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In Consiglio arriva la prima petizione popolare

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81 cittadini chiedono la riapertura al pubblico di via Conversi

Ultimo punto discusso dal Consiglio del 28 gennaio ha riguardato la petizione popolare, sottoscritta da 81 cittadini, che chiede la riapertura al pubblico di via Giuseppe Conversi.

A introdurre l’argomento è il sindaco Tina Resta, che esplicita le motivazioni addotte dai firmatari. In sintesi, i cittadini ricordano che il PUG (Piano Urbanistico Generale) ha individuato via Conversi quale viabilità pubblica ed effettivamente la strada è stata utilizzata da tutta la cittadinanza turese fino al 15 maggio 2017, giorno in cui sono stati apposti i new jersey. Barriere che non consentono il regolare deflusso del traffico veicolare, creando rallentamenti, difficoltà di manovra e formazione di ingorghi continui.

Via Conversi è privata

Dopo la premessa del primo cittadino, l’architetto Del Rosso, responsabile dell’Ufficio Tecnico, ripercorre i passaggi chiave della vicenda. Tralasciando i dettagli, alla fine della relazione si comprende che le due particelle su cui insiste via Conversi sono di proprietà privata e che non sono mai state inserite nei circa 4mila metri quadri ceduti dalla ditta Fratelli Cannito in base agli accordi contenuti nei due permessi a costruire rilasciati. Quanto al posizionamento dei new jersey, l’Ufficio Tecnico ne ha verificato la legittimità giacché l’intervento non presenta caratteristiche di trasformazione edilizia e viene ostruito il passaggio delle auto ma non quello dei pedoni.

In sintesi, per riaprire via Conversi, ottemperando al PUG che ha previsto di assorbire quel segmento come viabilità pubblica, ci sono due opzioni: acquisire la strada alla proprietà comunale, provvedendo all’esproprio e all’adeguamento dei sottoservizi che attualmente sono privati, oppure stringere un accordo bilaterale in base al quale la strada resta in capo ai privati ma viene concesso l’uso pubblico. Questa seconda opzione è la più complessa, giacché bisognerebbe studiare i confini delle responsabilità dell’Ente nelle operazioni di gestione e manutenzione.

Lilli Susca: “Individuiamo le priorità”

Si apre il dibattito e la prima a intervenire è il consigliere Lilli Susca: «Abbiamo accertato che via Conversi è una strada privata, così come veniva detto anche in una seduta del Consiglio comunale del novembre 2017». In quella occasione, ricorda il consigliere, si fece presente che «il tratto fognario e idrico sottostante il manto stradale è stato dichiarato non a norma dall’AQP: qualora si decidesse di rendere quella strada pubblica, andrebbe smantellato e ricostruito con un costo che all’epoca fu stimato in 60 mila euro».

«Secondo il PUG, quella doveva essere una strada pubblica fin dall’inizio, quindi sarebbe giusto acquisirla ma – obietta Susca – mi chiedo se siamo sicuri che quella situazione sia da porre in cima alle priorità di questo Comune in fatto di urbanizzazione stradale. Esistono altri casi, anche più gravi, dove non c’è né luce né fogna». «Se è la petizione che pone via Conversi in cima alle priorità – rilancia – allora perché non prendere in considerazione altre petizioni come quella avanzata dai cittadini di via Cozzolongo, che non ha mai avuto l’onore di essere discussa in Consiglio comunale?».

In chiusura del suo intervento, il consigliere d’opposizione chiede di «stilare un elenco delle situazioni in cui il Comune non ha ancora provveduto all’urbanizzazione e definire le priorità in base all’entità del disagio subito dai cittadini. Una volta individuate le priorità, bisogna procedere alla soluzione dopo aver trovato le coperture finanziarie. A tal proposito esortiamo l’Amministrazione a inserire lo scomputo degli oneri di urbanizzazione all’interno del regolamento edilizio comunale, non lasciando questa opzione alla discrezione del costruttore, anche perché i costi e i tempi di urbanizzazione per un privato sono molto più bassi di quelli per il pubblico».

«Del Rosso ha esplicitato bene la cronistoria. Il problema di fondo – annota il consigliere Paolo Tundo – è capire qual è l’indirizzo politico dinanzi a questa petizione. Nel 2017, l’Amministrazione Coppi stanziò 60 mila euro per l’esproprio dell’area e l’adeguamento dei sottoservizi. Ora, a parte le belle parole, chiedo se questa Amministrazione abbia la volontà di aprire via Conversi, trovando la necessaria copertura finanziaria e spendendosi affinché si eviti una lotta tra i cittadini».

«Sono contento che si discuta questa petizione – afferma il consigliere Sergio Spinelli – anche se, come diceva la collega Susca, di petizioni ne sono state fatte tantissime nel tempo e non ricordo che mai nessuna sia arrivata all’ordine del giorno di un Consiglio. Va benissimo se diventa lo spunto per iniziare a parlare di problematiche serie di questo paese, al di là degli interventi tampone poco incisivi. Non se la prenderanno gli altri cittadini che sono stati puntualmente ignorati. Detto questo, la petizione non deve rappresentare di per sé un elemento di valutazione di una situazione, altrimenti avremo cento petizioni ognuna con le proprie ragioni. Va fatta un’analisi approfondita e globale perché ci sono criticità di strade dove, in assenza totale di asfalto e illuminazione, abbiamo una viabilità di tipo autostradale».

La discussione prosegue chiarendo che, dai documenti consultati, l’Ufficio Tecnico non è a conoscenza di una perizia eseguita da AQP che chiarisca inequivocabilmente se i sottoservizi, sia del tratto privato che di quello pubblico, siano o meno a norma. Occorre verificare.

L’ironia di Onofrio Resta

L’intervento del capogruppo di maggioranza, che recupera tutta la sua proverbiale ironia, si apre con uno scambio di battute: «Sindaco, lei fa bene a fare l’assessore all’urbanistica, io vorrei che lo facesse sempre». «Va bene – risponde il sindaco – lo faremo sempre».

A seguire, rivolto a Paolo Tundo, definito “esperto di urbanistica”, Resta domanda perché questo problema non sia stato risolto dall’Amministrazione Coppi nel 2017, «visto che aveva i dati e che ha anche fatto una valutazione di 60mila euro». «Per via Conversi – prosegue – andiamo a vedere qual è la soluzione tecnicamente percorribile ma verifichiamo anche le altre situazioni, simili o più critiche, e interveniamo alla luce delle priorità di Turi».

«Stiamo andando fuori tema – sbotta Tundo – siamo tutti d’accordo che non esiste solo questa strada ma oggi si sta parlando di via Conversi e chiedo un indirizzo politico chiaro».

La sintesi di Palmisano

Tocca al capogruppo Angelo Palmisano ricucire le due posizioni della minoranza: «Ha ragione Tundo quando dice che oggi parliamo di questo punto e non di altri; parimenti, hanno ragione Susca e Spinelli perché via Conversi deve diventare apripista di un’azione che vada a guardare tutte le altre problematiche inerenti alle strade». «Tuttavia – aggiunge Palmisano – ogni volta che l’operato dell’Ufficio Tecnico viene posto all’attenzione del Consiglio comunale, il comune denominatore è l’incuranza nel vigilare sulle opere che vengono realizzate. Dal 2003 in poi, non si è controllato quello che avveniva fuori dalle quattro mura del Palazzo. Oggi, tutti siamo chiamati ad assumerci una seria responsabilità: dobbiamo sobbarcarci gli errori commessi in passato e mettere in campo le soluzioni. Per questo la priorità dell’Amministrazione deve essere quella di mettere in condizioni il secondo piano di lavorare al meglio e velocemente».

«Queste cose – replica Onofrio Resta – le ho dette molto prima di oggi e ho preteso come capogruppo di maggioranza che l’assessorato all’Urbanistica, che è la funzione più importante e complicata e che non si deve usare solo per vecchi debiti o per future rendite di posizione, rimanga al sindaco. Sono convinto che il problema urbanistico è il problema di Turi».

La conclusione del sindaco

È il sindaco Tina Resta a tirare le fila del dibattito: «In questo Consiglio sta sembrando che questo paese lo ha cuore solo la minoranza. In questi otto mesi stiamo affrontando una serie di problemi ereditati (dai regolamenti alle petizioni popolari). Potevamo comportarci come ha fatto l’Amministrazione Coppi, mettendo tutto sotto il tappeto e iniziando con le nostre progettualità; invece, nel rispetto dei cittadini, questa Amministrazione sta facendo le cose che qualcuno avrebbe dovuto fare e non ha fatto. Mi congratulo con l’onestà del consigliere Spinelli quando ammette che molte petizioni non sono neanche state portate in Consiglio comunale. Questo vi sembra l’atteggiamento di chi non vuole fare le cose o teme di essere giudicato?».

Per il discorso della ristrutturazione dell’Ufficio Tecnico sollevato da Palmisano, il primo cittadino annuncia che dopo l’approvazione del Bilancio di previsione, ci sarà spazio per nuove assunzioni che andranno a integrare le risorse umane che stanno andando via, ad iniziare dal caposettore dell’Ufficio Lavori Pubblici, l’ing. Di Bonaventura, che è ritornato al Comune di Mottola. In parallelo alle assunzioni si affiancherà un percorso di formazione, che doterà il personale delle necessarie competenze settoriali.

Infine, ritornando alla petizione, il sindaco Resta assicura che «la situazione di via Conversi, resa complessa anche per via di un contenzioso parallelo tra privati, sarà oggetto di valutazione tecnica da parte dell’Ufficio e nei prossimi Consigli daremo notizia di questa analisi».

Con la votazione, che registra l’astensione della minoranza, si chiudono i lavori consiliari, rimandando la relazione della Commissione di Controllo e le due interrogazioni della minoranza al prossimo Consiglio. La ragione del rinvio, stabilito di comune accordo, è un impegno istituzionale del sindaco e del capogruppo Onofrio Resta, che hanno dovuto allontanarsi per un colloquio con il Direttore Generale dell’ASL.

Fabio D’Aprile

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