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“Continuiamo ad essere una comunità solidale”

Il sindaco Tina Resta

Buoni spesa, Bilancio e tasse, il punto della situazione con il sindaco Tina Resta

Anche questa settimana apriamo il giornale riportandovi le parole del sindaco Tina Resta, che ci guidano all’interno delle misure adottate per contrastare l’incedere del Coronavirus, con i suoi contraccolpi che iniziano ad incidere pesantemente il tessuto economico-sociale.

I Sapori Dell'orto di Daniele Totaro.

Buona parte dell’attenzione l’abbiamo riservata ai “buoni spesa”, sperando di fare chiarezza su come verranno attribuiti e potranno essere spesi. Parliamo di circa 4mila buoni da 25 euro ciascuno che, a partire dalla prossima settimana, verranno distribuiti alle famiglie turesi in difficoltà. Un’iniziativa di contrasto alla fragilità resa possibile dal trasferimento, da parte del Governo centrale, di poco più di 102 mila euro. In realtà, come chiarirà il primo cittadino, non si tratta di un provvedimento che ha sbloccato nuove risorse ma solo di un anticipo del Fondo di Solidarietà Comunale, annualmente destinato agli Enti Locali. A questi fondi si sono aggiunti i 36mila euro stanziati dalla Regione Puglia, vincolati per i generi alimentari e il pagamento di bollette e canoni di locazione. Nei prossimi giorni, la Giunta provvederà a definire i criteri di accesso.

benefattore anonimo

«Oltre ai fondi nazionali e regionali – aggiunge il sindaco, prima di rispondere alle nostre domande – il Comune è stato supportato dalle donazioni di privati cittadini, ditte ed esercenti. Sono stati i tanti gesti di generosità che ci hanno permesso di tamponare l’emergenza. Abbiamo ricevuto una grossa donazione di verdura da parte di un nostro concittadino che ha chiesto di restare anonimo. Altre importanti partite di frutta e ortaggi sono arrivate dal fruttivendolo “I sapori dell’Orto” di Daniele Totaro e da due rivenditori di Conversano, Giuseppe Rotunno e Enzo Zita, che sono presenti al nostro mercato del venerdì. A loro va il mio sincero ringraziamento».

A chi spetteranno i buoni spesa?

«Attraverso il Disciplinare abbiamo individuato due categorie. La prima è quella dei cittadini che ricevono già un beneficio da parte dello Stato, come ad esempio la cassa integrazione, il Reddito di Cittadinanza o quello di Dignità, il cui reddito familiare, tuttavia, non supera i 500 euro. La seconda interessa i residenti che, durante il mese di marzo, hanno percepito una somma massima di cento euro per ciascun componente il nucleo, quale reddito da lavoro dipendente o autonomo. Per entrambe le categorie vale il limite della giacenza sul conto corrente: non deve essere superiore a 3mila euro per il primo componente del nucleo familiare, incremento di 1.500 euro per ogni ulteriore componente, fino ad un massimo di 9 mila euro».

Come verranno ripartiti?

«I buoni spesa avranno un taglio di 25 euro ciascuno e potranno essere spesi negli esercizi commerciali che hanno dato la propria adesione. Ogni famiglia avente diritto riceverà 100 euro per ogni componente del nucleo familiare, sino ad un massimo di 600 euro. L’elenco dei beneficiari sarà pronto a breve e a partire dalla prossima settimana cominceremo la distribuzione dei buoni.

In questa prima tranche, valuteremo il numero delle famiglie che hanno presentato domanda, cui si sommano quelle che erano già seguite dai Servizi sociali. Se i numeri lo consentiranno, potrebbe esserci una seconda tranche, dove non escludiamo di allargare i requisiti per includere una platea più ampia di fruitori, alla luce delle nuove fragilità che si stanno palesando, come ad esempio coloro che lavorano alla giornata e che sono fermi o i titolari dei negozi che hanno dovuto chiudere per via delle disposizioni dei vari decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri».

C’è ancora tempo per presentare le domande?

«Il termine di scadenza, fissato all’8 aprile, non è perentorio ma ordinatorio, dunque si ha a disposizione ancora qualche altro giorno. Ne approfitto per ricordare che i cittadini che non possiedono una connessione a internet, possono consegnare la domanda a mano presso l’Ufficio Servizi Sociali, dove riceveranno assistenza per risolvere qualsiasi dubbio.

Mi preme anche sottolineare che saranno effettuati rigorosi controlli sulle dichiarazioni rese, così da bloccare sul nascere qualsiasi tentativo di approfittare delle circostanze. Invito tutti a riflettere che provare a “fare i furbi” vuol dire togliere la possibilità di ricevere un aiuto a chi ne ha diritto e reale bisogno. Con la stessa attenzione, stiamo monitorando l’aumento dei prezzi negli esercizi commerciali: nessun atto di “sciacallaggio” può essere tollerato in un frangente di così grande difficoltà».

Come verranno impiegati i soldi raccolti sul conto corrente comunale?

«Per il momento verranno investiti in buoni spesa per l’acquisto di generi di prima necessità. Non sappiamo quanto durerà l’emergenza e occorre preventivare che, con la paralisi delle attività non ritenute essenziali, la platea delle fragilità sociali è destinata ad ampliarsi. Il nostro obiettivo prioritario deve essere quello di non farci cogliere impreparati ed assicurare che ad ogni cittadino non manchi mai un pasto».

Questione “rinuncia all’indennità”. La giudica una richiesta valida?

«Dalla classe politica ogni cittadino dovrebbe pretendere il massimo impegno nel recuperare risorse strutturali, utili a risolvere le conseguenze della pandemia. Meno comprensibile è la richiesta spasmodica di rendere conto in pubblica piazza degli atti di beneficenza che un amministratore sceglie di compiere.

Un atto di generosità non ha bisogno di pubblicità né tantomeno di essere spettacolarizzato per strappare l’applauso della collettività. La peculiarità di questa Giunta è lavorare incessantemente, non perdendo di vista i sempre nuovi bisogni dei cittadini che si presentano in questa delicata circostanza».

In che modo vi state preparando per i prossimi Consigli comunali?

«Per quanto riguarda l’organizzazione degli Uffici, abbiamo approvato un regolamento per il lavoro agile, che consente ai dipendenti di proseguire a svolgere le proprie mansioni da casa; inoltre, abbiamo predisposto una rotazione del personale che è necessario operi in presenza, al fine di assicurare la copertura dei servizi indifferibili. Tutti i dipendenti, come anche gli agenti della Polizia Locale e i volontari della Protezione Civile, sono stati attrezzati con mascherine chirurgiche, visiere e guanti monouso, così da lavorare in sicurezza.

Venendo all’attività del Consiglio comunale, abbiamo licenziato una determinazione che fissa i criteri per lo svolgimento dei lavori in videoconferenza. Al momento stiamo risolvendo gli aspetti tecnici, individuando una piattaforma che permetta il collegamento in streaming di tutti i consiglieri, garantendo trasparenza e regolarità alle sedute. Se non riusciremo a risolvere questi dettagli operativi in tempo utile, convocheremo il Consiglio in presenza, mantenendo le prescritte distanze di sicurezza.

Del resto, abbiamo urgenza di riunire l’assise cittadina entro la fine del mese, affinché venga approvato il Bilancio di previsione: senza il documento finanziario siamo obbligati a procedere per dodicesimi, il che vuol dire non poter dar seguito alle assunzioni e agli investimenti previsti. Inoltre, l’approvazione del Bilancio è il punto di partenza per apportare le successive variazioni: molte progettualità, per forza di cose, verranno meno e le somme stanziate andranno a incrementare il capitolo della spesa sociale».

La scadenza del pagamento della Tari è prevista per il 30 aprile, avete pensato ad un rinvio?

«Sarà certamente disposta una proroga. Insieme all’assessore al Bilancio stiamo individuando la data più opportuna, facendo attenzione ad evitare che si sommino più scadenze fiscali. A tal proposito, è importante evidenziare che l’Ente non ha la possibilità di azzerare i tributi locali: quelle entrate servono per finanziare i servizi essenziali per la comunità, come la raccolta dei rifiuti o i Servizi Sociali. Aggiungo che se la situazione di ristagno dovesse protrarsi, i Bilanci di tutti i Comuni rischiano il collasso: possiamo operare tutte le variazioni possibili ma prima o poi le risorse finiranno, visto che le entrate saranno drasticamente ridotte, se non azzerate, a causa del blocco della maggior parte delle attività economiche. Ragion per cui, abbiamo investito il presidente dell’ANCI, il sindaco Antonio Decaro, dell’onere di farsi portavoce dinanzi al Governo dell’urgenza di varare misure di sostegno in favore degli Enti Locali. Finora abbiamo solo ricevuto i famosi 102mila euro, che corrispondono ad un’anticipazione del Fondo di Solidarietà Comunale che ogni Ente riceve a maggio. Serve un passo in più per compensare i mancati introiti e seguitare ad erogare i servizi indispensabili per i cittadini».

Per concludere, un augurio ai cittadini per questa insolita Pasqua?

«L’augurio è di superare questa prova non “il prima possibile” ma “nel miglior modo”, certi di aver salvaguardato la nostra vita e senza la paura di una ricaduta. La fretta di ritornare alla normalità è la peggior nemica in questo frangente: abbiamo tutti nostalgia di ciò che facevamo prima che la nostra routine fosse sconvolta dal Coronavirus, vorremmo ritornare a far visita ai nostri cari, a passeggiare liberamente in piazza e ad abbracciarci… ma la vita non ha prezzo. È fondamentale mantenere alta la guardia per tutto il periodo che si renderà necessario, senza pericolose accelerazioni, così da non vanificare il sacrificio che tutti stiamo compiendo. Restiamo a casa, questa è l’unica precauzione che dobbiamo adottare per difendere la nostra vita.

Il mio augurio è anche quello di continuare ad essere una comunità solidale: ci salveremo solo coltivando l’aiuto reciproco. E Turi ha dato prova di saper fare appello al proprio buon cuore, di essere pronta a una mobilitazione straordinaria per non lasciare nessuno indietro.

Rivolgo un pensiero a tutti turesi che sono fuori Puglia e che non potranno ritornare a Turi per ricongiungersi con le proprie famiglie. Penso ai tanti ragazzi che, con senso di responsabilità, hanno scelto di restare nelle città del Nord in cui studiano o lavorano, evitando il dilagare dei contagi».

Infine, un augurio speciale alle Forze dell’Ordine, alla Protezione Civile, alla Caritas, ai capi scout Agesci 1, all’assistente sociale del Comune di Turi e a tutti i cittadini che stanno donando».

Fabio D’Aprile

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