Dialogo sulla Costituzione con il presidente Mario Loizzo
“I partiti cercano i programmi, ma il programma fondamentale è nell’art.3 della Costituzione”
Nella serata di venerdì 13 dicembre si è tenuto il settimo appuntamento del secondo ciclo di seminari sulla Costituzione organizzato da Alina Laruccia, presidente di “Didiario – Suggeritori di Libri”. La Casa delle Idee ha accolto il Presidente del Consiglio regionale della Puglia Mario Loizzo. Prima di entrare nel merito della serata, ecco, come sempre, un’istantanea per inquadrare meglio i protagonisti dell’incontro.
CHI È MARIO LOIZZO
Per affinità con le origini contadine della sua città e della sua famiglia, Loizzo entra giovanissimo nella Federbraccianti Cgil di Bari. Dopo alcuni anni, viene poi chiamato a Roma per lavorare nella Federbraccianti Nazionale, salvo poi tornare in Puglia per diventare prima segretario della Camera del Lavoro di Bari, poi segretario regionale aggiunto e infine segretario generale della Cgil Puglia. Nel 2000 Loizzo si candida alla Regione nelle liste del Pds e viene eletto consigliere regionale, assumendo la carica di vicepresidente del gruppo e della I Commissione consiliare permanente (bilancio e programmazione). Viene rieletto nel 2005 e designato assessore ai trasporti e alle vie di comunicazione, nella prima Giunta Vendola. A luglio del 2015 diventerà poi presidente del Consiglio regionale della Puglia.
LA SINTESI DELL’INCONTRO
Dopo i saluti dell’instancabile organizzatrice Alina Laruccia, prende la parola il vicesindaco Fabio Topputi che inoltra ai presenti i saluti del sindaco e di tutta l’Amministrazione: “È un onore averla qui per un ciclo di seminari davvero d’altissimo spessore”. Prima di passare il microfono al Presidente Loizzo, Alina Laruccia non risparmia parole di ringraziamento nei suoi confronti per aver donato ad ognuno degli iscritti una copia di “Conoscere la Costituzione Italiana – Un percorso guidato” scritto da Alberto Maritati. Successivamente viene posto in essere il focus dell’incontro, ovvero l’art. 3 della Costituzione “affinché tanta gente possa prendere questo articolo come riferimento”.
LE PAROLE DI LOIZZO
“Vi ringrazio per la vostra accoglienza: sono contento di esser stato invitato; mancavo da Turi da un po’ di tempo e purtroppo devo ammettere che la vita asfittica dei partiti non permette più tanti momenti collettivi per ascoltare, dialogare, scambiare opinioni e capire quello che avviene, quali sono gli orientamenti che si acquisiscono e si definiscono. Chi ha avuto l’opportunità di seguire le recenti attività del Consiglio regionale avrà notato il tentativo che ho voluto imporre come presidente del Consiglio: abbiamo cercato di dare al Consiglio regionale un profilo culturale molto alto, programmando una nutrita attività di studio e conoscenza dei nostri principali statisti; siamo andati a riprendere l’eredità intellettuale di Gaetano Salvemini, come anche quella di Aldo Moro: aiutati da Gero Grassi, abbiamo deciso di costruire un programma straordinario per riprendere un pensiero di grande attualità nazionale ed europea, che meritava di essere ricordato e sottolineato; partendo poi dalla Seconda Commissione Moro abbiamo voluto perseguire la verità che si nasconde dietro la morte dello statista, ricordando nelle scuole questa vicenda. Oltre Salvemini e Moro, abbiamo concentrato i nostri sforzi anche su Peppino Di Vittorio. Per tutte queste ragioni, ci siamo dotati di una linea editoriale “Leggi la Puglia” con cui abbiamo dato uno stimolo forte alla nostra editoria e stabilito rapporti con tantissime scuole del nostro territorio”.
Dopo questo preambolo, Loizzo si sofferma su alcune riflessioni sociologiche: “Sono molto preoccupato: vedo la cronaca che ci consegna elementi di una società incattivita, aggressiva, rancorosa. Giovani che in mancanza di ogni stimolo, valore, passano il tempo a vessare soggetti deboli. Tutto questo è frutto di una regressione civile, alla cui base c’è problema di carattere culturale. Siamo in una deriva pericolosa. Gli anticorpi fondamentali sono in tal senso la scuola e la famiglia. Un germe per combattere tutto ciò lo si vede nel far conoscere ai giovani la Costituzione, manifesto di valori e diritti positivi”.
Rimanendo su tematiche d’attualità, Loizzo lancia alcuni spunti in merito all’Europa: “In Italia si sta sviluppando un dibattito sull’Europa falso, aizzato da propagandismo deteriore. Dimenticare ciò che l’Europa ha fatto per garantire ai vari Stati la crescita e la pace è incredibile”. Apocalittica è poi la visione di Loizzo in merito alla brexit e al futuro del Regno Unito: “Nella disgregazione può succedere di tutto.”. Sicuramente positiva è invece la sua considerazione del Presidente della Repubblica, importantissimo sia sul piano nazionale che su quello internazionale.
L’ARTICOLO 3
“Tutta la prima parte della Costituzione è un manifesto di valori e impegno senza precedenti. L’art. 3 è poi un manifesto assoluto, poiché, nel suo affermare la pari dignità di tutti i cittadini, mostra le capacità dei costituenti di prevenire quelli che sono stati gli sviluppi della società italiana”. Nella seconda parte dell’art.3, come ben sappiamo, si fa riferimento all’impegno della repubblica di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
A tal proposito, Loizzo mostra come in questa seconda parte dell’art.3 ci sia il vincolo all’impegno di garantire la pari dignità di tutti i cittadini, calpestata dalle fandonie razziali della cultura nazifascista, ed inoltre da non confondersi con l’egualitarismo. “Credo che anche altri articoli siano di straordinaria attualità: come ad esempio l’art.36 che fa riferimento al riconoscimento dell’equa retribuzione”.
Conseguentemente, Loizzo passa poi all’art. 39, nel quale si afferma che “l’organizzazione sindacale è libera” e che possono “stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce”. A proposito di contratti, Loizzo si infervora nel raccontare quelli che sono i “contratti pirata”, nati poiché non si sarebbe mai proceduto a disciplinare e applicare effettivamente l’art.39: “Con questi contratti si penalizzano i più giovani a cui non si riconoscono una serie di diritti contrattuali. Attualmente ci sono in Italia circa 700 contratti pirata”.
IL DIALOGO COL PUBBLICO
Al termine della sua relazione, i presenti iniziano ad avanzare riflessioni e tematiche, tra cui il discorso dell’autonomia differenziata o quello che, secondo l’ex primo cittadino Vito Nicola De Grisantis, dovrebbe essere il ruolo di un Amministratore di qualsiasi livello: “Molto spesso – sostiene De Grisantis – ci si chiede cosa la politica debba fare. È tutto scritto nell’art.3. La politica con la P, la casa dell’amministratore onesto è nell’art. 3, specie nel secondo comma: rimuovere gli ostacoli. Se non fa questo, la politica cosa mai dovrebbe fare?”. La risposta di Loizzo è affermativa, anzi complementare: “I partiti vanno cercando i programmi, ma il programma fondamentale è nell’art.3. Se i politici si ispirassero al vademecum della Costituzione, si produrrebbe buona politica”.
Successivamente il Presidente del Consiglio regionale torna a parlare di giovani, di disuguaglianza sociale e della deriva culturale che attanaglia l’Italia; domandandogli un’opinione sulle “sardine”, fenomeno che raccoglie in sé una sorta di resistenza giovanile post-moderna, Loizzo è certo: “È un fenomeno straordinario. Di fronte al vuoto del sistema politico, i giovani hanno reagito, a partire dall’Emilia dove “il barbaro” stava già invadendo il territorio. Tuttavia, di per sé questo movimento non produrrà un effetto positivo strutturale, se non riuscirà ad entra all’interno del mondo istituzionale: avrà bisogno di una prospettiva per poter durare, di una struttura, di un programma organizzato. Spero che i partiti del centrosinistra sappiano raccogliere ed incanalare questo fermento. In democrazia solo i partiti possono dare struttura ed efficacia alle istanze, alle sollecitazioni”.
Degne di nota, infine, le riflessioni di Loizzo nell’ambito dell’agricoltura e dell’economia che vi gravita attorno: le potenzialità, a suo dire, sarebbero nel saltare la filiera, nella commercializzazione e nella forza del marchio.
LEONARDO FLORIO