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Una raccolta di donazioni per la povera Chicca

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L’associazione “Bau Bau – Canile di Turi” avvia una raccolta fondi a favore del pinscher di 7 anni paralizzato da due colpi di fucile: raccolti finora 150 euro

Domenica 23, a mezzogiorno circa, Chicca, un pinscher di 7 anni, viene raggiunta alla spina da dorsale da due colpi di arma da fuoco. Nessun conflitto tra bande, nemmeno una rapina: il movente e l’autore di questo gesto sarebbero ancora sconosciuti. Ciò che si sa è che Chicca rimarrà per sempre paralizzata dal bacino in giù, con conseguente perdita del controllo della vescica e degli sfinteri.

La notizia ha fatto subito il giro del web, suscitando nei nostri lettori una sensazione di sgomento mista ad incredulità e rabbia. Chicca era infatti nel giardino di un’abitazione in via Noci e, stando a quanto ci riferiva la donna che l’aveva in custodia, non dava fastidio a nessuno, a parte un fisiologico abbaiare agli altri animali che transitano solitamente da quelle parti. La donna, a cui Chicca era stata affidata da una padroncina attualmente in Svizzera per impegni di lavoro, ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri che, da quel giorno, sono sulle tracce dell’autore di questo gesto brutale. Un delitto perfetto, poiché la donna affidataria in quelle ore era fuori casa per lavoro, a differenza di suo figlio rimasto fortunatamente del tutto incolume.

Tutto studiato, verrebbe da dire. Certo è che, stando ad alcune segnalazioni giunte in redazione a seguito dell’analisi delle radiografie da noi pubblicate, i colpi d’arma da fuoco potrebbero non essere stati sparati da un fucile da caccia, bensì da una carabina ad aria compressa. Questo, però, è materiale d’indagine e, in ogni caso, Chicca ha, da quella domenica, di fronte a sé una prospettiva di vita del tutto in salita. Scongiurato se non altro il pericolo di vita, un incubo forse peggiore si profila sul destino della dolce cagnolina: su Facebook il canile “Bau Bau” di Turi fa infatti sapere che ai suoi padroni Chicca non è più gradita. “L’hanno lasciata in clinica, abbandonata al suo destino di cagnetta invalida” – si legge sui social.

Letteralmente sotto shock per questa notizia, abbiamo contattato la donna affidataria per chiederle spiegazioni. Ai nostri microfoni arriva una parziale smentita: la proprietaria di Chicca è, come già sapevamo, in Svizzera e, a causa del Coronavirus, non può rientrare in Italia; la donna turese a cui è in custodia il povero pinscher si dichiara invece del tutto disponibile ad accudire Chicca fino al resto dei suoi giorni, a patto che qualcuno la aiuti economicamente a sostenere il peso delle spese di sostentamento e di cura della vittima a quattro zampe.

Superati alcuni ostacoli comunicativi, il canile turese ci segnala tutti i canali prontamente aperti per aiutare Chicca. Finora Lidja Vukcevic Dentico ed altri vicini di casa hanno raccolto 150 euro, ma la sensazione è che si possa fare ancora molto per questa sfortunata cagnetta di 7 anni. Invitiamo i turesi a sostenere la causa, convinti che l’unione faccia la forza. Per informazioni contattare il 328 94 58 561.

Intanto, da parte di tutti, resta il desiderio di giustizia per Chicca, nella speranza che, oltre all’autore, possa essere svelato il movente di questo gesto: fino ad allora permane la preoccupazione dei residenti della zona, spaventati dall’ipotesi che il prossimo a pagarne le conseguenze possa essere il proprio animale o, ancor più malauguratamente, un essere umano.

LEONARDO FLORIO

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