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Politica

Bilancio consolidato approvato nel silenzio della maggioranza

consiglio ottobre 2019

Carta bianca per l’opposizione che “domina” il dibattito consiliare

Ad aprire le danze del Consiglio comunale, celebrato lo scorso 1° ottobre, è stato l’assessore Graziano Gigantelli, illustrando il Bilancio consolidato che è passato con i soli voti della maggioranza.

«Il Bilancio consolidato – comincia Gigantelli – è un documento contabile a carattere consuntivo, riferito alla data di chiusura del 31 dicembre di ciascun esercizio, che rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione finanziaria e patrimoniale ed il risultato economico della complessiva attività svolta dall’Ente attraverso le proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le sue società controllate e partecipate».

A seguire, l’assessore si è soffermato sugli atti preliminari per la predisposizione del documento finanziario: dalla mappatura degli enti strumentali e delle società partecipate o controllate dal nostro Comune, fino alla definizione del Gruppo Amministrazione Pubblica (GAP) e del perimetro di consolidamento del bilancio.

Attività riportate ¬con dovizia di particolari «nella delibera di Giunta n. 22 del 29/07/2019, dalla quale si evince che il consolidamento per Turi è in ragione dalla partecipazione all’Asmel Consortile, quale Centrale di Committenza».

Asmel, partecipata dal Comune per lo 0,32583, «come riferiscono gli Uffici, è stata utilizzata per due gare: la manutenzione straordinaria dei sette alloggi di San Giovanni e l’affidamento in concessione del centro polifunzionale e assistenziale ex Cinema Zaccheo».

«I valori del bilancio consolidato – termina la dott.ssa Rossini, dirigente dell’Ufficio Tributi – non registrano perdite che un domani possano compromettere gli equilibri del bilancio comunale, ma anzi si ha un aumento delle poste per effetto dei valori positivi di Asmel».

 

Un’alternativa ad Asmel

Conclusa la relazione si è aperto il confronto dove l’opposizione ha giocato il ruolo di protagonista anche per il silenzio assordante dei consiglieri di maggioranza, eccezion fatta per il capogruppo Onofrio Resta, i cui interventi, in verità, non sempre hanno rafforzato la linea dell’Amministrazione

Veniamo dunque al dibattito. Palmisano chiede in che maniera Asmel abbia contribuito ai due bandi citati dall’assessore.

«La domanda del consigliere Palmisano è lecita – si accoda il consigliere Spinelli. Nel 2014 siamo stati costretti ad aderire in urgenza ad Asmel Consortile in sostituzione della Centrale di Committenza (CUC), perché come al solito ci siamo ritrovati fuori da qualsiasi altra soluzione alternativa».

«In questo momento – prosegue Spinelli – in cui tra l’altro l’operatività delle CUC è stata sospesa, occorre a mio avviso rivedere la partecipazione del nostro Comune ad Asmel per due ragioni: è l’unica società che ci obbliga a fare un bilancio consolidato, che comporta un lavoro non indifferente per gli uffici; ne facciamo poco uso e il ritorno non è calzante alle nostre necessità».

«Auspico – conclude – che si valutino soluzioni alternative, come quella di unirsi ad altri Comuni che sono consociati, il che comporterebbe solo il reciproco scambio di risorse professionali nell’ambito delle varie gare che si andranno ad espletare, guadagnando in termini di esperienza, collaborazione ed efficacia».

«Leggo l’intervento del consigliere Spinelli come propositivo. È chiaro – interviene il sindaco Tina Resta – che molte cose, tra cui questa, provengono da scelte anche legittime del governo precedente. Fino al 2020 siamo vincolati a questa partecipazione, nel frattempo possiamo valutare situazioni alternative che possano darci maggiori benefici».

«Queste riserve sono state espresse anche dalla maggioranza in sede di Commissione – fa eco il capogruppo Onofrio Resta. Siamo preoccupati di spendere soldi inutilmente e condividiamo per il futuro la proposta del consigliere Spinelli. Sono preoccupato per un’altra cosa: giacché sono fissato con i numeri, prendo anno che in sei anni abbiamo utilizzato questa centrale solo due volte, questo significa che non ci sono molti finanziamenti che ci permettono di utilizzarla».

«Non si è avuta lungimiranza e capacità di andare a intercettare quelle risorse che il Comune da anni aspetta» – raccoglie l’assist Palmisano.

FD

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