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Nelle “Giornate Fai di Autunno” Turi svela i suoi segreti

Fai generica

La chiesa di San Giovanni Battista e il Forno comunale sono le mete che i volontari FAI di Turi, appartenenti al Gruppo FAI di Monopoli, hanno scelto per le visite delle Giornate di Autunno, in programma la prossima settimana, sabato 12 dalle ore 14.30 alle ore 18.30 e domenica 13 ottobre dalle ore 9.30 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 20.00.

Il tema abbracciato quest’anno dal Fai Puglia è la presenza straniera sul territorio: “Fai Ponte tra due culture”. L’itinerario scelto per Turi vi porterà tra le vie del barocco turese sotto la dominazione spagnola, per scoprire la bellezza della chiesa francescana di San Giovanni Battista fondata per volere del feudatario Francesco I Moles. La chiesa e l’attiguo convento vennero costruiti dai nuovi feudatari di origine iberica non solo per motivi religiosi ma anche “politici”; infatti, vi era uno stretto legame tra i Moles e il glorioso Ordine dei Cavalieri di Malta, che proprio nel Battista aveva il suo Santo protettore.

Di notevole importanza il campanile a vela, formato da due archetti in cui pendono le campane della prima metà del Settecento, mentre nell’archetto centrale posto in alto è collocata un’antica statua in pietra di san Giovanni Battista che dall’alto benedice e protegge la città di Turi, di cui è il Protettore principale.

La chiesa ha una navata unica con cappelle situate sul lato destro ed altari disposti sulla parete sinistra. All’interno, vi sono diverse statue e quadri databili dal ‘500 al ‘700, tra cui due tele firmate da Donato Paolo Conversi, la tela dell’Immacolata del Seicento firmata da fra Antonio da Conversano, un Calvario scolpito da fra Angelo da Pietrafitta.

La tela dell’altare maggiore del 1618 di Gaspare de Populo presenta al centro la Vergine seduta su un cuscino di nuvole con in braccio il Bambino che gioca con il piccolo san Giovanni Battista, al quale mostra un cardellino, simbolo della Passione di Cristo.

Il terzo altare sulla sinistra, partendo dall’ingresso principale, presenta la tela della Madonna del Rosario datata 1595 e attribuita al pittore bitontino di origine spagnola Alonso de Corduba.

E infine si visiterà il Forno Comunale, precedentemente casa della famiglia borghese dei Vaglies, anch’essi originari della Spagna, che è rimasto in funzione fino al 1945.

Durante questo meraviglioso viaggio tra il barocco turese sarete accompagnati dagli Apprendisti Ciceroni dell’II.SS “Pertini-Anelli” di Turi.

Per la realizzazione delle Giornate e per l’allestimento dell’antico forno si ringraziano l’associazione “I Vecchi Tempi”, “La casa del pane” di Filomena Pentassuglia, la sartoria “Il Labirinto” e “Segni Grafici”. Un ringraziamento particolare va al periodico “il paese magazine” per i preziosi articoli forniti ai nostri ciceroni; al parroco Don Nicola D’Onghia per la grande disponibilità; alla Protezione Civile, all’Amministrazione Comunale e alla Polizia Municipale per il contributo nell’organizzazione; e a tutti i volontari che per settimane hanno messo a disposizione il proprio tempo per l’organizzazione di tale evento.

Vi aspettiamo numerosi!

Gruppo FAI

FAI

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