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“Dopo quattro mesi, non vedo nessuna luce all’orizzonte”

Spinelli

Sergio Spinelli: “Si parla di cose da fare ma mai di come si vuole farle”

Concludiamo la carrellata di interviste sull’esordio dell’Amministrazione Resta raccogliendo il punto di vista del consigliere Sergio Spinelli.

In linea con i colleghi di minoranza, anche per Spinelli la cifra che riassume il governo cittadino è l’assenza di una “visione di ampio respiro”: si lavora sull’onda dell’emergenza, con rimedi provvisori che hanno l’unico risultato di rimandare la soluzione definitiva dei vari problemi.

In più, viene denunciata la mancata condivisione con la minoranza del percorso finora intrapreso. Non per cattiva volontà ma per limiti oggettivi: a parere dell’esponente di “Patto per Turi”, non si può avviare un confronto su provvedimenti che si limitano a “interventi di ridotta portata” o alla naturale prosecuzione di atti già predisposti dalle precedenti gestioni.

Nel frattempo – rilancia Spinelli – i grandi temi restano in un angolo, in attesa di risposte: dai valori venali ai rimborsi Tari; dall’urbanizzazione delle strade alle politiche sociali, dove va ripristinata “legalità e fiducia nelle regole”. Fino ad arrivare a turismo e cultura, i due assi strategici su cui Turi deve giocare la partita del proprio futuro, “sfruttando ogni opportunità di crescita e di sviluppo”.

 

Una sua valutazione su questa prima fase dell’Amministratore Resta?

«Mi aspettavo molto di più. Sono passati quattro mesi, ben 120 giorni, e non vedo sinceramente nessuna luce all’orizzonte. I problemi che Turi ha sono gli stessi che aveva 4 mesi fa e non esiste ad oggi una progettualità seria e concreta. Si parla di cose da fare ma mai di come si vuole farle. Le deleghe più importanti restano accentrate al sindaco e inevitabilmente la cittadinanza ne risente. Si tampona di volta in volta alle emergenze. Ad esempio, le criticità del personale sono state risolte con soluzioni provvisorie ma senza nessuna previsione di un bando di concorso per assunzioni.

Senza dubbio hanno pesato alcune “fibrillazioni” di maggioranza nonché qualche atto (anche più di uno) che ha comportato un surplus di lavoro. Ma intanto le grosse tematiche sono ancora tutte lì, come la questione dei valori dei terreni edificabili, per citarne una a caso, per la quale è stato affidato l’ennesimo incarico a una ditta affinché valuti 10(!) perizie presentate dai cittadini (non solo il cittadino ha provveduto a proprio carico alla perizia ma grava sul contribuente anche la sua verifica). Speriamo che almeno questa volta si arrivi a conclusione.

Credo sia emblematica una scena paradossale cui ho personalmente assistito: sentire affermare “noi voliamo alto”, a due passi da un cimitero pericolante e ancora non oggetto delle dovute e urgenti attenzioni. I nostri cari avranno avuto l’ennesimo sussulto ma questa volta non dovuto ai soliti cedimenti strutturali».

 

A suo parere, qual è il settore in cui è necessario un impegno maggiore?

«Purtroppo non riesco a ridurre ad un unico settore la mia scelta, proverò ad essere sintetico.

Tanta gente aspetta da troppo tempo risposte concrete ai disagi dovuti all’assenza di urbanizzazione delle strade, spesso periferiche ma non sempre. Diretta conseguenza del precedente aspetto è la percezione di sicurezza e di decoro del nostro paese.

Occorre urgentemente dare riscontro ed attuazione al sostegno dei più bisognosi, riportando legalità, fiducia nelle regole e nel diritto; rendere liberi, agibili e fruibili tutti gli alloggi possibili e assegnarli a chi ne ha acquisito titolo, alcuni in base a graduatorie che a breve scadranno e che rischiano quindi di vedere svanire l’opportunità. In tale contesto assume rilevanza anche la indispensabile revisione degli accordi del “Piano Sociale di zona” che vede il nostro Comune sproporzionatamente gravato finanziariamente e di cui va con forza chiesta una compensazione sulle quote che dovremo versare per i prossimi anni.

Il rilancio del nostro paese non prescinde dalle motivazioni che riusciremo a suscitare nel visitatore. Perché venire a Turi? Questa deve essere la domanda assillante a cui dare una risposta. Dobbiamo essere capaci di attrarre turismo dalla costa, dove abbonda, creando e offrendo percorsi ad esempio enogastronomici ma soprattutto culturali, sfruttando ogni opportunità di crescita e di sviluppo. Ad esempio, il progetto internazionale Italo-Albanese-Montenegrino, già avviato nel 2018, finanziato dalla Regione e sviluppato intorno alla figura storica di Gramsci a mio avviso è confacente a questi obiettivi. Sebbene non privo di aspetti da approfondire e da valutare meglio, è comunque un’opportunità già “confezionata” e pronta per ottenere una importante fonte di finanziamento per riqualificare le due ville, con previsione di impianti di irrigazione, nuova pavimentazione, arredo urbano (è previsto anche l’impianto di illuminazione, ma ormai…) nonché la realizzazione di un “monumento” che potrà favorire l’indotto economico-culturale. Potrei continuare ancora a lungo, purtroppo».

 

Il provvedimento che ha condiviso e quello che, invece, non la trova d’accordo?

«Pur avendo ben compreso il senso della domanda, il termine “condiviso” mi ha colpito. Sì, perché effettivamente nessuno dei provvedimenti ad oggi adottati dalla maggioranza è stato mai oggetto di condivisione con la minoranza; questo è indicativo del fatto che quanto ad oggi intrapreso o è frutto di precedenti gestioni, portate quindi solo a compimento, o è un intervento di ridotta portata e non certo di ampio respiro, anche se talvolta di forte impatto e messo in atto strategicamente.

Ciò che invece decisamente non mi trova d’accordo è la disattenzione verso quelle opportunità da cogliere al volo e che inspiegabilmente restano in attesa. Qualche esempio: la situazione del campo sportivo o il finanziamento per l’illuminazione del centro storico; entrambi i casi sono stati oggetto di interrogazione proprio per sollecitare la maggioranza ed assicurarci che non vadano persi come troppo spesso è già accaduto in passato.

Aggiungo che, a seguito di contatti diretti con il Comando dell’Arma dei Carabinieri, ho personalmente ricevuto conferma che il progetto per la nuova Caserma che ospiterà la locale Stazione proprio nelle ultime settimane ha trovato approvazione e totale copertura finanziaria; adesso si passa alla fase più delicata della scelta del contraente. Occorrerà seguire l’iter, da remoto, con assiduità e con l’occhio attento di chi è in prima persona interessato al raggiungimento dell’obiettivo al fine di dare una adeguata soluzione ad una emergenza locale, evitando di perdere ancora una volta importanti occasioni che non si ripeteranno».

 

Ha presentato un’interrogazione sulla mancata partecipazione del Comune di Turi al fondo ministeriale per la messa in sicurezza delle scuole. Ritiene che sia stata un’occasione persa?

«Sì, ne sono fermamente convinto. Occorreva fare tutto il possibile, e anche l’impossibile, per accedere a questi fondi, perché avrebbero spianato la strada ad altre possibilità di finanziamento ancora più vantaggiose per il nostro paese. Peraltro, la partecipazione non comportava uno sforzo gravoso e, nel contempo, avrebbe consentito di alleggerire in futuro i nostri settori tecnici dal ben più pesante carico della progettazione, ottenendo così un ulteriore vantaggio.

Abbiamo edifici scolastici vetusti, obsoleti, non adeguati, non efficienti, tristi; non potranno essere minimi interventi di ripristino a “farci tornare a sognare”, come rassicuravano la scorsa primavera. A questo punto, dobbiamo almeno sperare che i nostri edifici scolastici siano effettivamente a norma e in sicurezza e accontentarci della situazione di fatto in cui versano».

 

Rimborsi Tari: molti Comuni si trovano a gestire questo problema. In Prima Commissione consiliare è emersa una via per operare i “risarcimenti” senza aumentare le tasse?

«I margini operativi a mio avviso ci potrebbero essere, ovviamente occorre approfondire e analizzare dati certi e proiezioni attendibili intorno a un tavolo di lavoro motivato, mai dire mai. In prima Commissione consiliare, riunitasi pochi giorni fa, l’argomento non è stato affatto posto all’ordine del giorno e, preso atto dell’assenza sia del caposettore competente che dell’assessore al Bilancio, evidentemente devo concludere che la maggioranza preferisca affrontare la problematica direttamente in Consiglio comunale.

Infatti, lo scorso 1° settembre ho presentato apposita interrogazione, a cui sarà data risposta durante la prossima assise, con la quale chiedo esplicitamente le intenzioni dell’Amministrazione nel merito e quali azioni stia ponendo in essere, auspicando una “azione d’ufficio” almeno per i rimborsi prossimi al termine prescrizionale, quelli dell’anno 2014. I cittadini devono essere tutelati e garantiti, non vessati, l’Amministratore deve attuare ogni azione tesa a dare risposte alle richieste del contribuente. Non è sufficiente uno sguardo alla giurisprudenza in web su cosa avviene in altri Comuni più o meno vicini ma occorre intraprendere azioni legittimanti a dare esecuzione alle richieste. In fondo, solo pochi mesi fa, le stesse domande le ponevano coloro che oggi dovrebbero rispondere».

 

Come procede la Commissione di Controllo in merito ai permessi a costruire concessi in sanatoria?

«Questo è un argomento estremamente delicato di cui si è parlato tanto e molti si sono improvvisati professionisti del settore, argomentando teorie più o meno fantasiose. La Commissione di Controllo – che, voglio ricordare, da regolamento non è organo di Polizia – non effettua indagini né emette sentenze (per questo esiste già la magistratura); può svolgere azioni di verifica sulla correttezza delle procedure adottate, a tutela dei diritti di tutti i cittadini e per il rispetto del buon andamento della gestione amministrativa dell’Ente. Nella fattispecie, il lavoro che stiamo conducendo è molto articolato e complesso, e ha comportato l’acquisizione – talvolta a dire il vero non senza difficoltà – e la consultazione di svariata documentazione tecnica. Ciò premesso io non violerò l’appello alla riservatezza del Presidente Angelo Palmisano circa i lavori in itinere, nonostante inspiegabilmente non siano mancate fughe di notizie, ma posso dire che siamo in dirittura di arrivo e molto presto gli esiti saranno resi disponibili».

Fabio D’Aprile

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