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Cultura

Il ritorno della tradizione

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Per Sant’Antonio Abate, una fanova e prodotti tipici scaldano la benedizione turese

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È nel pieno rispetto delle antiche tradizioni turesi e contadine che è stata organizzata e donata, alla cittadinanza turese, la Festa di Sant’Antonio Abate. È un ritorno anche al passato più recente, quello che sabato ha visto partecipare, a partire dalle ore 18.00, quanti hanno voluto benedire i propri amici animali, domestici e da stalla, nella giornata che festeggia il loro Santo Protettore. Era dal 2015 che non si dava spazio ai momenti di una tradizione che Turi rivive grazie alla volontà del Comitato “Festa Sant’Antonio Abate”.

“Gli animali ci offrono tanta serenità. Il mio augurio è che tutti riescano a trovarla!”. È questo il messaggio espresso da Don Giovanni Amodio, nella serata di sabato 17 gennaio, durante la celebrazione della messa in Chiesa Madre.

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Una Santa Messa tutta incentrata sui temi dell’amore tra l’uomo e l’animale, tra l’uomo e il suo compagno fedele, in grado di risollevare gli animi di chi vive con sofferenza la propria vita o di chi cerca quell’affetto che non trova con le persone. Un messaggio che giunge dritto al cuore della comunità, in un periodo in cui tante sono le notizie di cronaca che spesso ci fanno dubitare sulla “umanità” dell’essere umano.

Così, in una serata densa di riflessioni, si è celebrato un Santo, il Santo protettore di tutti gli animali. “Sant’Antonio Abate è un Santo eremita” – ha sottolineato Don Giovanni Amodio, ricordando la sua scelta di allontanarsi dalla vita sociale per vivere in solitudine, circondato dall’affetto degli animali.

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“Ringrazio il Comitato per la Festa di Sant’Antonio Abate per aver offerto alla cittadinanza una serata per ricordarlo e celebrarlo” – ha quindi proseguito in chiusura Don Giovanni, invitando i fedeli a seguire la processione fino a Largo Pozzi.

È qui che è giunta la processione, attesa da tantissimi fedeli che, a fianco dei loro amici animali, hanno scaldato l’atmosfera con un grande falò.
Tra cani, gatti, coniglietti, pesci, cavalli e mule, tutti hanno applaudito l’organizzazione del Comitato. Una benedizione collettiva e una preghiera per tutti hanno dato la parola a Tonio Palmisano. “Ringrazio Don Giovanni Amodio per la sua vicinanza; le Associazioni Mule del Carro di Sant’Oronzo; l’Amministrazione Comunale e il Sindaco Tina Resta”, tutti gli sponsor e chi ha preso parte alla serata con gli stand degustativi e, per ultimo, ha ringraziato “la Protezione Civile, la Polizia Municipale, i Carabinieri e i volontari di Turi Soccorso per aver collaborato alla serata”. Infine, con un grazie a tutti quelli che hanno preso parte alla festa, Tonio Palmisano ha ricordato la possibilità di partecipare a una lotteria per la vincita di alcuni premi messi in palio dal Comitato.

Cinzia Debiase

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