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UNA FONDAZIONE PER SANT’ORONZO?

L'ex sindaco De Grisantis

Lettera aperta al Sindaco e agli amministratori di maggioranza e minoranza

Solo da qualche settimana si è conclusa la tre giorni della Sagra della ciliegia ferrovia con un risultato, in termini di presenze e di evidenza del nostro territorio, veramente eccellente: onori e grazie agli organizzatori.

Il prossimo appuntamento è la festa di Sant’Oronzo. Negli ultimi 18 mesi la Chiesa ha profuso e continua a profondere notevoli sforzi per consolidare e diffondere la fede nel nostro Patrono. Anche il Giubileo Oronziano, tra l’altro, è stata una vetrina mediatica che ha allargato gli orizzonti culturali e territoriali alla vicina Nin, piccola ma importante località croata, da cui sono pervenute le reliquie del Santo esposte, per alcuni giorni, nella nostra cittadina nel mese di agosto dello scorso anno.

Non solo, nel prossimo mese di agosto a Turi si svolgerà un importante convegno durante il quale sarà presentata una pubblicazione in ricordo dell’anno Giubilare Oronziano che sarà conservata, per il prossimo futuro, nelle case dei turesi. Si aggiunga, inoltre, la richiesta di elevazione a Santuario del nostro Cappellone di Sant’Oronzo, per comprendere quanto la Chiesa abbia fatto e stia facendo, anche sotto l’aspetto della promozione culturale e territoriale, per la nostra Turi. Anche per questo, un sincero grazie al Vescovo Mons. Giuseppe Favale ed al nostro Arciprete Don Giovanni Amodio che, con semplicità e determinazione, sta dando lustro alla nostra comunità.

A questo proposito, la politica quale ruolo svolge o intende svolgere per far sì che, oltre a contribuire alla nomina del Presidente, Turi possa trarre benefici concreti e diffusi, per più tempo nell’anno, anche in termini turistici e commerciali? Fino a questo momento assolutamente niente neanche dopo l’esperienza di gestione negativa di qualche anno fa.

Ad onor del vero, nel gennaio del 2015 proposi un salto di qualità suggerendo la possibilità di creare un’apposita Fondazione in sostituzione del Comitato festa patronale (strumento da medioevo giuridico incapace pertanto di garantire un futuro con più alti obiettivi). A questa proposta la politica rispose con indifferenza e silenzioso distacco.

Oggi torno a rilanciare l’idea di una Fondazione al passo con i tempi che consentirebbe:

a) di avere un soggetto giuridico con propri organi, con un consiglio di amministrazione ed un Presidente in carica per un periodo più lungo (es. 3 anni), con un proprio patrimonio, costituito dagli apporti dei “Fondatori” a garanzia nei confronti dei terzi dell’attività della Fondazione, con finalità più ampie e con responsabilità patrimoniali in capo alla Fondazione e non al solo Presidente come avviene per il Comitato;

b) di dare una prospettiva pluriennale all’organizzazione che permetta un potenziamento ulteriore della Festa e della conoscenza di Sant’Oronzo;

c) di coinvolgere maggiormente le associazioni vicine al Santo Patrono Oronzo;

d) di azzerare le spese del bilancio comunale per finalità di contributo, per la manutenzione e custodia del carro trionfale e del Cappellone che sarebbero a carico della Fondazione;

e) di sviluppare la economicità della gestione e l’autofinanziamento senza gravare sulle casse comunali;

f) di ricevere donazioni da soggetti pubblici o privati residenti in Italia e all’estero;

g) di partecipare a bandi regionali per intercettare finanziamenti comunitari e beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla legislazione nazionale;

h) di promuovere, con un soggetto autorevole anche sotto l’aspetto patrimoniale, la creazione di un percorso turistico-religioso con gli altri Comuni che festeggiano S. Oronzo (Nin della Croazia, Lecce, Ostuni, Campi Salentina etc.) che interessi le rispettive comunità con gli sviluppi, anche commerciali, che si potranno realizzare durante tutto l’anno e non solo negli attuali pochi giorni della festa patronale.

È chiaro che questa è una proposta aperta a qualunque contributo migliorativo dichiarando, fin d’ora, la mia disponibilità a fornire ulteriori chiarimenti. Grazie per l’attenzione.

VITO NICOLA DE GRISANTIS

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