“Giovanni Maria Sabino” in Chiesa Madre per l’Immacolata
Torna a Turi l’ensemble diretto da Paolo Valerio: nuove ricerche verranno svelate
Dopo un breve periodo di riposo, torna all’opera il raffinato ensemble barocco “Giovanni Maria Sabino” diretto dal maestro Paolo Valerio, ricercatore e presidente del comitato permanente intitolato per l’appunto a Sabino, compositore nato a Turi il 30 Giugno 1588, nonché uno dei “big” di quella scuola musicale napoletana che, a partire dal XVIII secolo, seppe imporsi nel panorama europeo.
Giusto per capire la caratura di questa figura: «Sabino – raccontava il maestro Valerio alla vigilia della XVII edizione del Giovanni Paisiello Festival di Taranto – è stato il primo direttore in assoluto del Conservatorio di Napoli “Santa Maria della pietà dei turchini”». Paolo Valerio è sulle orme di questa grande personalità turese del passato ormai da 15 anni e le sue scoperte sembrano non cessare, come d’altronde i concerti del suo ensemble.
L’8 dicembre, a partire dalle ore 19.30, la Chiesa Matrice ospiterà la prima esecuzione in tempi moderni di una Canzonetta spirituale di Antonino Sabino, parente di Giovanni Maria, ritrovata nell’archivio digitale della biblioteca del Conservatorio di Bruxelles in Belgio. Altra novità assoluta riguarda un mottetto pastorale di Gaetano Veneziano, compositore nato a Bisceglie nel 1665: per questa esecuzione a Turi risuoneranno per la prima volta le note di uno strumento antico, utilizzato dal Medioevo e per tutto il barocco. All’interno di questo programma, non mancheranno ovviamente le musiche di Giovanni Maria Sabino, la cui memoria sopravvive nel tempo grazie allo stesso Valerio che, con umiltà e passione, ne ripercorre le tracce, rendendole visibili, ascoltabili a distanza di secoli. L’appuntamento dell’Immacolata è dunque, anche per queste ragioni, assolutamente imperdibile.
LEONARDO FLORIO
