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Il futuro, anche se in crisi, inizia da 100

Il presidente Vito Catucci

Un’iniziativa del Lions Club di Turi per stimolare gli studenti turesi più meritevoli

Presente in 200 nazioni, con oltre un milione e mezzo di associati in tutto il mondo, la fondazione “Lions Club International” ha ricevuto questa settimana, per l’ottavo anno consecutivo, le “quattro stelle” di Charity Navigator: un riconoscimento, questo, ottenuto come attestazione di affidabilità a livello internazionale.

Per chi non conoscesse ad oggi la realtà dei Lions Club, stiamo parlando dell’associazione di servizio più grande al mondo, fondata nel 1917 per contrastare il dilagare della cecità. Da quel momento i Lions hanno tuttavia continuato ad adoperarsi per servire la comunità a più livelli e in più ambiti, come salute, ambiente, scuola e sport: d’altronde “We serve” (Noi serviamo) è il motto che meravigliosamente ossessiona questa grande famiglia, in prima fila nei luoghi dove sussistono esigenze umanitarie e sociali.

Passando dal globale al locale, la sezione turese intitolata al compianto e mai dimenticato Matteo Pugliese, vanta, dallo scorso 1° luglio fino al 31 giugno ’20, la presidenza di Vito Catucci, di seguito intervistato.

«Dopo aver organizzato la Festa degli anziani, venerdì scorso, sempre a Mamma Rosa, ci siamo adoperati per il concerto dei Uaragniaun, complesso di livello nazionale originario di Altamura e, da 40 anni, attivo nel proporre musica popolare». Durante l’anno solare in corso, tuttavia, i Lions hanno in mente altre iniziative di interesse come quella che si terrà nella serata del 21 Settembre presso il pensionato “Mamma Rosa”, con tanto di ospiti d’un certo calibro.

«Nel ruolo di presidente – spiega Catucci – ho impostato un programma per tutta la durata del mio mandato. Guardando all’immediato futuro, il 21 Settembre sarà dedicato ai giovani, in quanto andremo a premiare tutti gli studenti turesi di scuola superiore che al termine dello scorso anno scolastico hanno conseguito una valutazione pari a 100. Durante la serata interverranno Daniele Rotondo, inviato del TG2, nonché Roberto Burano Spagnulo, governatore distrettuale dei Lions del distretto 108 AB ed il nostro sindaco dott.ssa Tina Resta».

«Il programma dell’incontro – ci anticipa il Presidente – è sostanzialmente il seguente: dopo alcune mie dichiarazioni, verrà presentato il nuovo direttivo del Lions Club di Turi; successivamente, coadiuvati dal giornalista Rotondo che avrà anche il ruolo di intervistare gli studenti presenti, verrà presentata al pubblico un’inchiesta per meglio comprendere l’attuale stato di crisi in cui versa il sistema scolastico a livello nazionale. L’obiettivo è quello di gratificare e premiare pubblicamente i ragazzi della nostra città che hanno mostrato massimo impegno nello studio, affinché questa occasione possa esser per loro motivo di stimolo e di ispirazione a far sempre meglio».

Il futuro appare dunque centrale nelle intenzioni di Vito Catucci e nel programma di questo importante appuntamento: talmente centrale da confluire in un motto che va anche a denominare la serata in questione, ovvero “Il futuro inizia da 100”. Parallelamente a questo concetto, corre quello della tanto italianamente bistrattata “meritocrazia”, valore sul quale si sta sempre più stendendo un velo pietoso su tanti livelli.

«Ho intenzione, nei prossimi giorni, di convocare tutti gli studenti che verranno premiati, così da poter scattare tutti insieme una foto di gruppo ed illustrare loro il programma del 21 settembre. Questa iniziativa – aggiunge – fortemente radicata in questioni culturali, si pone in continuità con alcune uscite, sempre a carattere culturale, che proviamo ad organizzare nel corso dell’anno».

«La scuola è attualmente in crisi – conclude poi Catucci – seppur debba esser considerata alla base del progresso economico-sociale della nostra nazione: molti studenti di oggi saranno la classe dirigente di domani e dunque, con l’appuntamento del 21 Settembre, proveremo a mantener viva la loro attenzione e diligenza nello studio”. Effettivamente un premio che possa oscurare le tante difficoltà e pressioni somministrate dal sistema scolastico nazionale e subite dallo studente italiano, può far morale ed aiutare ad avere maggiore consapevolezza dei propri mezzi. D’altronde “studio”, secondo i padri latini, vuol dire passione, ed ogni passione è un fuoco che necessita di esser mantenuto vivo, anche attraverso iniziative come la qui presente.

LEONARDO FLORIO

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