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Cultura

I tautogrammi catturano gli studenti del Pertini-Anelli

Walter Lazzarin

Un coinvolgente momento di scrittura creativa con il docente ed artista di strada Walter Lazzarin

Nella mattinata di venerdì 7 febbraio, gli alunni delle classi 2A e 2C della sede turese dell’IISS “Pertini-Anelli” hanno incontrato lo scrittore Walter Lazzarin, il quale ha condotto un’attività laboratoriale dedicata ai tautogrammi. A questo punto è lecito domandarsi cosa siano i tautogrammi; è presto detto. Trattasi di composizioni letterarie, magiche formule create con parole che iniziano tutte con la stessa lettera, come ad esempio “Vorrei volare verso variopinti vascelli, vagabondando verso vallate verdeggianti”.

Per inquadrare invece il profilo di Lazzarin, ci siamo rivolti al prof. Filippo Arrè, docente di lettere presso la sede turese del Pertini-Anelli, il quale ci spiega che Walter Lazzarin proviene dal Polesine “depresso e non considerato da veneti ed emiliani” ed ha conseguito due lauree, una in Economia aziendale ed una in Filosofia. Forse nell’ecclettismo della sua formazione accademica, possiamo rintracciare il seme che ha poi condotto lo stesso Lazzarin dall’insegnamento di Storia e Filosofia alla realizzazione di un sogno: scrivere e far conoscere, in modo davvero originale, la sua bella scrittura in tutta Italia. Come il prof. Arrè tiene a raccontarci, Lazzarin è un artista di strada: assieme alla sua fidata macchina da scrivere Lettera 32 Olivetti, gira per tutta la penisola accomodandosi sui marciapiedi grazie ad un telo. Scrive libri, ma soprattutto, come accennato in introduzione, tautogrammi, composti e recitati in un crescendo avvolgente, coerente e teatrale.

Leggendo la sua storia itinerante, dal basso del nostro provincialismo non avvezzo a certe “favole”, vedremmo nella vita di questo artista di strada un rischio, una scommessa; lo stesso Arrè, tuttavia, è pronto ad ammonirci a tal proposito: «Non è una scommessa, ma una scelta coraggiosa, anche di vita, che con tenacia ed entusiasmo Walter porta avanti prima in sordina poi sempre più in crescendo quasi rossiniano grazie al tam tam del passaparola anche e soprattutto dei social Facebook e Instagram e di qualche giornalista attento che nota lo “Scrittore per strada” nelle vie di Roma, Milano, Bari, Catania e così via». Difatti, non molti sapranno che l’autore invitato a Turi vanta partecipazioni in trasmissioni televisive come «La vita in diretta”, “I fatti tuoi” e soprattutto “Dribbling”, programma sportivo molto seguito. “Le scuole – commenta entusiasta il prof. Arrè – di ogni ordine e grado, i circoli letterari, i luoghi d’incontro segnano il successo meritato di Walter e dei suoi bellissimi, ironici tautogrammi, recitati a memoria con uno stile teatrale molto coinvolgente che cattura gli studenti e anche gli adulti».

lazzarin pubblico

Ecco, nella spesso culturalmente indifferente Turi, capita, con grande sorpresa, che personalità di un certo calibro siano accolte nella nostra città: tutto ciò, fin troppo spesso, grazie all’impegno di poche anime che, in silenzio, lavorano per creare momenti di riflessione e di crescita collettiva. Tra queste inseriamo il prof. Arrè, nelle cui parole traspare un attaccamento passionale al proprio ruolo di docente: «Ho avuto l’occasione, del tutto casuale, di inserire, per il giorno 7 febbraio, l’IISS Pertini-Anelli, sede di Turi, in un giro di conoscenza del lavoro di Walter in Puglia. Sono partito dall’idea di far svolgere agli studenti delle due classi di seconda A e C, di cui sono docente di Lettere, un intervento di approccio alla poesia e a composizioni in prosa di tipo diverso, accanto a quello tradizionale, creando così la possibilità di un’interazione più concreta e coinvolgente per gli studenti, tendenzialmente protagonisti della scrittura e della produzione. Non avevo considerato l’utilizzo di tautogrammi, ma, dopo aver assistito alla performance e dopo aver letto un’opera di Lazzarin, ritengo che possa essere uno strumento di cui avvalersi per rendere gli studenti in qualche modo partecipi e protagonisti di una forma creativa importante poiché spinge chi crea ad adoperare parole e a conoscerne il significato reale, oltre che a scrivere per diletto proprio e altrui che dovrebbe essere lo scopo essenziale: essere artefici di qualcosa che procuri gioia».

«Gli studenti – chiosa il prof. Arrè – si sono mostrati attenti ed entusiasti, hanno chiesto e ottenuto risposte, si sono attardati ben oltre il tempo previsto e avrebbero ascoltato i tautogrammi di Lazzarin, meravigliosamente interpretati dallo stesso, fino allo sfinimento dell’autore. È un entusiasmo che va coltivato e seguito con molta attenzione e passione».

Quella passione che, mutuando dal latino, è studium; e quando lo studio, la scuola diventano, come in questo caso, fonte di gioia, lo studente trova in sé stesso, autonomamente, la molla per restare chino sui libri, appassionandosi ulteriormente.

LEONARDO FLORIO

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