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Politica

Under 35. La politica di Leo Girolamo

Leonardo Girolamo

Sguardo ai più giovani. Tra gli obiettivi, ripristinare il Servizio Civile e aiutare le giovani imprese

Abbiamo iniziato da qualche tempo a far conoscere alla nostra cittadinanza i politici che ci governano. In questa maggioranza guidata da Tina Resta, salta agli occhi dei più attenti la delega destinata a Leonardo Girolamo, quella alle politiche giovanili. Facciamo un po’di chiarezza parlandone con il diretto interessato che ringraziamo per la sua disponibilità.

 

Rompiamo il ghiaccio. Lo scorso 8 settembre l’amministrazione Resta ha raggiunto i suoi cento giorni di Amministrazione.

«Vorrei iniziare con una citazione “non c’è mai una seconda possibilità per dare una prima buona impressione”. Penso che questa affermazione sia lo specchio dei nostri primi 100 giorni. Turi era ferma da anni, non abbiamo fatto niente di eccezionale, ma abbiamo reso ordinario ciò che per Turi era diventato straordinario.

Sembra ieri quando sui palchi dicevo che l’illuminazione pubblica era una componente, non secondaria, per provare a limitare gli atti illeciti. La sicurezza dei miei concittadini per me era, è e sarà una priorità. Grazie alla mia squadra qualcosa in questo senso si è mossa: il nuovo impianto luminoso in villa. Oltre al risparmio energetico, ha reso più vivibile la nostra villa: era da anni che non vedevo così tante famiglie fino a tardi anche dopo la festa di Sant’Oronzo. Penso che questo provvedimento, insieme all’assunzione di nuovi dipendenti comunali, sia il più soddisfacente di questi primi 100 giorni. Cinque giovani dipendenti, con la loro voglia di fare, da pochi giorni si sono affiancati ai più esperti dipendenti già presenti nei nostri uffici.

È importante sottolineare che le nuove assunzioni sono state possibili grazie allo scorrimento di graduatorie vigenti in altri comuni, con cui la nostra amministrazione, nella persona dell’assessore Sandro Laera, ha dialogato per finalizzare l’assunzione dei su citati dipendenti. L’efficienza degli uffici pubblici è la base per il buon operato di qualsiasi classe dirigente, senza tecnici preparati e volenterosi, qualsiasi idea politica sarebbe di difficile attuazione».

 

In questa sua prima esperienza politica è il delegato alle politiche giovanili. Quali i punti critici ereditati?

«Le politiche giovanili sono da sempre la “pecora nera” dei programmi politici ed amministrativi a Turi. Onestamente non ho trovato alcuna programmazione o indirizzo politico della passata amministrazione. In bilancio comunale non c’era nessuna posta in bilancio! Senza soldi non si fa niente.

Ora in concerto con gli altri componenti della maggioranza e della Giunta, stiamo lavorando ad un piano economico finanziario per dare un aiuto alle aziende under 35 di nuova o comunque recente apertura. Altro progetto in essere è ristutuire il Servizio Civile come era già presente in passato, i giovani di Turi avranno la possibilità di svolgere una importante funzione per la macchina amministrativa di Turi e per il loro futuro. Altro progetto per me importantissimo, anche per il lavoro che svolgo, sarà quello di andare nelle scuole turesi per parlare ai ragazzi dell’importanza della “cultura della Giustizia e dei doveri”, affrontando varie problematiche che colpiscono i giovani, quali ad esempio droga, ludopatia, bullismo».

 

Quali obiettivi si augura di raggiungere e perseguire in un contesto, come quello turese, che spesso lesina proprio sul fronte delle opportunità?

«Turi è il paese che amo e credo che abbia davanti un grande avvenire. A noi politici -amministratori tocca far ricredere tutti coloro che hanno perso la speranza nella “buona amministrazione”! Tocca a noi ora lavorare a testa bassa per un presente migliore che prepari un futuro pieno di possibilità. Si deve iniziare nell’insegnare a tutti un forte senso di appartenenza e amore per la nostra terra! Più orgoglio, meno polemica fine a se stessa. Bene discutere e anche litigare per le proprie idee, ma sul “bene comune” dobbiamo remare tutti nella stessa direzione. Al primo posto: Turi!».

CINZIA DEBIASE

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