due fratelli, di due persone che si sfiorano, attualmente un lusso per gli esseri umani di quasi tutto il pianeta.

In ogni caso, dicevamo, le due illustrazioni sono state accolte di buon grado da moltissimi concittadini, tanto da spingere questi ultimi a cambiare “in massa” la propria immagine del profilo, inserendo una delle due. Alcuni giorni dopo questo boom sui social, il Centro Copie e Stampe di Marina Daddato e Marcello De Bellis sarebbe intervenuto in collaborazione di “Z’Mo” per produrre delle t-shirts e delle shoppers della solidarietà a sostegno della Caritas zonale di Turi, nonché, dunque, per l’acquisto di beni di prima necessità da destinare alle famiglie più bisognose. È arrivato il momento dei bilanci.

simona sicoli (4)

Come procede l’iniziativa solidale avviata con Centro Copie e Stampe?

«Benissimo! Abbiamo ottenuto un risultato che, davvero, mai avremmo immaginato. Le richieste sono state numerose e continuano ancora oggi. La nostra iniziativa proseguirà per tutta la quarantena. Vi terremo aggiornati».

Negli ultimi tempi, inoltre, “Z’Mo” ha preso parte all’asta di beneficienza “Uniti per la Puglia” con la sua illustrazione “Pensieri Semplici”, ritraente una mano che coglie dei fiori di campo: nel guardare quest’opera, la mente vi rimanderà alle tipiche passeggiate bucoliche primaverili, dalla cui semplicità non si è colto a volte il fiore di una bellezza profonda, quella delle piccole grandi cose.

Tornando all’asta, “Z’Mo” spiega che: «L’asta di beneficienza “Uniti per la Puglia” è stata finalizzata alla raccolta di aiuti per sostenere la Regione Puglia contro il Covid-19. È stata organizzata dalla comunità dei tatuatori della provincia di Bari, da cui poi, tramite passaparola, si è estesa anche ad altri artisti pugliesi (pittori, scultori, artigiani…). Io ho partecipato con il mio poster che ho intitolato “Pensieri Semplici”, che in realtà è nato per ringraziare tutti coloro hanno condiviso, apprezzato e sostenuto i miei due disegni delle mani. L’iniziativa è durata soli due giorni, dal 2 al 4 aprile, ed ha raccolto in tutto più di 12mila euro».

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Quali sono state le modalità di svolgimento dell’asta?

«Ogni artista metteva all’asta la propria opera, pubblicandola su Instagram. Allo scadere del tempo concesso per avanzare offerte, l’offerta più alta si aggiudicava l’opera. La mia è stata acquistata a 100 euro e verrà consegnata a fine quarantena».

Parallelamente all’aspetto solidale, Simona Sicoli continua ad incalzare sui social, accompagnando, con il suo stile fumettistico e le sue visioni essenziali, tantissimi utenti, turesi e non. E se la Pasquetta è quest’anno divenuta improvvisamente e insostenibilmente malinconica, con una birra sorseggiata stando stesi al di qua di un oblò ideale che ci ha tenuti separati dal mare e dal bel sole registratosi (come di rado accade) proprio nell’ultimo Lunedì dell’Angelo, non è possibile lasciarsi scoraggiare e smettere di sperare in una vittoria. Difatti, «con il simbolo delle “dita a V”, “emblema di pace moderno che si intreccia saldamente alle vecchie tradizioni, ho voluto esprimere tutta la forza e la voglia, che ci esplode dentro, di vincere questa battaglia» – spiega Z’Mo.

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Poi c’è un’altra coppia di disegni, in cui si fa riferimento alle difficoltà incontrate in questo periodo dalle donne nella cura della propria estetica: «I disegni delle ultime settimane li ho realizzati spinta da pensieri, desideri e mancanze del periodo. In alcuni casi è stata anche un’occasione per ironizzare su problemi comuni, attualmente condivisi da tutti. Con la quarantena, infatti, un po’ tutti abbiamo pensato a quante cose dapprima banali e di poco conto, abbiano assunto in questi giorni importanza vitale. Da qui le immagini dedicate all’estetista ed al parrucchiere».

E così, anche in chiave ironica, le mani rimangono le protagoniste e la costante delle sue opere: perché mai? È una conseguenza del successo riscosso con i disegni poi stampati sulle t-shirts e le shoppers solidali?

«No, non è una conseguenza del successo avuto con gli altri disegni. Le mani hanno per me un significato importante. Nei miei disegni accompagnano oggetti, li sostengono: le utilizzo per esprimere emozioni ed evocare movimenti».

Per concludere, nella lunga intervista di un mese fa, abbiamo dimenticato di chiarire una questione basilare: da dove nasce il nome d’arte Z’Mo?

«È semplicemente l’abbreviazione del mio nome in dialetto turese».

Ad ogni modo, tornando alle mani, ispirati dalla riflessione della nostra intervistata, vorremmo ricordare un antico adagio per cui è necessario “lavorare con le mani piuttosto che con gli occhi”, specie quando in prospettiva si presentano degli ostacoli a primo sguardo assolutamente insormontabili: pian piano, con pazienza e sacrificio concreto, l’impossibile può diventare possibile ed il possibile può diventare reale. A proposito di insormontabilità, in questo momento bisogna avere ciò che più di ogni cosa caratterizza gli alpinisti, costretti come noi oggi a disporre di poco ossigeno: la determinazione.

LEONARDO FLORIO

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