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Puglia 2.0: dalla Regione 150 milioni di euro per accelerare la digitalizzazione

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È stato ufficialmente approvato il programma “Puglia Digitale”, progetto che ha l’obiettivo di dare a cittadini e imprese un’accelerata decisiva nei processi di digitalizzazione. Si tratta di una serie di servizi necessari per garantire un pieno riconoscimento dei diritti fondamentali e allo stesso tempo accrescere la competitività del sistema produttivo regionale. A comunicarlo è l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Mino Borracino, che parla di 11 interventi complessivi attualmente in programma, per un valore di circa 150 milioni di euro: misure che consentiranno un accesso più semplice ai servizi resi dall’Ente regionale, così come da tutti gli altri attori pubblici. Ma qual è la situazione in Italia? Analizziamola insieme.

Le aziende digitali in Italia

Nel nostro Paese in generale è ancora troppa la diffidenza verso questo aspetto, soprattutto per quanto riguarda le PMI. I sondaggi evidenziano infatti alcune eccellenze, che si situano però in una media generale che è ben al di sotto degli standard europei; sebbene l’88% degli imprenditori ritenga necessaria la digitalizzazione per lo sviluppo del business, ad oggi solo il 26% delle aziende italiane può essere considerato davvero “maturo” da questo punto di vista.

Una situazione di questo tipo è legata a problemi come la difficoltà di accedere alle strutture abilitanti e a un limite di tipo culturale che lascia gli italiani ancorati alla “vecchia maniera”, bloccando sul nascere eventuali investimenti (sebbene questi possano essere facilitati da incentivi e sgravi fiscali). Un grosso rallentamento, perché grazie alla digitalizzazione è possibile sfruttare la diversificazione delle prestazioni di un sistema o delle sue capacità, riducendo in automatico rischi e margine d’errore, divulgando al tempo stesso una nuova cultura tra clienti e dipendenti e accelerando il “decision making”. In più viene garantita una maggiore soddisfazione del cliente attraverso un’infrastruttura agile e capace di scambiare rapidamente feedback, consentendo un rapido accesso ai servizi e un’espansione del business.

Come digitalizzare l’impresa?

Quali passaggi deve effettuare un’impresa per essere considerata al passo con i tempi in fatto di digitalizzazione? In primo piano c’è l’utilizzo di un software per la gestione dei documenti, tema ricorrente in termini di efficientamento e riduzione di tempi e costi superflui. In tal senso sono molti i programmi professionali capaci di semplificare il workflow documentale interno di un’impresa. Sempre in questa direzione appare indispensabile il cloud computing: sfruttando un servizio che consente di salvare file su server remoti e condividerli rapidamente è infatti possibile ridurre al minimo i documenti cartacei e ottimizzare la comunicazione interna ed esterna. Inoltre, è bene sapere che la conservazione digitale è diventata obbligatoria anche nel settore privato per determinati documenti. Naturalmente per tutti questi passaggi sarà fondamentale poter contare su una connessione performante; nel caso in cui non se ne abbia già una, dunque, appare doveroso provvedere all’attivazione di una delle offerte internet pensate proprio per il business e in grado di soddisfare le necessità di un’intera azienda.

Infine, mai sottovalutare le potenzialità di un e-commerce legato alla propria attività: la possibilità di vendere prodotti o erogare servizi senza vincoli temporali e limiti geografici rappresenta infatti un vantaggio enorme per le aziende, con dei costi di gestione sensibilmente inferiori rispetto a quelli che richiederebbe l’apertura di un negozio fisico vero e proprio. Tale soluzione appare particolarmente conveniente soprattutto per le attività di nicchia, in quanto consentono di ampliare all’infinito gli orizzonti di business e di farsi conoscere in tutto il mondo, senza limitarsi alla dimensione “local”.

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