Colonie feline: un’iniziativa di civiltà
A Cucciolandia per regolamentare e censire le colonie feline in difesa dei gatti randagi e dei gattari, sempre più spesso vittime di aggressioni
Ad agosto un concittadino di 77 anni si recava dai Carabinieri per denunciare le aggressioni e le angherie subite a causa del suo impegno a favore di una colonia felina, situata nei pressi del boschetto Zaccheo. Il pensionato turese, infatti, da tempo si occupa a proprie spese di fornire cibo, acqua e medicine ai tanti gatti randagi presenti in quella zona: tutto questo ogni giorno, contro qualsiasi avversità meteorologica.
La colonia di cui vi stiamo parlando è riconosciuta legalmente, come lo è anche la tutela dei felini che in quel luogo stazionano. Secondo la Legge, inoltre, spetterebbe alle pubbliche istituzioni occuparsene e non al nostro anziano concittadino, la cui “colpa” sarebbe quella di fare puro volontariato. Parliamo di colpa poiché questo turese, come riportato in introduzione, sarebbe stato, a causa del suo buon cuore, più volte vittima di gravi minacce, insulti e addirittura di sassate da parte di alcuni ragazzini, evidentemente ineducati alla sensibilità verso gli animali e al rispetto verso gli adulti e gli anziani.
Un’altra vicenda, molto più recente, che ha avuto grande risonanza tra le pagine di cronaca, riguarda invece il ritrovamento a Putignano di numerose salsicce-trappola disseminate per le vie della città del carnevale. Una pratica, questa, certamente non del tutto nuova, pensata da qualcuno che ritiene di risolvere il fenomeno del randagismo uccidendo indistintamente randagi e animali di proprietà che, ingenuamente, finirebbero per ingerire un boccone mortale.
Come sempre, è inutile muovere una crociata contro l’ignoranza e la scelleratezza di certi individui, poiché tutto sarebbe vano. Più proficuo, invece, risulta attivarsi nella direzione intrapresa in questi giorni da alcuni cittadini turesi e da Albino Malena, titolare di Cucciolandia: dall’11 gennaio è stata, difatti, avviata una raccolta firme per richiedere la regolamentazione delle colonie feline presenti a Turi. In seno a questa richiesta, vi è anche l’intenzione di censire le colonie feline. Per chi avesse intenzione di sostenere l’iniziativa o di segnalare la presenza di una colonia, è possibile recarsi a Cucciolandia.
Intanto, negli scorsi giorni, lo stesso Albino Malena scriveva così sui social: “La raccolta firme continua ed anche il censimento delle colonie. Chiunque si occupa a Turi di una colonia felina, può venire da noi per il censimento. È importantissimo! Chiederemo un tavolo d’incontro con le istituzioni per concordare insieme la regolamentazione delle colonie a Turi. Grazie, vi aspettiamo!”.
In buona sostanza, ecco quali sono gli intenti e le richieste che più in avanti verranno sottoposte all’attenzione del sindaco e dell’intera Amministrazione: il riconoscimento ufficiale delle varie colonie feline e dei volontari “gattari”; un regolamento comunale che riconosca a norma di legge i diritti delle colonie e che sostenga ufficialmente i gattari volontari e le associazioni nella loro attività; il censimento delle colonie e dei siti di alimentazione al fine di proteggere i gatti e i volontari dalle sempre più frequenti aggressioni verbali e non; la messa in sicurezza dei siti ufficialmente censiti per l’alimentazione ed il riparo degli abitanti delle colonie; la collaborazione delle istituzioni nella difesa delle colonie come previsto dalla legge quadro nazionale.
Insomma, se il fine è nobile, le modalità d’intervento intraprese da questi volontari sono davvero lodevoli e ben strutturate: l’auspicio, se davvero viviamo in una società civile, è che tutto questo possa trovare il giusto lieto fine, per il bene dei tanti gatti randagi presenti a Turi e di quei gattari costretti a sopportare in silenzio violenze fisiche e verbali.
LEONARDO FLORIO