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Cultura

Gabriella Genisi ospite di Didiario e Jedes Bier

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Con “Pizzica Amara” un po’ di Salento nella piazza di Turi

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Quando parli di Lolita viene subito alla mente la penna di Gabriella Genisi. Quando parli di Chicca Lopez puoi solo pensare alla “Pizzica amara”, ed. Rizzoli, collana Nero Rizzoli. È un po’ di Salento quello che si è respirato nella serata di martedì 23 luglio a Turi. Ospite di Didiario, la nota autrice di thriller che portano la firma di donne in divisa, Gabriella Genisi, che ha inaugurato una serie di eventi che rientrano nella Rassegna “Piazza(le) idee”, di Pinte e Libri, in collaborazione con Jedes bier, nel cartellone dell’estate turese coordinato dalla Nuova Pro Loco.

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A conversare con la Genisi, Alina Laruccia, che ha lasciato spazio alle note salentine suonate dalla fisarmonica Francesco Minuti accompagnato da Francesco Sedici. Un luogo inusuale che bene ha fatto da cornice alle note declinate dalla Genisi e lette, con coinvolgimento, da Raffaele Valentini.

È una terra oscura, quella che mette a nudo la penna della Genisi, una terra, quella salentina, che non si esaurisce con i colori splendenti dei giorni d’estate, ma che si fa ricca di note e parole legate alla tradizione, ai riti, alle credenze. E accanto al rosso della terra, al blu di cielo e mare, un altro colore caratterizza questo territorio, il nero. Tra il paesaggio bellissimo, gli accenni culinari, che non possono mancare nei testi della Genisi, autrice barese, tra le analisi dei personaggi, mai caratterizzati così bene, tiene incollato il lettore dalla prima riga fino all’ultima pagina con il suo maresciallo Chicca Lopez.

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Ogni capitolo è introdotto da un verso tratto dalle poesie di Vittorio Bodini (Tutte le poesie, Edizioni Controluce, 2015), celebre poeta, traduttore e critico letterario salentino, che si è occupato, in particolare, della traduzione di famosi autori della letteratura spagnola. L’evolversi di situazioni ricche di drammaticità e dall’esito incerto coinvolgono il lettore in un turbine di eventi, che si susseguono in modo impetuoso e inaspettato; ogni singolo gesto è reso con un taglio narrativo estremamente efficace, che trasporta il lettore in un susseguirsi di accadimenti e di colpi di scena capaci di suscitare uno stato di ansiosa incertezza e di cocente attesa che tiene sulle spine.

 

Trama

Nel cimitero di un paesino vicino a Lecce, terra incantata battuta dal vento e incendiata dal sole, viene profanata la tomba di Tommaso Conte, un ragazzo morto qualche anno prima per un sospetto incidente. Poco tempo dopo, lì vicino, vengono trovati due cadaveri: una ragazza di origini balcaniche dall’identità sconosciuta e la liceale Federica Greco, figlia di un senatore. Annegata sulla spiaggia la prima e impiccata a un albero la seconda.

A indagare c’è il maresciallo Chicca Lopez, giovanissima salentina e carabiniera ribelle. Determinata, cocciuta, sfrontata, è alla ricerca della verità costi quel che costi, anche la vita. Cosa lega quei cadaveri e la serie di inspiegabili sparizioni degli adolescenti della zona? E chi è quella donna che si dice possegga gli antichi poteri delle macare, le streghe del Salento? Combattendo l’omertà di una comunità che non vuole incrinare l’immagine di terra da sogno, Chicca Lopez si troverà invischiata in una vicenda dai contorni sempre più inquietanti, tra rituali sanguinosi, magia e loschi traffici.

C.D.

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