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Cronaca

Tentato furto e “pusher” di nuovo in manette

arresto generale

I Carabinieri continuano a raccogliere indizi, predisponendo anche servizi in borghese

Un altro furto, questa volta non andato a buon fine, si è verificato nella prima mattinata di lunedì 4 novembre. A essere presa di mira è stata un’abitazione in zona via Sammichele, anche questa volta l’attenzione dei ladri che da qualche settimana hanno preso di mira il nostro paese si è concentrata su un appartamento al primo piano, evidentemente per la maggiore facilità ad introdursi.

Secondo le indiscrezioni trapelate, quando i proprietari sono rientrati a casa si sono accorti che la serratura era stata forzata e hanno immediatamente sporto denuncia contro ignoti presso la Caserma dei Carabinieri di Turi.

I militati continuano a raccogliere indizi utili per risalire all’identità dei malviventi, predisponendo anche servizi in borghese per monitorare le zone sensibili del paese. Resta fondamentale la collaborazione dei cittadini nel segnalare alle Forze dell’Ordine qualsiasi situazione sospetta, senza temere che possa rivelarsi infondata.

La cronaca della settimana registra anche un arresto per detenzione e spaccio di droga. Nella giornata di sabato, i militari, appostatisi in abiti civili nei pressi di via vecchia Casamassima, hanno colto in fragranza di reato un trentenne turese. Ricordiamo che l’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine, era stato arrestato lo scorso luglio, quando i Carabinieri della Stazione di Turi, alle prime luci dell’alba, eseguivano diverse perquisizioni domiciliari sul conto di persone sospettate dedite all’uso ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, avvalendosi di personale della Sezione Operativa della Compagnia di Gioia del Colle e di un team antidroga del Nucleo Cinofili di Modugno. Durante una di queste perquisizioni, nell’abitazione dell’allora 29enne, venivano rinvenuti 6 grammi di cocaina. La droga, divisa in 12 dosi, era “custodita” nella tasca dei pantaloni che l’uomo aveva lasciato su di una sedia accanto al letto. Occultato poi, in un cassetto dell’armadio, vi era il materiale necessario al taglio ed al confezionamento dello stupefacente. Il 29enne, tratto in arresto, a seguito di giudizio per direttissima, tenutosi nella medesima giornata presso il Tribunale di Bari, era condannato ad 1 anno 6 mesi di reclusione, con pena sospesa.

In merito all’arresto di sabato 2 novembre, dopo la convalida da parte del magistrato, il lunedì successivo si è celebrato il processo, anche questa volta per direttissima, che ha visto il pusher condannato a 8 mesi, pena sospesa che si aggiunge alla precedente.

FD
Foto di repertorio

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