Tutto il Consiglio a sostegno dell’Ites “Pertini – Anelli”
Tra le richieste dell’Istituto, supportate da maggioranza e opposizione, l’istituzione dell’indirizzo agrario
Ancora suola al centro del settimo punto all’ordine del giorno. Questa volta il dibattito si attesta sul futuro dell’Istituto “Pertini – Anelli”. L’assise cittadina è chiamata a approvare una proposta da inviare alla Città Metropolitana, che nei prossimi giorni elaborerà il Programma di dimensionamento della rete scolastica che definirà l’assetto degli Istituti pugliesi per il prossimo biennio.
«Tengo a precisare – esordisce l’assessore De Carolis – che il punto in trattazione è una presa d’atto della delibera del Collegio dei docenti e del Consiglio di Istituto, entrambe datate 22 ottobre, e un indirizzo politico che la giunta vuole dare. Gli istituti scolastici, come noto, sono di competenza dell’Area Metropolitana, stiamo portando questa delibera in Consiglio comunale per supportare le proposte che il dirigente e i docenti dell’Istituto “Pertini – Anelli” hanno formulato».
Proposte che prevedono il mantenimento dello status quo della sede logistica dell’Istituto “Anelli” di Castellana Grotte, confermano l’attuale assetto dell’Istituto “Pertini-Anelli” e propongono tre nuovi indirizzi di studio: un corso serale per adulti in Amministrazione Finanza e Marketing presso il plesso di Turi, in seguito alle numerose richieste pervenute; l’istituzione dell’indirizzo Liceo economico-sociale e di quello tecnologico di agraria, agroalimentare e agroindustria con impostazione imprenditoriale.
«Ci teniamo a dare un indirizzo politico – riprende l’assessore – perché comprendiamo la grande importanza che l’Istituto “Pertini – Anelli” rappresenta per il nostro territorio. In particolare, dovremmo soffermarci sull’indirizzo agrario che viene proposto dall’Istituto: riteniamo che questo indirizzo si sposi in maniera idilliaca con il nostro settore principale, il settore agricolo». «A questo proposito abbiamo avuto un confronto con il consigliere Lilli Susca proprio perché vogliamo integrare la nostra delibera con alcuni punti salienti per far comprendere all’Area Metropolitana l’importanza di questa scelta per il nostro Comune».
«Nel Consiglio del 1° ottobre – evidenzia il consigliere Susca – “Patto per Turi” aveva proposto l’indirizzo agrario come risoluzione dell’annosa questione del “Pertini – Anelli”, legata alla numerosità degli iscritti. Il numero minimo per confermare l’autonomia è di 600 iscritti e il nostro Istituto lo supera di poche unità. Ecco perché è importante trovare insieme delle soluzioni». «Al fine di supportare questa intenzione, ho scritto una relazione, che sarà inviata come parte integrante dei verbali della seduta consiliare e riportata, in forma di stralcio, nella parte iniziale della delibera».
La relazione del consigliere Susca
«L’economia del comune di Turi è storicamente basata sull’agricoltura. Il nostro territorio extraurbano è caratterizzato da una parcellizzazione in terreni medio-piccoli in cui si coltivano prodotti come: ciliegie, uva da tavola e da vino, percoche e tanto altro. Ma sempre meno giovani se ne occupano, non solo e non sempre perché interessati ad altri percorsi professionali, ma anche perché, così come sono organizzate, le nostre imprese agricole non risultano sufficientemente remunerative. Le nostre sono per lo più piccole imprese, considerate come fonti di guadagno secondarie. Sempre più spesso i costi eguagliano o superano i ricavi, rendendo la gestione dei campi antieconomica. Al momento quindi le potenzialità economiche del settore primario a Turi non sono pienamente espresse, in quanto, nella maggior parte dei casi, non c’è un approccio professionale, competente e basato sullo spirito imprenditoriale. Inoltre, la trasformazione dei prodotti agricoli è quasi del tutto assente, soprattutto per prodotti come ciliegie e percoche, che ben si prestano alla conservazione industriale.
Si assiste così ad un fenomeno di abbandono dei campi e di incremento della disoccupazione giovanile.
Un istituto agrario a Turi potrebbe invertire questa tendenza, fornendo ai giovani gli strumenti per occuparsi in maniera efficiente dei campi, stimolandoli ad essere imprenditori di se stessi, sfruttando ciò che le proprie radici mettono a disposizione da generazioni e abbandonando così l’idea che il lavoro debba essere necessariamente cercato altrove. Un istituto agrario a Turi, pertanto, risponderebbe a tante esigenze del territorio: di rilancio economico del settore primario, di crescita professionale e occupazionale, di sviluppo del settore secondario – a vantaggio dell’intera area metropolitana – di arginamento di fenomeni migratori in uscita. L’istituto agrario fungerebbe da volano per un rilancio dell’economia turese, nel rispetto della tradizione, ma con una visione più moderna del lavoro dei campi, che gioverebbe a tutta la comunità.
Inoltre, il percorso di studi in agraria a Turi risulterebbe “immersivo” per tutto il quinquennio, in quanto gli studenti sarebbero sempre potenzialmente a contatto con la realtà lavorativa di riferimento. Gli studenti dell’agrario di Turi sperimenterebbero una sorta di continua Alternanza Scuola Lavoro, avendo la possibilità di mettere subito in pratica le competenze acquisite di volta in volta, sia adoperandosi per le imprese di famiglia che per quelle che facilmente la scuola potrebbe coinvolgere. In riferimento al PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) gli studenti dell’agrario di Turi sarebbero ulteriormente avvantaggiati, perché sul territorio sussiste un CRA (Centro di Ricerche per l’Agricoltura), un ente parastatale che si occupa di ricerca e sviluppo nel settore agrario. Questo sarebbe non solo una risorsa per l’affinamento di conoscenze e competenze degli studenti, ma anche una risposta ad esigenze logistiche, qualora fossero necessarie aule eventualmente non disponibili presso la sede del Pertini.
In conclusione, per le ragioni sopra illustrate, l’intero Consiglio Comunale di Turi si auspica che gli organi di competenza prendano in seria considerazione le proposte di ampliamento dell’offerta formativa avanzate dall’Istituto Pertini-Anelli e in particolar modo quella relativa all’Indirizzo settore tecnologico di agraria, agroalimentare e agroindustria con impostazione imprenditoriale».