Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Politica

“Boccardi contro Resta”

tundo palmisano

Tundo e Palmisano: “L’opposizione è unita, la crisi si è aperta in maggioranza”

Paolo Tundo ha intenzione di passare tra i banchi della maggioranza. Questa la voce che, nell’ultima settimana, ha tenuto impegnati gli esperti del gossip politico, complice alcune dichiarazioni – volutamente sibilline – rilasciate da Onofrio Resta alla stampa locale.

La secca smentita a questa versione arriva dal diretto interessato, il consigliere Tundo, supportato dal capogruppo di “Patto per Turi”, Angelo Palmisano. Entrambi classificano la sortita del prof. Resta come un “ridicolo” tentativo di ribaltare il fronte degli avvenimenti, proiettando sull’opposizione la crisi che sta attraversando la maggioranza.

“Insinuazioni patetiche”

«Sono fantasie messe in giro per cercare di creare tensioni nell’opposizione – afferma risoluto Tundo. Non esiste alcuna divisione, siamo un gruppo unito che lavora in maniera propositiva. Ed è proprio in virtù della volontà di collaborare su temi di interesse generale che, in accordo con i colleghi di “Patto per Turi”, ho dato la mia disponibilità ad affiancare l’Amministrazione nell’interlocuzione con ASL e Regione per la realizzazione della nuova sede del Distretto Sociosanitario. Un invito accolto solo a parole dal sindaco Tina Resta, dato che dopo due mesi non è stato calendarizzato l’atteso incontro».

«Le insinuazioni del capogruppo di maggioranza – rincara Angelo Palmisano – hanno del patetico se non del ridicolo. Non ci sono fibrillazioni in minoranza e nessuno ha intenzione di lasciare il suo posto. Voglio chiarire una volta per tutte che “Patto per Turi” non è la stampella di questa Amministrazione ma l’alternativa: ci siamo proposti come lista antagonista di “TuRinasce” perché avevamo idee, progetti e modi di approcciare i problemi del paese nettamente differenti».

Boccardi contro Resta

«In realtà – riprende la parola Tundo – c’è una crisi all’interno della maggioranza. Gli screzi iniziali, nati dalla distribuzione degli incarichi assessorili, oggi si sono trasformati in uno scontro aperto tra le due ‘anime’ che formano questo governo: quella “boccardiana”, in cui gravita lo stesso sindaco Tina Resta, e quella che fa riferimento a Onofrio Resta. Attriti che fanno ‘saltare’ anche le normali procedure statutarie: è la seconda volta che la data del Consiglio comunale viene fissata senza la presenza di Onofrio Resta e, addirittura, dopo che sono state convocate le Commissioni consiliari».

«Viene da pensare – aggiunge Palmisano – che il prof. Resta non goda più del consenso di una parte della maggioranza, quella che fa capo a Michele Boccardi. Inoltre, la vicenda dell’ASL, con i post di Topputi e Gigantelli in contraddittorio tra loro, dimostra che non ci sia più né comunicazione né comunità d’intenti. Lo stesso vale per la gaffe della mancata partecipazione del nostro Comune alla marcia contro la mafia organizzata a Cellamare».

Nulla di “straordinario”

«Ordinaria amministrazione che viene fatta passare per straordinaria – ribadisce Tundo, spostando la conversazione sui risultati raggiunti in questi primi nove mesi. Il sottoscritto, durante l’Amministrazione Coppi, ottenne che con l’avanzo del 2017, fossero stanziati 40 mila euro per chiudere le buche e 200mila euro per la viabilità, ovvero la sistemazione del manto stradale di via Sammichele e di Largo Pozzi. Questa Amministrazione ha ridotto i fondi rispettivamente a 15 e 90 mila euro e si sta limitando a completare le opere già avviate dal Commissario. Finora non si è visto nulla delle proposte contenute nel programma con cui la coalizione guidata da Tina Resta si è presentata in campagna elettorale».

«Gli interventi che hanno eseguito – interviene Palmisano – seppur lodevoli per i buoni propositi, non hanno risolto i problemi che attanagliano Turi da anni. Sono stati bravi a utilizzare le risorse ereditate dal passato, ripristinando l’ordinaria amministrazione ma non possiamo fermarci qui. Turi ha bisogno di una svolta ben più radicale, che incida nel ‘sistema’ di vivere della comunità. Rilancio del centro storico come opportunità per sviluppare l’economia, riqualificazione del cimitero e ristrutturazione del campo sportivo sono diventati ormai ritornelli che vengono cantilenati nelle interviste; oltre alle parole, tuttavia, non si vedono all’orizzonte provvedimenti concreti né tantomeno la volontà di aprire un tavolo di confronto con la minoranza per capire se ci sia un terreno comune».

Onofrio Resta in opposizione?

«In questa Amministrazione – chiosa il capogruppo di minoranza – sono pochissimi quelli che lavorano. Lo stesso Onofrio Resta si defila e cerca, per vie traverse, di mettere in luce alcuni comportamenti scorretti della maggioranza: è diventato l’anima critica del suo gruppo, spingendo ad elevare la moralità degli interventi che si provano a programmare. Un atteggiamento che, evidentemente, dà fastidio a chi ha obiettivi personali da raggiungere».

«Piuttosto che uno “spostamento” di Tundo – rilancia provocatoriamente – vedo molto più probabile un avvicinamento di Onofrio Resta ai banchi dell’opposizione, visto che, durante i Consigli comunali, più volte ha espresso il suo consenso alle nostre proposte».

Fabio D’Aprile

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *