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Politica

Accesso agli atti: Comune “totalmente allo sbando”

Il capogruppo Angelo Palmisano

Palmisano: “L’atteggiamento degli Uffici alimenta la cultura del sospetto”

«Ultimamente ritengo che il nostro Comune sia totalmente allo sbando dal punto di vista gestionale». Questa è la tesi che il capogruppo Palmisano ha sostenuto nell’ultimo Consiglio comunale, argomentandola con due esempi concreti. A iniziare dall’episodio in cui è incorso personalmente, insieme al consigliere Spinelli: «Alla nostra richiesta, fatta a un Ufficio, di visionare dei documenti, la risposta è stata “deve fare un accesso agli atti”. Così non funziona, io consigliere devo poter visionare la documentazione e successivamente, una volta preso atto di quello che mi serve, fare richiesta scritta».

Il secondo esempio parla di un libero cittadino che, il 16 giugno, fa richiesta di accesso agli atti in merito a un’attività commerciale turese e riceve risposta a novembre, dopo sei mesi. «Così facendo – denuncia Palmisano – inaspriamo il rapporto tra Pubblica Amministrazione e cittadino, insinuando il dubbio che ci sia un conflitto d’interessi, che si riesca a coprire chissà quale misfatto “perché c’è il parente in Comune”. Noi siamo convinti che non sia così, ma il modo di fare degli Uffici porta il cittadino a sospettare e a buttare fango su tutto il Consiglio comunale».

 

Tina Resta: “Non abbiamo nulla da nascondere”
«Per l’accesso agli atti – replica il sindaco – questa Amministrazione non ha alcun limite se non quello previsto dalla Legge». E a riprova della buona fede, il primo cittadino avanza una proposta: la Commissione di controllo può prendere l’impegno di monitorare periodicamente il registro degli accessi agli atti, verificando che entro trenta giorni venga data risposta.

«Non abbiamo nulla da nascondere – ribadisce – potremmo avere solo qualche difficoltà sui tempi, data la scarsa presenza di personale». Nessun ostacolo anche a «rivedere il Regolamento e dare la possibilità a tutti, consiglieri e cittadini, di accedere agli atti», in modo da «smontare insinuazioni, denigrazioni, calunnie e diffamazioni gratuite».

 

La ‘rivoluzione’ del SUAP
Si accende nuovamente il microfono di Angelo Palmisano, questa volta per segnalare che vari Comuni limitrofi, in condizione di carenza di personale come Turi, si sono alleati per “cogestire” alcuni settori della macchina amministrativa. «Questa alleanza – appunta il capogruppo – potrebbe essere utile soprattutto per l’ufficio SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive), che sin dal 2012 lamenta la presenza di una sola unità, sovraccaricata in ragione della mole di lavoro necessaria».

«Il SUAP – annuncia il sindaco – sarà affiancato dall’Ufficio Tecnico anche fisicamente, poiché si trasferirà dal Comando di Polizia Locale al primo piano del Municipio». Si tratta della prima di una serie di iniziative mirate a dare «un ordine strutturale agli spazi fisici in cui opera l’Ufficio Tecnico», tra cui è al vaglio anche l’assunzione di un supporto esterno che permetta di creare un archivio delle pratiche urbanistiche, ad oggi assente, abbandonando la prassi di dover fare affidamento sulla “memoria dei dipendenti”.

FD

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