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Coronavirus, contagiato un turese – Il comunicato del sindaco Resta e la nota del Governatore Emiliano

misure coronavirus gioia

Aggiornamento ore 18.30 del 7 marzo

Ospedale di Putignano: sospensione temporanea attività
di ricovero ordinario e ambulatoriali

Arriva nel pomeriggio la conferma da parte del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Il Governatore, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute, dott. Vito Montanaro, ha comunicato che “un paziente ricoverato nell’Ospedale di Putignano è risultato positivo al batterio SARS-CoV2, responsabile della malattia Covid-19”.

“Un’ambulanza dedicata – prosegue la nota – ha trasferito il paziente nell’Unità Operativa di Malattie infettive del Policlinico di Bari. Le condizioni dell’uomo sono giudicate buone dai sanitari.

La direzione medica dell’Ospedale e il Dipartimento di Prevenzione della ASL di Bari, immediatamente dopo l’esito del tampone, hanno disposto, come da protocollo regionale, la sanificazione degli ambienti ospedalieri interessati, a partire dalla degenza, una camera singola. La situazione è sotto controllo”.

“Sono state contemporaneamente avviate le verifiche sanitarie su tutti i contatti stretti, ossia il personale – in numero limitato – che è stato in contatto ravvicinato con il paziente durante la permanenza in Ospedale e che, attenendosi strettamente ai protocolli, ha indossato i dispositivi di protezione individuale già all’insorgere dei primi sospetti diagnostici.

I tamponi cui sono stati sottoposti i contatti stretti saranno esaminati nel Laboratorio di Biologia Molecolare dell’Unità di Igiene del Policlinico di Bari e, entro tre ore, saranno disponibili i risultati. Nel frattempo, la Direzione medica dell’Ospedale di Putignano ha disposto la sospensione temporanea delle attività di ricovero ordinario e ambulatoriali”.

Il Comunicato del sindaco Tina Resta

Ieri sera (6 marzo, ndr) presso la Direzione Sanitaria dell’Ospedale di Putignano mi hanno comunicato in via ufficiale la positività di un caso di COVID-19 nel territorio di Turi.

Voglio innanzitutto rassicurarvi sul fatto che sono in costante aggiornamento con gli organi preposti e che da due giorni ho attivato il COC (Centro Operativo Comunale). Vi invito a non creare allarmismi. In questa fase è importante essere collaborativi rispettando le norme igieniche, non creare sovraffollamenti e rimanere il più possibile a casa.

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Aggiornamento

Il paziente risultato positivo al Coronavirus è stato trasferito, fin dalla tarda serata di ieri, presso il Reparto Infettivi del Policlinico di Bari.
Contestualmente si è provveduto a sanificare l’intero presidio ospedaliero putignanese, dove l’uomo era in degenza da alcuni giorni per altri accertamenti clinici.

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Nella serata di ieri, 6 marzo, è stato accertato il primo caso di contagio da Coronavirus a Turi. Secondo le informazioni apprese, si tratta di un uomo ricoverato presso l’ospedale Santa Maria degli Angeli di Putignano.

Il Dipartimento di Prevenzione dell’Asl ha immediatamente avviato i protocolli di contenimento, acquisendo notizie utili a rintracciare coloro che sono venuti in contatto con il ragazzo turese, al fine di attivare la quarantena domiciliare.

Risulta fondamentale continuare ad attenersi alle misure igienico-sanitarie ribadite dal Decreto del Presidente Consiglio dei Ministri del 4 febbraio:

  1. lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
  2. evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e comunque evitare abbracci, strette di mano e contatti fisici diretti con ogni persona;
  3. igiene respiratoria (starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
  4. mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro;
  5. evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, anche durante l’attivita? sportiva;
  6. non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
  7. coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
  8. non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
  9. pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
  10. usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.

Eventi e Sport

Stop per eventi e manifestazioni, sia in luogo pubblico che privato, che comportino affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina potranno, invece, essere svolte all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse oppure all’aperto senza la presenza di pubblico. Mentre, ritornando al campo scolastico, si prolunga al 3 aprile la sospensione dei viaggi d’istruzione, delle iniziative di scambio o gemellaggio, delle visite guidate e delle uscite didattiche comunque denominate.

Anziani e soggetti a rischio

Una particolare raccomandazione viene rivolta ad anziani e “soggetti a rischio”, ovvero chiunque soffra di patologie croniche o sia affetto da stati di immunodepressione congenita o acquisita. In questi casi si consiglia di evitare di uscire dalla propria abitazione fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Parimenti, si dispone che l’accesso di parenti e visitatori alle strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA) e strutture residenziali per anziani, sia limitato “ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione”.

La lettera di Mons. Favale

Misure precauzionali anche in chiesa. A raccomandarlo è una comunicazione di Mons. Giuseppe Favale, Vescovo della nostra Diocesi, che sollecita ad attenersi a tre disposizioni: “si tengano vuote le acquasantiere; si ometta il gesto dello scambio di pace; si distribuisca la comunione sulla mano”.

“Al contempo – segue lo scritto del Vescovo – non ritengo ci siano le condizioni per dover sospendere le celebrazioni eucaristiche. Anzi, non si trascuri di incrementare la preghiera per quanti sono stati colpiti da questa forma influenzale così aggressiva e di non far mancare parole di conforto e di speranza”

La nota dell’ASL Bari

Nel frattempo, una nota della Direzione dell’ASL Bari illustra l’organizzazione che si sta attuando nelle strutture sanitarie pugliesi per affrontare al meglio l’emergenza epidemiologica.

In aggiunta alle due aree di prefiltraggio, con due tende della Croce Rossa allestite fuori dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Venere e del San Paolo, è stata predisposta “l’installazione di 7 container negli altri presidi ospedalieri di Putignano, Molfetta, Altamura, Monopoli, Corato e Terlizzi, compreso l’Ospedale Di Venere dove saranno rafforzate le misure di differenziazione dei percorsi”.

I container “saranno montati la prossima settimana e al loro interno si svolgeranno le attività di triage e isolamento fino all’eventuale trasferimento nella Unità Operativa di Malattie Infettive più vicina, secondo le modalità di trasporto previste nella massima sicurezza per paziente e operatori. Le strutture esterne temporanee saranno a disposizione degli ospedali per due mesi e il servizio sarà prorogabile secondo le necessità che si dovessero riscontrare in base all’evoluzione del quadro epidemiologico dell’epidemia da Covid-19».

Il caso di Casamassima

Il caso turese, segue di due giorni quello registrato a Casamassima martedì 3 marzo. La notizia si è diffusa in maniera virale attraverso un audio fatto girare su WhatsApp nella mattinata di mercoledì 4 febbraio, per poi trovare conferma nell’arco del pomeriggio con comunicati ufficiali e post delle Istituzioni cittadine.

Secondo le informazioni trapelate, la donna contagiata, dipendente fino al 1° marzo di un negozio interno al Centro Commerciale, sarebbe la moglie del “paziente 1” di Bari, il militare risultato positivo al test e attualmente ricoverato nel reparto Infettivi del Policlinico.

L’intervento del sindaco di Casamassima, l’avvocato Giuseppe Nitti, aiuta a inquadrare meglio la circostanza: la donna, che non presenta alcun sintomo, su disposizione dell’ASL Bari è stata sottoposta al regime di sorveglianza attiva e dovrà restare in quarantena nella propria abitazione fino al 14 marzo. Tuttavia, fonti ufficiose parlano di altre quattro persone, residenti nei Comuni limitrofi, che essendo venute a contatto con l’ex dipendente sarebbero state messe in “l’isolamento domiciliare fiduciario”, impegnandosi a comunicare al proprio medico di famiglia l’insorgenza di eventuali sintomi.

Infine, prendiamo atto che la direzione del Parco Commerciale ha precisato che già in data 4 marzo si è proceduto alla sanificazione dell’intera area, a tutela degli addetti ai lavori e dei clienti, e che tutto il personale del negozio interessato è stato messo in quarantena domiciliare fin dal 2 marzo, giorno antecedente l’apertura al pubblico.

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