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Cultura

Turi in mostra a Roma

3 - L'anteprima dell'installazione turese (2)

L’anteprima dell’opera del maestro Pirri, che sarà installata in piazza Pertini per omaggiare Antonio Gramsci

Venerdì 1° novembre, il sindaco Tina Resta, accompagnata dagli assessori Teresa De Carolis, Stefano Dell’Aera e Graziano Gigantelli, ha partecipato all’inaugurazione della mostra “Compagni e Angeli” di Alfredo Pirri, che ha aperto i battenti del Roma Jazz Festival.

Ad essere esposti sono stati i disegni che, a mo’ di zibaldone, scandiscono i passaggi creativi che hanno accompagnato il maestro Pirri a ideare l’opera che sarà realizzata in piazza Pertini. Un “non monumento” che è stato possibile osservare in anteprima grazie all’installazione allestita nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica. «L’opera – scrive a proposito il dott. Patruno – rappresenta muri trasparenti (infilati di piume) fatti apposta per essere attraversati. Ed è solo un assaggio delle installazioni che troveranno definitiva collocazione a Turi e Tirana, nell’ambito del progetto Interreg Italia-Albania-Montenegro, tutto dedicato alla gigantesca figura intellettuale di Gramsci. E alla possibilità di ritrovare un terreno comune di dialogo, facendo i conti con la memoria collettiva».

Infatti, come abbiamo ricordato, Alfredo Pirri è l’artista che sta lavorando al progetto internazionale dedicato a Gramsci, un’iniziativa che – sposata dalla Giunta Coppi, coltivata con due atti d’indirizzo dal Commissario Cantadori e raccolta dal governo Resta – vede la città di Turi impegnata in una collaborazione transfrontaliera con il Ministero della Cultura del Montenegro (capofila) e il Ministero della Cultura Albanese.

La delegazione turese

Il valore universale di Gramsci

Dopo il vernissage, l’Auditorium capitolino ha ospitato una conferenza stampa, durante la quale si sono alternati gli interventi del sindaco Tina Resta, del dott. Aldo Patruno, dirigente del Dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia, dell’ambasciatrice della Repubblica di Albania S.E. Anila Bitri e del prof. Beppe Vacca, Presidente della Fondazione Gramsci onlus.

«Per noi il carcere non è invisibile, è una realtà con cui abbiamo costanti relazioni e collaborazioni» – ha esordito il sindaco Tina Resta, che ricorda come da assessore alla Cultura ha avviato vari progetti, che hanno coinvolto tanto i detenuti quanto le risorse umane che lavorano all’interno della casa circondariale.

2 - La mostra 'Compagni e Angeli'

«C’è un motivo – ha proseguito il primo cittadino – per cui questa sera siamo qui a parlare del pensiero di Gramsci e lo continueremo a fare anche in futuro: come ha detto il professore Vacca, è un pensiero in continua elaborazione, l’approfondimento ti fa scoprire dimensioni sempre nuove. E questa è la meraviglia del patrimonio che ci ha consegnato Gramsci».

«Vedere la piantina della mia città – ha aggiunto – in una bellissima mostra realizzata da un artista eccezionale, mi ha commesso. Sono molto felice di questo progetto e inizierò a parlarne subito con i miei concittadini, perché è importante che venga interpretato nella giusta maniera: non è qualcosa “a memoria” ma “a vita” di Gramsci». «Turi ha anche un bel patrimonio librario nella nostra biblioteca che, a onor del vero, necessità di interventi di ristrutturazione; abbiamo molte scolaresche che visitano la “Stanza di Gramsci, molte associazioni culturali che si occupano del carcere e del pensiero gramsciano». Tutti elementi che, a parere del sindaco, possono candidare Turi a diventare il fulcro per la promozione dell’eredità del pensatore italiano, oltrepassando i confini della Puglia.

In conclusione, spazio ai ringraziamenti. A iniziare da quelli al dott. Menino Coppi, «che mi ha preceduto nel mandato amministrativo. Mi fa piacere che sia presente questa sera, perché è un’ulteriore testimonianza di come le riflessioni civili e intellettuali di Gramsci siano universali e trasversali». La riconoscenza del sindaco Resta si estende poi all’artista; al prof. Vacca, meritevole di unire la conoscenza della filosofia gramsciana con la passione per la sua divulgazione; all’ambasciatrice albanese, con l’augurio che la collaborazione possa proseguire, e alla Regione Puglia, senza la cui opera di mediazione «questo progetto probabilmente non si sarebbe realizzato».

Terminata la conferenza stampa, la scena è stata occupata dal concerto dei Radiodervish. Accompagnato sul palco dal quartetto di archi dell’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento OLES, il gruppo ha aperto la sua performance proprio con il brano “La Rosa di Turi”, ispirato a una lettera di Gramsci alla cognata, da cui deriva lo stesso titolo del progetto del maestro Pirri.

 

Il progetto

Il filo conduttore dell’ambizioso proposito è ricordare la figura del grande pensatore italiano, le cui radici affondano nel patrimonio culturale albanese, non attraverso un “monumento celebrativo” ma realizzando un luogo pubblico, caratterizzato dalla presenza dell’arte, che abbia un valore civico e simbolico, in dialogo con la città stessa, contribuendo attivamente al suo rinnovamento urbanistico.

Nel futuro cantiere saranno coinvolte piazza Moro e piazza Pertini con un intervento di rigenerazione che le riqualificherà, rispettando il verde preesistente e quello che hanno rappresentato nel tessuto urbano della comunità. In particolare, l’intervento su piazza Aldo Moro – dove è presente il Monumento ai Caduti – consisterà nella ristrutturazione della pavimentazione esistente, sostituita con un pavimento continuo, intervallato da fessurazioni profonde che, oltre a richiamare la facciata della casa circondariale, fungeranno anche da canali per la raccolta delle acque pluviali. In piazza Pertini, sorgerà invece il vero e proprio “non monumento”: prenderà il posto degli attuali bagni pubblici, che si è pensato di ricollocare sul lato opposto della Villa Comunale.

Entrambe le piazze, inoltre, verranno dotate di una nuova impiantistica dell’illuminazione pubblica, con luci scenografiche ad effetto e luci a raso; di un nuovo impianto di irrigazione e di un arredo urbano (dalle panchine ai cestini portarifiuti) adeguato al nuovo profilo urbanistico che assumeranno.

Come ha ricordato il sindaco Tina Resta durante il Consiglio comunale del 5 novembre, si tratta di «un progetto del valore di circa 800mila euro, che cambierà il volto della parte centrale del paese. Per questo chiedo ufficialmente alla minoranza di essere con noi nella valutazione di dettagli, miglioramenti e modifiche».

FD

1  - Da sinistra, Alfredo Pirri, Giuseppe Vacca, il sindaco Resta, l'ambasciatrice Bitri e il dott. Patruno

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