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“Comuni Ricicloni 2019”, Turi tra i “più virtuosi” della Puglia

comuni ricicloni 2019

Con l’80,6% di rifiuti differenziati, Turi si conferma nei primi posti della classifica dei Comuni virtuosi. La buona notizia è stata divulgata lo scorso 17 dicembre nell’ambito della presentazione della dodicesima edizione di “Comuni Ricicloni Puglia”, il rapporto annuale realizzato da Legambiente che fotografa e premia le performance dei Comuni in tema di gestione sostenibile dei rifiuti.

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Le classifiche, riferite al 2018 e ai primi nove mesi del 2019, sono elaborate incrociando i dati raccolti tramite questionario inviato alle Amministrazioni locali e quelli forniti dai Comuni al Servizio Ciclo Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia, pubblicati sul suo Portale Ambientale. L’impegno dei cittadini, unito alla collaborazione degli operatori della Navita srl, ha permesso al nostro Comune di superare il dato record del 79,5% di rifiuti differenziati raggiunto lo scorso anno, posizionandosi al terzo posto della “top ten” dei Comuni Ricicloni sopra i 10mila abitanti.

Mancano gli impianti

«Grazie a una rete in continua crescita di Comuni attenti alla gestione sostenibile dei rifiuti- ha dichiarato Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – la media percentuale regionale di raccolta differenziata è salita al 54,2%, riducendo lo smaltimento dei rifiuti urbani in discarica al 37%».

Dati confortanti che tuttavia, come rimarca Tarantini, stridono con la situazione degli impianti di trattamento dei rifiuti: «Sono trascorsi 25 anni dalla prima dichiarazione di emergenza ambientale in Puglia in tema di gestione dei rifiuti urbani e ancora oggi abbiamo di fronte una carenza impiantistica che comporta un continuo trasferimento della frazione organica fuori regione, gravata dall’assenza di una filiera del riciclo, fondamentale per valorizzare le frazioni differenziate».

Il boomerang dell’ecotassa

«L’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani – aggiunge Tarantini – non è stato ancora approvato. La stessa ecotassa, concepita come strumento disincentivante dello smaltimento in discarica, rischia oggi di diventare un boomerang, che penalizza anche i Comuni più virtuosi e in particolare i cittadini.

Lo ripetiamo da oltre un decennio: per rendere virtuosa e circolare l’economia in Puglia serve ridurre la produzione dei rifiuti, interrompere l’uso delle discariche, realizzare gli impianti di riciclo, di trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti, a partire da quelli di digestione anaerobica e compostaggio, responsabilizzando i cittadini con una capillare informazione».

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